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PS5: il nuovo modello è peggiore del precedente? Chiariamo

Con i primi test del nuovo modello di PS5 si parla già delle performance della revisione hardware. Ma è davvero peggiore? Facciamo il punto della situazione.

NOTIZIA di Pierpaolo Greco   —   31/08/2021

I primi documenti per la registrazione del nuovo modello avevano cominciato ad apparire in rete già a maggio e durante il mese di luglio alcuni negozi giapponesi avevano confermato di aver messo in vendita la nuova versione della console. E nel weekend, finalmente, qualcuno ha potuto toccare con mano, e mostrare, questa misteriosa revisione hardware.

Di cosa stiamo parlando? Chiaramente di PS5 e del nuovo modello che Sony ha cominciato a distribuire nei mercati giapponesi e australiani, in attesa che probabilmente, lo stesso avvenga anche in Europa e in America.

Austin Evans, bravissimo youtuber salito alla ribalta un annetto fa per tutta una serie di test svolti su Xbox Series X in anticipo sul resto del mondo, è riuscito a mettere le mani sul nuovo modello per tirare fuori un bel video di primo contatto con la console.

E noi cosa c'entriamo in tutto questo? Beh, siamo qui per dirvi nel dettaglio tutto quello che è venuto fuori da quel video: ovvero quali sono le novità di questa revisione che, siamo sicuri, continuerà a far discutere.

Le 5 novità della revisione

Un primo piano del logo PlayStation sulla vela frontale di PS5
Un primo piano del logo PlayStation sulla vela frontale di PS5

Prima di tutto partiamo dai 5 sintomi che evidenziano l'esistenza, anzi, la consistenza di questa nuova revisione. E poi andiamo a vedere quali sono le cause di queste sostanziali modifiche.

Un nuovo numero di identificazione

Partiamo dall'elemento più evidente: il nuovo numero di identificazione stampato in bella evidenza sulla parte superiore della scatola.

La PlayStation 5 è distribuita nei 2 modelli che ben conosciamo, quello classico a 499€ e quello All Digital, senza disco, a 399€. Il numero di serie differisce in funzione del mercato e chiaramente del modello ma ha un paio di valori fissi: le 3 lettere iniziali CFI e i primi 2 numeri, 10, seguiti da altri 2 numeri e una lettera finale.
Il modello originale, quello di lancio, è solitamente contrassegnato con CFI-1000A o B e CFI-1015A o B.
La nuova revisione segue le stesse regole e potrebbe quindi differire in funzione dei mercati di vendita e a seconda della presenza o meno del disco, ma a cambiare sono soprattutto i primi 2 numeri: 11 invece di 10.
La scatola mostrata da Austin Evans riporta il numero di identificazione CFI-1100B, ma diamo per scontato che si troveranno sul mercato anche l'1100A e l'1115B o 1115A.

Un'importante differenza di peso

Il secondo elemento immediatamente visibile, ancora prima di aver acceso la console, è la differenza di peso tra il modello originale e questa nuova revisione.

Austin Evans ha potuto confrontare solo la versione All Digital, senza disco, ma diamo per scontato che questa differenza la vedremo anche nella versione standard con disco.
Si parla di 3541 grammi del nuovo modello contro i 3828 grammi della console originale. Quasi 300 grammi di peso in meno che, stando alle parole dello youtuber, si percepiscono immediatamente prendendo in mano le 2 differenti console e non sono chiaramente dovuti alla diversa vite utilizzata per fissare la base alla console, ora leggermente più maneggiabile anche senza l'ausilio di un cacciavite.
A cosa è dovuta quindi questa differenza così massiccia? Ci arriviamo più avanti!

PS5 standard e il DualSense
PS5 standard e il DualSense

Una minore rumorosità

Da questo punto in avanti dobbiamo necessariamente fidarci dei test di Austin Evans e vi garantiamo che se ne avremo la possibilità, faremo le stesse verifiche anche da noi in redazione. Come prima cosa, si nota una rumorosità minore del nuovo modello.

Si parla di valori microscopici che probabilmente, non sono neanche riscontrabili in condizioni di uso normali, all'interno di case e uffici dove non vige il silenzio assoluto o con la console a qualche metro di distanza dall'utilizzatore.
Utilizzando però un microfono per il rilevamento del rumore ambientale, risulta che la nuova PS5 emette circa 42.1 decibel durante la riproduzione di Astro's Playroom, quindi in condizioni d'uso standard. A confronto e con lo stesso identico gioco lanciato, la PlayStation 5 originale emette 43.5 decibel. Parliamo di poco meno di un decibel e mezzo di differenza a favore del nuovo modello. Un valore che, a quei volumi, è praticamente non percebile a orecchio umano.

Un maggiore consumo elettrico

Anche in questo caso, come per la rumorosità, Austin Evans ha potuto rilevare una sottile differenza nel consumo elettrico tra i 2 modelli.

Per la precisione la nuova revisione arriva a toccare 230 Watt mentre Astro's Playroom è in funzione a differenza dei 225 Watt consumati dalla PS5 originale di lancio. Parliamo di 5 Watt di differenza a sfavore del nuovo modello, un numero veramente microscopico, appena il 2% di consumo aggiuntivo a pieno carico, molto probabilmente dovuto a una diversa gestione della rotazione della ventola o delle frequenze variabili del SoC della console.
Ma anche qui è difficile esprimere valutazioni sensate fino a quando non verranno effettuati test più approfonditi.

Il DualSense in primo piano
Il DualSense in primo piano

Una temperatura di esercizio più alta

E qui arriviamo alla pietra dello scandalo. All'evidenza che ha fatto impazzire fan e detrattori del brand PlayStation e che ha letteralmente surriscaldato il dibattito del weekend: una temperatura di esercizio più alta della nuova revisione.

Ancora una volta parliamo di un'analisi molto empirica e poco approfondita per quanto fatta bene. Austin Evans si è infatti limitato ad analizzare la temperatura dell'aria calda espulsa dal retro della console che è chiaramente un riferimento della quantità di calore generata dalla componentistica interna ma non può dare un'indicazione precisa delle frequenze di lavoro della console o della capacità del sistema di raffreddamento revisionato di dissipare maggiori o minori, o addirittura uguali, quantità di calore.

Quello che sappiamo, in concreto, è che la nuova PS5 si stabilizza intorno ai 55 gradi centigradi arrivando a toccare anche 58 gradi stando alle riprese fatte da Evans con la telecamera a infrarossi mentre il modello originale della console si posiziona tra i 51 e i 52 gradi centigradi durante il funzionamento dello stesso gioco.

Si parla quindi di una forbice che spazia da 3 gradi di differenza nella migliore delle ipotesi per arrivare a 7 gradi nella peggiore delle condizioni.
Ma, di nuovo, questo può significare molto poco in termini di autonomia, stabilità, funzionamento e longevità della nuova PS5.

Le 2 cause della differenza di peso e temperatura

Le ventole originali di PS5
Le ventole originali di PS5

E arriviamo quindi alle 2 principali cause di tutte queste differenze riguardanti la nuova revisione di PS5. Ai motivi che ne determinano le differenti temperature di esercizio, la diversa rumorosità e, soprattutto una differenza di peso così consistente. Ancora una volta è fondamentale guardare il video di Austin Evans e in particolare il teardown della nuova console confrontata con lo smontaggio della PS5 originale.

Una nuova ventola

La prima cosa che è possibile notare è la nuova ventola: identica in dimensioni e in peso ma con una conformazione della pale inedita e, quasi sicuramente, molto più performante. Come è possibile vedere dal video infatti, la ventola originale ha 23 pale inclinate che non si sviluppano per l'intera lunghezza del componente lasciando alcuni cm di aria tra il corpo centrale della ventola e il punto di aggancio delle pale. La nuova ventola conta invece soltanto 17 pale, 6 in meno, con una forma curvilinea che attraversa il componente da parte a parte non lasciando praticamente spazio alla circolazione libera dell'aria. È evidente come il nuovo design sia molto più performante e in linea con la forma più spinta delle ventole che è possibile trovare su notebook PC e schede video discrete di fascia alta.

PS5, i dissipatori a confronto tra le 2 revisioni
PS5, i dissipatori a confronto tra le 2 revisioni

Un dissipatore molto più piccolo

Ma il vero protagonista della nuova revisione è chiaramente il dissipatore, molto più piccolo e quindi leggero di quello originale.

Austin Evans non riesce a trattenere la sorpresa non appena completato il teardown ed effettivamente la differenza nella dissipazione montata nelle 2 console è enorme.
Innanzitutto il nuovo modello perde completamente l'utilizzo del rame a favore dell'alluminio nella piastra a contatto con la scheda madre e i chip della console, almeno nella parte visibile. Inoltre i gruppi di dissipazione hanno una superficie minore e una diversa distribuzione.
Sulla sinistra, la parte con la maggiore area presenta ora un blocco unico con 2 grandi heatpipe che l'attraversano interamente, quando originariamente questa sezione era spezzata in 2 parti. Inoltre sembrano mancare in blocco le alette diagonali che accompagnavano lo sfogo dell'aria calda verso il perimetro esterno della console.
Il blocco centrale di dissipazione sembra invece praticamente identico ad eccezione, anche in questo caso, della parte curvilinea superiore che, nella revisione, è assente portando a un'interruzione a 90 gradi del dissipatore.

Ma la più importante differenza si nota nel blocco destro dell'alluminio, quello a contatto con il SoC principale della console. Il dissipatore sembra grande meno della metà di quello originale e, pur mantenendo le 6 heatpipe, queste appaiono più sottili e si uniscono a questo importantissimo ridimensionamento che coinvolge anche la parte superiore della piastra a contatto con la scheda madre ora completamente priva di un pezzo, quello che prima alloggiava la restante parte del dissipatore.

Chiaramente è per questa riduzione sostanziale del dissipatore che la nuova PS5 pesa quasi 300 grammi in meno di quella originale: 300 grammi in meno di alluminio e rame che riducono sostanzialmente il costo produttivo della console e contribuiscono ulteriormente al guadagno di Sony per ogni console piazzata nelle case dei giocatori.

Perché la nuova revisione scalda di più?

Il dissipatore originale del primo modello di PS5
Il dissipatore originale del primo modello di PS5

Molto più difficile invece analizzare la questione temperature a partire soltanto dal video di Austin Evans.

Come dicevamo, il fatto che la nuova PS5 sia più calda della precedente può essere attribuito a molteplici fattori e fino a quando non avremo un valore preciso delle prestazioni e quindi delle frequenze di lavoro, è difficile commentare con precisione la questione perché non possiamo neanche sapere se il SoC sia lo stesso identico del modello originale e non abbia subito una qualche revisione anch'esso con conseguenze sui consumi e quindi sul calore generato.

Quello che possiamo immaginare, comunque, è che i primi 6 mesi di uso reale della macchina abbiano dimostrato a Sony che la dissipazione originale della console era sovradimensionata e quindi che la progettazione era stata fin troppo conservativa proprio per evitare guasti o surriscaldamenti.
Probabilmente i dati di Sony dimostrano che PS5 se la cava alla perfezione anche in situazioni di forte stress, che il calore generato può essere tranquillamente gestito con un dissipatore ridotto e che il nuovo design della ventola è in grado di controbilanciare la minore superficie utilizzata per dissipare il calore.

Oppure è possibile, ancora più semplicemente, che Sony si sia resa conto che PlayStation 5 è in grado di funzionare perfettamente, senza ricadute sulla stabilità del sistema, sul suo funzionamento e sulla sua longevità, anche con temperature di esercizio maggiorate di qualche grado, da qui la decisione di risparmiare qualche dollaro in fase di assemblaggio utilizzando un dissipatore più piccolo affiancato a una ventola più performante e probabilmente acquistabile allo stesso prezzo. Proprio questa nuova ventola potrebbe spiegare la minore rumorosità e forse il maggiore consumo in Watt dovuto a una diversa velocità di rotazione. Anche se 5 Watt sono forse troppi per essere completamente legati all'esercizio di una ventola ed è possibile che qualcosa sia cambiato nella gestione delle frequenze del SoC, il che spiegherebbe più facilmente anche il diverso calore generato.

Purtroppo ne potremo sapere di più solo quando avremo la console tra le mani o qualcun'altro avrà effettuato test più precisi. Per ora, l'unica certezza che abbiamo, è il totale silenzio di Sony in merito a confermare quello che avviene da anni nel mercato della componentistica PC e console: revisioni hardware silenziose che servono soltanto a migliorare gli incassi dei produttori e a consegnare nella mani dei giocatori macchine si spera più ottimizzate, forse più stabili, e di sicuro più economiche. Almeno per chi le produce.

Il DualSense di PS5
Il DualSense di PS5

E voi cosa ne pensate di questa revisione silenziosa di PS5? Quanto vi darebbe fastidio comprare questa nuova console invece di quella originale? A patto di trovarla, sia chiaro. Oppure vi fidate delle scelte di design messe in campo da Sony?

Fatecelo sapere qui sotto tra i commenti!