Se siete appassionati di avventure classiche, sicuramente vi sarete imbattuti in Adventure Gamers, diventato negli anni il sito di riferimento per gli appassionati del genere. Fu fondato nel 1998 con il nome di Adventure Game Fan e negli anni ha continuato a offrire copertura al genere, pur sempre più di nicchia, dando copertura anche agli sviluppatori indipendenti che di solito non vengono considerati dalla stampa tradizionale o dagli influencer. Insomma, era un piccolo faro che aveva tenuto accesi i riflettori sulle avventure punta e clicca anche nei loro momenti più bui. Purtroppo, ormai è come se fosse morto. No, non è stato chiuso, ma è stato trasformato in un sito per il gioco d'azzardo, generando non poco sconforto tra alcuni team di sviluppo.
Un finale triste e solitario
Recentemente Adventure Gamers ha subito un cambio di proprietà e sono iniziati ad apparire adv dedicate al gioco d'azzardo, facendo arrabbiare non poco personaggi molto noti tra la comunità come Dave Gilbert di Wadjet Games (The Blackwell Legacy, Unavowed, Old Skies).
Nella sezione "Chi siamo" del sito, i nuovi proprietari affermano con orgoglio che Adventure Gamers ha "ampliato la propria copertura per includere il settore del gioco d'azzardo online" e che ora "forniscono recensioni imparziali e copertura informativa su casinò online, scommesse sportive e nuove piattaforme emergenti nel settore dell'iGaming".
Nel frattempo, sulla homepage si trovano numerosi articoli su slot online virtuali, come Da Vinci Diamonds Slot, Spartacus Gladiator of Rome Slot e Triple Diamond Slot, presentati come recensioni ma in realtà ottimizzati per i motori di ricerca, con domande pretestuose del tipo "Chi era Da Vinci?".
In merito, Gilbert ha scritto: "Sono davvero rattristato da ciò che è diventato Adventure Gamers. È stata LA risorsa per le notizie sui giochi d'avventura per quasi 25 anni. Vedere i miei primi giochi recensiti lì nei primi anni 2000 è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera. Vederlo trasformarsi in QUESTA ROBA è straziante. L''enshittification' distrugge tutto."
"Questo sito era uno dei pochi a offrire recensioni e analisi di qualità sui giochi d'avventura durante gli Anni Bui dei primi 2000. Che accada ora, proprio quando vengono pubblicati più giochi d'avventura in stile classico che mai, è ancora più deprimente."
"Capisco che gestire un sito sia Difficile e non biasimo i vecchi proprietari per averlo ceduto, ma dovevano proprio venderlo a QUESTI? Sospirone."
Gilbert non è stato l'unico a reagire negativamente alla notizia. Anche Francisco González, autore di Lamplight City e Rosewater, ha voluto dire la sua: "È tragico, e dal punto di vista personale, vederlo accadere proprio dopo aver ricevuto la mia prima recensione da 5/5 lo rende ancora peggiore. RIP AdventureGamers".
Tra i cambiamenti più drammatici, c'è stata l'eliminazione dei forum, come segnalato da un'altra storica voce del settore, The International House of Mojo.
Fortunatamente, alcuni dei vecchi redattori di Adventure Gamers, guidati dall'ex caporedattore Jack Allin, stanno lavorato a un nuovo progetto, chiamato Adventure Game Hotspot.
'Enshittification' è un termine coniato nel 2022 dal giornalista e scrittore Cory Doctorow, che ne parlò sul suo blog: "Ecco come muoiono le piattaforme: prima sono buone con i loro utenti, poi abusano di loro per migliorare il loro rapporto con i clienti aziendali e infine, abusano di questi ultimi per riprendersi da loro tutto il valore. Infine muoiono. Io chiamo questo fenomeno enshittification, ed è una conseguenza apparentemente inevitabile che deriva dalla combinazione della facilità di cambiare il modo in cui una piattaforma alloca il valore, unita alla natura di un 'mercato a due facce', in cui una piattaforma si trova tra acquirenti e venditori, tenendo ciascuno in ostaggio dell'altro, rastrellando una quota sempre maggiore del valore che passa tra di loro."