In un recente articolo di opinione di Bloomberg, Tae Kim sostiene che la limitata potenza di Xbox Series S e una comunicazione poco diretta ed efficace sarebbero i principali problemi del piano che Microsoft ha imbastito per conquistare la next-gen.
Secondo l'analisi del sito americano, infatti, la strategia di Sony sarebbe molto più chiara, diretta e quindi facile da spiegare. PS5 non solo è un nome chiaro che indica sia l'appartenenza alla famiglia PlayStation, sia il fatto che si tratta del modello successivo, più potente.
Inoltre l'arrivare sul mercato con una sola console in due varianti consente sia di semplificare il messaggio (con o senza disco) sia di mostrare subito e in maniera univoca tutto quello che PS5 può fare sotto il profilo grafico. Queste cose, unite alla line up più forte di Sony e all'enorme base installata di PS4, consentono al colosso giapponese di arrivare all'appuntamento di novembre con un piano chiaro, facilmente comunicabile alla clientela.
Microsoft ha, invece, subito il contraccolpo del rinvio di Halo Infinite, l'unico gioco, secondo Kim, che avrebbe potuto dare rilievo alla line-up di lancio della console.
Inoltre Microsoft rischia di pagare la confusione tra i nomi delle console (One X, One S, Series X, Series S), una cosa che si riflette anche nelle loro prestazioni. One X è più o meno potente di Series S? Che differenze ci sono tra Series S e Series X?
La forzata retrocompatibilità di molti giochi, oltre che i limiti hardware di Series S, inoltre, potrebbero impedire a Microsoft di mostrare in tempi brevi il reale potenziale della sua next-gen. Gli sviluppatori, infatti, dovrebbe sempre trovare un modo per adattare i loro giochi alla piccola Xbox Series S, una console sulla carte tre volte meno potente di Series X.
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