The Last of Us Stagione 2 non è identico al videogioco e si prende delle libertà per poter raccontare la propria storia in un nuovo formato. Questo non vuol dire che ignori quanto creato da Naughty Dog, anzi.
La serie televisiva ha subito messo sotto i riflettori una delle creature del videogioco, che però possiamo vedere solo per poco, dandogli finalmente lo spazio che merita.
Il mostro di The Last of Us Stagione 2
Per spiegare meglio, però, è necessario fare qualche spoiler, quindi se non volete alcun tipo di anticipazione consigliamo di non proseguire nella lettura.
Durante il primo episodio di The Last of Us Stagione 2, Ellie si scontra con un infetto stile "stalker" che è in grado di avvicinarsi di soppiatto alle vittime. Si tratta di un nemico più furbo rispetto alla media. Il co-showrunner Craig Mazin ha parlato con IGN USA dell'introduzione degli stalker e ha lasciato intendere che avranno un ruolo più importante nella seconda stagione.
"Mi sento di dire che dovrebbero [avere un ruolo più ampio rispetto al gioco]", ha detto Mazin. "Intendo, si vede poco di questo infetto che è così astuto, così intelligente... E preciso che questo deriva dalla mia esperienza col videogioco e dall'essere assolutamente terrorizzato dallo stalker..." "Gli stalker mi hanno spaventato tantissimo e mi è piaciuto molto il modo in cui hanno presentato questo nuovo tipo di sfida, che, presumo, sia nato in parte dal desiderio di espandere il gameplay. Ma ha avuto anche un forte impatto emotivo su di me. Così, trasformando il videogioco nella serie TV, l'idea è: 'Bene, concentriamoci su uno di loro'."
La serie TV è quindi anche un modo per dare un diverso spazio a elementi che nel videogioco non avevano la priorità per necessità di gameplay.
Ecco infine la recensione senza spoiler di The Last of Us Stagione 2.