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PS Now e generazione "fluida": la risposta di Sony a Xbox Game Pass?

Sony potrebbe non lasciare a lungo il campo libero a Microsoft sul terreno dei servizi su abbonamento aggiuntivi, forse sfruttando la diffusione di PS Now

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   06/09/2018

Ha fatto alquanto discutere la notizia sull'ampio numero di giocatori che sta godendo di Bloodborne su PC attraverso PlayStation Now. La cosa di per sé non è particolarmente sorprendente, considerando che il servizio in streaming di Sony è fatto proprio per questo: consentire la fruizione di giochi pensati e sviluppati per PlayStation su piattaforme diverse che possano connettersi al servizio, dunque principalmente il PC. Colpisce però la situazione paradossale, perché Bloodborne è un'esclusiva-simbolo di PlayStation 4 e il fatto che possa essere associato così facilmente alla fruizione su PC Windows (sistema operativo di Microsoft, ovviamente) mette a nudo una contraddizione alquanto palese del trend moderno dell'industria videoludica: la spinta verso i servizi, il digitale e la smaterializzazione degli hardware da gioco rende sempre più superato il vecchio concetto di medium sistemico e di "esclusiva".

PS Now e generazione 'fluida': la risposta di Sony a Xbox Game Pass?


La cosa è ancora più rilevante per quanto riguarda Sony, che è rimasta a lungo legata a un concetto classico del mercato console, mentre Microsoft ha da tempo abbracciato una visione allargata della piattaforma Xbox come una sorta di famiglia di macchine unite dalla fruizione di determinati servizi condivisi. Per quanto riguarda la compagnia di Redmond, la scelta deriva anche dalla possibilità di sfruttare l'enorme bacino di utenti che utilizzano i suoi sistemi operativi su PC, comprendendoli dunque all'interno dell'ecosistema allargato targato Microsoft e dando una nuova interpretazione al concetto stesso di Xbox, spostato ormai verso una sorta di smaterializzazione della piattaforma, intesa più come insieme di servizi e catalogo software che come piattaforma tradizionale, con hardware chiuso e proprietario. La scelta di spostare l'accento sull'ecosistema allargato non ha convinto più di tanto i videogiocatori più tradizionalisti, che hanno visto in questa nuova interpretazione una sorta di pericoloso spostamento di paradigma.

PS Now e generazione 'fluida': la risposta di Sony a Xbox Game Pass?


Nel frattempo, però, Sony ha anche anticipato alquanto i tempi con il lancio del suo servizio PlayStation Now: prima previsto come sistema di gioco in streaming dedicato soprattutto ai titoli più vecchi del catalogo PlayStation, in particolare riferito alle console precedenti e nato anche per essere sfruttato come plus per vari prodotti di elettronica di consumo all'interno della galassia Sony (riflettendo, in questo senso, la volontà di Microsoft di riunire in un'unica famiglia Windows e Xbox), il sistema si è poi allargato a comprendere anche i giochi per PS4 ed è diventato particolarmente fruibile attraverso PC, di fatto creando una sorta di breccia tra una piattaforma e l'altra in quella che può essere considerata una stessa "generazione". Da un certo punto di vista, dunque, PS Now precede (pur con varie limitazioni tecnologiche, evidenti in particolare qui in Italia dove non è praticamente nemmeno disponibile) le intenzioni di Microsoft accennate nel corso dell'E3 2018 sulla volontà di allargare l'idea di Xbox come servizio da sfruttare su numerose piattaforme attraverso il cloud gaming, introducendo tra i primi il concetto di generazione "fluida" e smaterializzazione del brand console.

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Dall'altro, PlayStation Now potrebbe diventare la risposta di Sony a Xbox Game Pass: il servizio su abbonamento di Microsoft ha raccolto ampi consensi finora, in particolare con l'idea di lanciare i titoli first party direttamente all'interno del catalogo scaricabile liberamente dai sottoscrittori. Dopo aver seguito Microsoft sulla strada del servizio online su abbonamento con l'applicazione del canone a PS Plus e aver influito sull'introduzione dei giochi gratuiti mensili anche da parte della concorrenza, PS Now potrebbe essere il candidato ideale per rappresentare il secondo servizio su abbonamento da affiancare a quello base. A confermare questo sentore c'è anche la segnalazione, emersa qualche tempo fa, della possibilità che i giochi sul catalogo possano essere anche scaricati oltre che giocati in streaming, derivata dalla scoperta di un'opzione di questo tipo non ancora attiva. In questo modo si supererebbe lo scoglio tecnologico rappresentato dalla necessità di affidarsi allo streaming per poter giocare, passando a un download on demand del tutto simile a quello di Xbox Game Pass. Il passo successivo potrebbe essere allora, anche nel caso di PlayStation, l'introduzione dei titoli first party nel catalogo scaricabile direttamente al lancio.