Stando al South China Morning Post, un uomo ha speso la bellezza di 1,4 milioni di dollari sul suo personaggio dell'MMORPG cinese Justice Online. Purtroppo un suo amico lo ha rivenduto per sbaglio a 552 dollari. Il proprietario del personaggio ha quindi avviato una causa legale contro la compagnia NetEase, che pubblica il gioco, e contro il suo amico. Ex-amico.
L'ex amico aveva affittato il personaggio e aveva provato a venderlo per 388.000 yuan (55.138 dollari), ma l'inserzione è finita online nel mercato di NetEase a 3.888 yuan (552 dollari). L'ex amico si è difeso affermando di aver commesso un errore di digitazione a causa della stanchezza causata da una lunga sessione di gioco.
Il South China Morning Post riporta che la causa è stata chiusa da un giudice che ha mediato tra le parti online. Pare che la causa sarà presa a modello dalla giustizia cinese per risolvere alcune dispute legali da remoto.
L'accordo raggiunto prevede la cancellazione della transazione da parte di NetEase, ma il giocatore che ha riavuto indietro il suo personaggio da 1,4 milioni di dollari dovrà pagare 90.000 yuan (12.789 dollari) di danni all'acquirente.
Ora ci sarebbe da riflettere sulla stortura di un gioco che consente di spendere 1,4 milioni di dollari su di un singolo personaggio, ma è meglio lasciare perdere.