PS5 e Xbox Series X funzionerebbero bene su di uno schermo CRT? Se l'è chiesto John Linneman di Digital Foundry, che utilizzando un Sony GDM-FW900 del 2003 ha messo in piedi un'analisi decisamente insolita ma affascinante.
Dopo il video con tutti i giochi della prima PlayStation, la testata inglese ha insomma cercato di verificare in che modo si comporti un vecchio televisore, sebbene di fascia alta, laddove venga collegato a una console di nuova generazione.
Il GDM-FW900 può processare risoluzioni fino a 2560 x 1600 a 60 Hz e persino alzare la frequenza di aggiornamento nel caso in cui la definizione sia inferiore. Ovviamente i lati negativi stanno nel fatto che abbia una diagonale di appena 24 pollici per un peso superiore ai 40 Kg.
Utilizzando adattatori di vario genere e costo, i risultati in termini di qualità visiva sono stati sorprendenti tanto con PlayStation 5 che con Xbox Series X, andando ad ammorbidire le linee vista la mancanza di una risoluzione nativa per lo schermo e dunque la capacità di adattarsi meglio all'input.
Dopodiché c'è ovviamente la differenza relativa alla fluidità dei movimenti, che i pannelli digitali hanno sostanzialmente reso più efficace nel corso degli anni ma che i CRT gestiscono ancora oggi in maniera impeccabile, senza scie o artefatti di sorta.