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PS5, nuovo modello meglio o peggio di prima? Il test di Digital Foundry e GamesNexus

Il nuovo modello di PS5 è stato testato a fondo da una nuova collaborazione tra Digital Foundry e GamersNexus, è migliore o peggiore dell'originale?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   16/09/2021

Il famoso nuovo modello di PS5, ovvero quello assolutamente identico all'originale se non fosse per alcune variazioni interne e il nuovo codice identificativo CFI-1000, è stato sottoposto a un attento test da parte di Digital Foundry e GamersNexus, attraverso un'inedita collaborazione, per scoprire quali conseguenze possa portare la variazione applicata al sistema di raffreddamento e capire, in pratica, se il nuovo modello sia meglio o peggio dell'originale.

Il risultato, in breve, è che la nuova PS5 è sostanzialmente equivalente alla versione originale: dal punto di vista delle performance non si rilevano variazioni da un modello all'altro con la console in azione su vari giochi, ma il test effettuato da Digital Foundry e GamersNexus si è basato soprattutto sulla rilevazione delle temperature interne, vero punto focale della questione.

Come era stato rilevato per primo da Austin Evans, celebre youtuber, il nuovo modello di PS5 monta un dissipatore di dimensioni più piccole e con alcune variazioni applicate, che aveva fatto pensare a un sistema di raffreddamento ridimensionato e forse responsabile di temperature più alte. Le prime considerazioni di Evans hanno fatto grande scalpore, tanto da far nascere una vera e propria ondata di sdegno e minacce nei confronti dello youtuber. Al di là delle derive più folli causate dai fanboy PlayStation, risulta ora piuttosto chiaro come le prime conclusioni di Evans possano essere state alquanto affrettate.

Digital Foundry ha effettuato delle analisi maggiormente approfondite, con l'aiuto degli esperti di GamersNexus, rilevando effettivamente alcune piccole differenze ma non tali da causare eventuali modifiche alle performance di PS5.

Curiosamente, alcuni risultati rilevati sarebbero anche in contrasto con le misure effettuate prima da un altro "laboratorio" ancora, quello dello youtuber Hardware Busters.

L'analisi ha dimostrato alcune variazioni applicate anche alla scheda madre, oltre alle note differenze nel dissipatore e nella ventola, che portano a risultati lievemente diversi in termini di temperatura, che tuttavia non dovrebbero inficiare l'uso da parte degli utenti. Sembra che la ventola tenda a girare sempre alla stessa velocità a prescindere dalla temperatura raggiunta, cosa che Digital Foundry reputa piuttosto curiosa e probabilmente causata dalla priorità assegnata da Sony alla minore rumorosità possibile della console.

Invece di incrementare la velocità della ventole, come ultimo sistema di sicurezza PS5 semplicemente si spegne, una volta raggiunte temperature considerate pericolose per la stabilità del sistema. Tuttavia, nei test effettuati con la console in funzione, non si sono rilevate differenze di performance nei giochi, dunque anche al forte aumentare della temperature sembra che PS5 non perda colpi.

I test effettuati attraverso i sensori applicati all'interno di PS5 hanno rilevato temperature leggermente più basse sui regolatori di tensione e sui chip di memoria, mentre temperature leggermente più alte, rispetto al modello originale, sono state registrate sul SoC centrale, ovvero l'APU composta da CPU e GPU integrate, praticamente il contrario rispetto a quanto era stato rilevato da Hardware Busters.

In ogni caso, le variazioni sono risultate minime e comunque senza alcun riflesso rilevabile nelle prestazioni effettive della console.