Xbox Series X non dev'essere vista necessariamente come in netta contrapposizione con PS5, almeno secondo il capo di Microsoft Xbox Game Studios, Matt Booty, il quale preferisce concentrarsi su alcune soluzioni specifiche per la propria console senza dover necessariamente lottare contro la concorrente.
In questi giorni ha fatto un certo scalpore la dichiarazione, da parte dello stesso Booty, sul fatto che Xbox Series X non avrà nessuna esclusiva generazionale per almeno due anni, ovvero che tutti i giochi che ci usciranno funzioneranno comunque anche su Xbox One e su PC, una scelta in netta controtendenza rispetto alla tradizione e che a quanto pare non verrà seguita da Sony, la quale invece sembra abbia intenzione di seguire il percorso tradizionale con esclusive PS5 non compatibili con PS4 al lancio.
Al di là degli aspetti che possono essere considerati positivi o negativi della scelta Microsoft, questa in ogni caso è indice di una nuova interpretazione della console da parte della compagnia, la quale vuole inoltrarsi in un territorio alquanto inesplorato. Anche per questo, Booty non vuole considerare Xbox Series X necessariamente in uno scontro diretto con PS5.
"Prima di tutto, Sony ha fatto un lavoro fantastico su tutta la linea per quanto riguarda la costruzione del proprio pubblico, la vendita di console e ovviamente l'uscita di un gran numero di fantastici giochi da parte dei suoi team First Party", ha affermato il capo di Xbox Game Studios a MCV UK. "Cerco di non inquadrare le cose necessariamente come una lotta diretta contro Sony, invece preferisco focalizzarmi su tre elementi principali", ha spiegato.
"Prima di tutto, dobbiamo rispettare le promesse che facciamo, dunque se diciamo che un gioco deve uscire in un certo periodo di tempo, dobbiamo assicurarci che accada, dobbiamo migliorare nell'esecuzione", ha riferito Booty, mentre per gli altri due punti ha parlato della necessità di lanciare esclusive di qualità di cui i fan siano fieri e di costruire storie e franchise in grado di durare a prescindere dalle piattaforme e dalle generazioni.