Dopo l'annuncio dell'aumento di prezzo di PS5, che costerà 50 euro in più in Europa, arrivano anche i primi commenti a caldo da parte di analisti di mercato, come vediamo in questo report di Ampere Analysis che prevede un impatto minimo sulle vendite della console.
Piers Harding-Rolls, responsabile del settore videoludico di Ampere Analysis, ha riferito che, considerando come la produzione di PS5 non riesca ancora a soddisfare la domanda, l'impatto dell'incremento di prezzo annunciato questa mattina sia destinato ad essere minimo, con ogni probabilità. Questo porterà Sony a non modificare le previsioni di vendita per il resto dell'anno fiscale.
"Sebbene sia facile immaginare che ci sarà molto disappunto presso i consumatori che stanno cercando ancora di comprare PS5, o che avevano messo da parte il denaro proprio prima di conoscere il nuovo prezzo, la domanda ormai accumulata e rimasta ancora inevasa comporta il fatto che un incremento di circa il 10% del prezzo su molti mercati avrà un impatto veramente minimo sulle vendite della console".
Secondo Ampere Analysis, insomma, l'aumento di prezzo di PS5 in Europa, Giappone e altri mercato non comporterà variazioni nelle vendite della console, con gli acquirenti che saranno comunque intenzionati a pagare il prezzo maggiorato per non privarsi della macchina Sony.
Ricordiamo che Sony ha annunciato di aver venduto 2,4 milioni di PS5 durante l'ultimo trimestre fiscale che è un risultato inferiore alle aspettative.
Tuttavia, ha mantenuto la previsione di vendere 18 milioni di console entro la fine dell'anno fiscale, ovvero marzo 2023, anche grazie a un aumento di produzione previsto per questo autunno e inverno.
Questa previsione dovrebbe dunque rimanere intatta anche in seguito all'incremento di prezzo annunciato oggi, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte di Sony.