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Xbox One controller e drifting: class action finisce in arbitrato, non in tribunale

La class action per il drifting del controller Xbox One finisce in arbitrato, accolta la richiesta di Microsoft per risolverla fuori dal tribunale.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/04/2021
Il drifting di un controller Xbox One Elite ha fatto partire la class action contro Microsoft
Il drifting di un controller Xbox One Elite ha fatto partire la class action contro Microsoft

La class action contro Microsoft per il drifting rilevato sui controller Xbox One sarà affidata all'arbitrato, dunque si svolgerà al di fuori dell'aula di un tribunale attraverso un procedimento diverso, accogliendo la richiesta della casa di Redmond.

La class action contro Microsoft per il drifting sul controller Xbox One era partita lo scorso aprile 2020, quando Donald McFadden aveva rilevato problemi nell'utilizzo di un Elite Controller e non era riuscito a risolvere la questione nemmeno attraverso il servizio clienti Microsoft.

Intorno all'esperienza di McFadden si sono radunati altri utenti che hanno affidato la causa allo studio Chimicles Schwartz Kriner & Donaldson-Smith (CSK&D), che aveva avviato la class action in maniera ufficiale. Tale percorso sembra però destinato a non trovare conclusione nell'aula di tribunale, visto che il giudice ha accolto la richiesta di Microsoft di spostare la questione in arbitrato: con questo procedimento, invece di proseguire attraverso il percorso standard in tribunale, la questione viene giudicata da una persona terza che funge da "arbitro" per valutare la ragione.

Secondo Benjamin Johns di CSK&D questo verosimilmente significa la "fine del percorso" per la class action, ma lo studio legale spera comunque di ottenere un risarcimento per i propri clienti, considerando anche il volume di casi portati ad esempio per la causa.

Lo studio CSK&D è peraltro diventato una sorta di punto di riferimento per queste cause contro i produttori di console sempre per i problemi legati ai controller: lo stesso team di avvocati sta infatti curando la class action contro Sony per il drifting del DualSense di PS5 e quella contro Nintendo per il medesimo problema sui Joy-Con di Nintendo Switch.