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Farming Simulator 2013, recensione

Scopriamo questo simulatore di azienda agricola che ci rivela una grande verità: l'agricoltura non è una via di fuga per gli incapaci

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   07/11/2012

Va bene redazione, adesso abbiamo un terreno. È ora di lavorare sul serio. C'è un po' d'erbaccia sopra e sono anni che non viene toccato da anima viva. Che ce ne facciamo? Ci giochiamo a calcetto? (e qui Tanzen ha fatto la hola) Da dove iniziare... Possiamo usare Rubbini come aratro. No, troppo corto (sì, anche nel magico mondo dell'agricoltura contano gli attributi). Ci serve una soluzione migliore e più durevole (molto più durevole, come dicono sempre le donne prima di mollarlo). Spremiamoci le meningi. Va bene, leghiamo degli aratri a dei videogiocatori e mettiamo delle donne nude dall'altra parte del campo.

Farming Simulator 2013, recensione

La forza dell'amore (chiamiamolo così, suvvia) farà il resto. Come non abbiamo donne nude in redazione? Non ci sono proprio donne? Niente? Nemmeno un cartonato? Idea: mettiamo il Pugliese in guepiere dietro a un telo semi-trasparente, magari ci cascano. Meglio in latex? Vogliamo proprio ammazzarli così brutalmente i nostri amati lettori? E ora che abbiamo arato? Seminiamo... No vabbé, con la semina non ce la si fa. Alziamo le mani e adagiamoci tra le fiamme del dio Baal. Certo che anche lui tiene un nome che un paio di battute te le tira fuori. Anzi, organizziamo un concorsone: aiuta il povero redattore spaesato a trovare una battuta con il verbo seminare che non sia vietata ai minori di 18 anni. Lo sappiamo, è difficile anche per un esperto della vita di campagna.

Il fattore natura

Non c'è dubbio che un titolo come Farming Simulator 2013 possa lasciare interdette a pelle moltissime persone. Già immaginiamo la domanda più diffusa: cosa ci sarà di divertente in un titolo del genere? Non commettiamo l'errore di sottovalutarlo. Qualche attrattiva deve averla se ogni anno vengono prodotte nuove edizioni e se le vendite superano regolarmente le cinquecentomila copie. Il concept di gioco è molto semplice da spiegare: bisogna gestire un'azienda agricola in tutti i suoi aspetti. Non aspettatevi di trovarvi di fronte a un FarmVille qualsiasi, perché qui stiamo parlando di una simulazione pura, decisamente complessa. E qui viene fuori il primo problema.

Farming Simulator 2013, recensione

L'edizione 2013 sembra pensata per chi conosce già a dovere le meccaniche di quelle precedenti, perché i pur numerosi tutorial integrati non spiegano granché di quelle che sono le dinamiche economiche del gioco. In gran parte servono soltanto a fare pratica con i diversi veicoli agricoli. Purtroppo questo rende difficile l'ingresso in gioco per i neofiti, soprattutto per quelli poco convinti. Va bene, in fondo stiamo parlando di agricoltura... c'era da mettere in conto di dover faticare un po'. Entrati in gioco ci aspetta il primo campo da arare e seminare. L'azienda dispone di ogni tipo di macchina agricola necessaria al lavoro, ma accumulando soldi vendendo i prodotti agricoli se ne possono comprare di migliori e si può allargare lo spazio a disposizione. Comunque, all'inizio si disporrà di un solo campo da curare con amore...

Simulazione pura

Quando parliamo di curare con amore un campo intendiamo proprio che va arato e va seminato direttamente. No, non basta qualche click su delle caselle per fare tutto. Bisogna prendere un trattore, attaccarci di volta in volta lo strumento di lavoro giusto e quindi mettersi a percorrere il campo avanti e indietro muovendo contemporaneamente anche l'attrezzo selezionato. Non si può nemmeno correre troppo, pena il distacco dello strumento. Quando si compiono queste operazioni bisogna tenere conto di diversi fattori, molti dei quali si apprenderanno solo lavorando. Ad esempio i semi costano e non vanno sprecati, così come la benzina. Quindi se ne deduce che il fattore più bravo è quello che riesce a lavorare i campi con il minimo dei passaggi. Gli sprechi si pagano con una crescita più lenta o con il fallimento (sembra quasi un'allegoria dell'Italia).

Farming Simulator 2013, recensione

Alcuni dei passaggi da compiere per arrivare ad avere il raccolto possono essere delegati, ma altri, come ad esempio dare il fertilizzante, sono operazioni che devono essere eseguite manualmente. È qui che il giocatore è chiamato a decidere: se tutte le operazioni descritte non vi hanno destato il minimo interesse, lasciate perdere Farming Simulator 2013. Evidentemente non è il gioco per voi e in realtà non vuole nemmeno esserlo. È semplicemente lento, molto lento. Però arrivare al primo raccolto ed essere pagati per i propri sforzi dà soddisfazione. Così come dà soddisfazione migliorare i campi o accrescere i propri possedimenti. È in questo momento che si capisce il fascino vero del gioco, che poi è quello delle simulazioni più accurate: sforzarsi produce risultati e i miglioramenti che si percepiscono nelle proprie prestazioni sono reali. In fondo è la stessa differenza che passa tra una simulazione automobilistica tipo Assetto Corsa (ad esempio) e un arcade come Gran Turismo 5 (ad esempio): in forme ludiche diverse entrambi propongono una rappresentazione videoludica del mondo delle corse, ma la simulazione richiede una competenza e una dedizione che il gioco arcade non si può permettere, e che non riesce a dissimulare nemmeno dietro migliaia di auto o decine di circuiti.

Soldi e difetti

Come già detto, accumulati abbastanza soldi si può passare ad acquistare nuovi strumenti. Moltissimi si trovano già inclusi nel gioco, altri si possono scaricare dal sito ufficiale del gioco, estremamente vitale. Purtroppo per gli appassionati qualche difetto lo abbiamo scoperto e ora vi spieghiamo perché.

Farming Simulator 2013, recensione

Confessiamo di essere dei neofiti del genere, e per questo abbiamo fatto delle ricerche sulle precedenti edizioni di Farming Simulator. Bene, come è abbastanza normale che sia, l'edizione 2013 ha pochissime differenze rispetto a quella 2012, ma anche rispetto all'edizione 2011. Questo vale sia dal punto di vista dei contenuti, sia da quello meramente tecnico. Insomma, il gioco è sempre lo stesso, con una grafica che ben riproduce i modelli dei veicoli, ma fa poco per il resto. Certo, quando ogni anno devi tirare fuori un nuovo capitolo di una serie non hai molto spazio per le rivoluzioni, lo sanno bene anche i titoli tripla A, ma questa non dovrebbe mai essere una giustificazione, soprattutto per un titolo come questo che, come rivelato, vende molto bene. È anche vero che apportare miglioramenti grafici troppo marcati potrebbe alienare parte dei videogiocatori, che probabilmente non sono del tipo che vanno dietro a tutte le novità tecnologiche. Insomma, anche in questi ambiti la scelta fatta dagli sviluppatori è quella di puntare a un'utenza molto precisa e definita, che probabilmente acquista ogni anno la nuova edizione di Farming Simulator senza farsi troppi problemi. La vita di campagna può rendere molto saggi.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (58)
7.7
Il tuo voto

Mai come in questa recensione è necessario capire come nasce il voto leggendo il testo. Farming Simulator 2013 è un gioco pensato per un pubblico molto specifico che, in definitiva, è il solo destinatario di tutti gli sforzi degli sviluppatori. Quindi, se siete tra quelli che vedendo dei biscotti credono che li abbiano prodotti dei nani ballerini mescolando fango alla polvere delle fate, lasciatelo perdere. Stiamo parlando di una simulazione pura, rigorosissima in quello che fa. Arare significa fare avanti e indietro per il campo abbassando e alzando l'aratro. Se bisogna dissodarlo, non ci si può esimere. Le risorse vanno gestite accuratamente e così via. Insomma, se avete un minimo interesse per l'agricoltura e i suoi strumenti più avanzati, Farming Simulator 2013 potrebbe anche interessarvi, mentre se siete tra i molti giocatori legati ai titoli commercialmente più diffusi, allora lasciatelo perdere. Se un prodotto non fa per noi non significa che sia necessariamente brutto.

PRO

  • Una simulazione accurata
  • Il massimo se si ama il mondo dell'agricoltura
  • Molti veicoli, sia integrati che scaricabili

CONTRO

  • Pochissime novità rispetto alle edizioni precedenti
  • Tecnicamente mediocre
  • I tutorial non aiutano a entrare in gioco

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows 7 32/64-bit / Vista 32/64 / XP
  • Processore: AMD/Intel 2.0 Ghz
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: 256 MB DI MEMORIA VIDEO ATI RADEON X1600/NVIDIA GEFORCE 7600/INTEL HD 2000 O SUPERIORE
  • Spazio su disco: 1 GB
  • DirectX: 9.0c