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Baldur's Gate: Enhanced Edition riporta in vita l'immortale titolo sviluppato da BioWare: tra remake e novità, scopriamo cosa ha combinato Overhaul Games

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   29/11/2012

Per molti il 1998 è stato segnato dai mondiali di calcio in Francia. Per altri dalla fondazione di Google. Per gli amanti di un certo tipo di videogioco, è l'anno in cui avvenne l'uscita di Baldur's Gate, uno dei titoli più famosi di sempre non solo all'interno del suo genere, ma anche nel panorama videoludico globale. Non a caso ancora oggi viene ritenuto il miglior gioco di ruolo mai realizzato, nonostante i lunghissimi quattordici anni trascorsi dalla sua prima apparizione. Dietro le quinte, all'epoca, BioWare che proprio a partire da quel 1998 centrerà negli anni seguenti un'impressionante serie di successi, tutti nello stesso genere: da Neverwinter Nights a Star Wars: Knight of the Old Republic, fino ai più recenti Mass Effect e Dragon Age. Eppure, nonostante tanta concorrenza dentro e fuori BioWare, il mito di Baldur's Gate non è mai morto, come dimostra la folta comunità di appassionati ancora oggi impegnata a discutere del gioco sui forum sparsi per Internet e ad autoalimentarsi grazie alla creazione di mod non ufficiali. Una passione che non è sfuggita all'occhio di Overhaul Games, divisione di Beamdog, team composto da Trent Oster e altri veterani provenienti proprio da BioWare, che hanno così deciso di dare vita a un'operazione di lifting, riportandolo sui nostri schermi dopo così tanto tempo. Nelle intenzioni di Oster, un remake che riuscisse allo stesso tempo a restare rispettosamente fedele al capolavoro originale, pur aggiungendo nuovo materiale in grado di giustificare la spesa. Inutile dire che all'annuncio di Baldur's Gate: Enhanced Edition i fan sono andati letteralmente in visibilio: poco importa quindi se sono passati così tanti anni, perché quando si tratta di un gioco come questo, dimenticarsi del tempo diventa più che lecito.

Hello child, shall we continue your lessons?

A beneficio di chi non sapesse di cosa stiamo parlando - vi giustifichiamo solo se all'epoca eravate troppo giovani - prima di addentrarci nei dettagli di questa Enhanced Edition è doveroso ricordare che cosa è Baldur's Gate. Ambientato nei Forgotten Realms di Ed Greenwood, il gioco riproduce le meccaniche della seconda edizione di Advanced Dungeons and Dragons, usando la classica visuale isometrica a due dimensioni per rappresentare un ricco mondo fantasy. Il protagonista del gioco è un orfano, cresciuto in quel di Candlekeep sotto la protezione di un potente mago chiamato Gorion, insieme alla sua amica d'infanzia Imoen.

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L'avventura ha inizio quando nella Costa della Spada, il territorio che fa da sfondo all'intera storia, iniziano ad accadere strani avvenimenti, tra i quali l'arresto della produzione di ferro e la comparsa di banditi a seminare terrore. Il tutto coincide con alcuni inspiegabili tentativi di porre fine alla vita del protagonista nella stessa Candlekeep, che spingono Gorion a intraprendere un viaggio per nascondersi dal misterioso nemico. Tuttavia, in seguito a un'imboscata, Gorion riesce a salvare la vita del personaggio principale a discapito della propria, lasciandoci quindi soli alla ricerca della verità e di chi ha assassinato nostro padre adottivo. Una trama sicuramente nota ai più della quale abbiamo comunque voluto descrivere solo l'inizio, visto che a distanza di così tanto tempo anche chi ha giocato l'originale potrà riscoprire con piacere quanto raccontato: stupisce constatare come a distanza di oltre un decennio il livello di complessità della storia sia in grado di far mangiare la polvere a tanti titoli di recente uscita. Ma quello appena citato è solo il primo dei numerosi aspetti nei quali Baldur's Gate dimostra di non soffrire affatto la propria età: non a caso, il vecchio gioco BioWare e le sue meccaniche sono ritenute ancora oggi uno dei metri di paragone per l'intero genere.

You must gather your party before venturing forth

Siamo di fronte a un classico del gioco di ruolo, all'interno del quale appaiono razze e classi entrate ormai nella tradizione di questo genere. A tal proposito, è bene notare l'introduzione di sottorazze e classi provenienti da Baldur's Gate 2. A questo punto, per evitare fraintendimenti dobbiamo ripetere che quella effettuata da Overhaul Games è una rivisitazione volutamente fedele all'originale, con tutto ciò che ne consegue. A partire dal sistema di gioco, in grado di mettere a dura prova i giocatori abituati alle meccaniche semplificate che hanno preso il sopravvento negli ultimi anni, dimostrandosi complesso soprattutto nella gestione dei combattimenti.

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Questi avvengono infatti in maniera immutata rispetto al passato, attraverso il THAC0 (acronimo di To Hit Armor Class Zero) che prevede di tirare un dado a 20 facce per il calcolo del valore minimo per colpire l'avversario. Un sistema non proprio immediato per i neofiti di Advanced Dungeons and Dragons, visto che contrariamente a quanto si possa pensare la possibilità di successo aumenta col diminuire del valore THAC0 del proprio personaggio, al quale viene poi sottratto il valore dell'Armor Class del nemico. Per aiutare il giocatore nelle proprie scelte, così come nella versione originale, è presente un sistema di pausa, al quale ricorrere per impartire ordini in quelli che restano i combattimenti in tempo reale di Baldur's Gate. Immutata per una scelta dichiarata anche la difficoltà del gioco, per cui vale più di sempre la regola d'oro di salvare spesso e volentieri la propria partita per non essere costretti a rigiocare grosse porzioni di avventura: nella Costa della Spada la morte sa essere dietro l'angolo, ed è proprio questa sensazione a rendere il gioco qualcosa di irripetibile. Overhaul Games ha provato comunque a rifinire l'esperienza generale del giocatore, introducendo una serie di miglioramenti all'interfaccia e all'usabilità di pannelli. Anche il tutorial di gioco è stato leggermente cambiato, in modo da offrire maggiori indicazioni prima di gettarci nella mischia.

Cosa c’è di nuovo?

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Al di là delle oltre quattrocento modifiche che Overhaul Games sostiene di aver introdotto (alcune si notano di più, altre un po' meno), ci sono alcune evidenti novità in questa Baldur's Gate: Enhanced Edition. A partire naturalmente dai tre nuovi NPC coi quali arricchire il proprio party di gioco: il monaco Rasaad yn Bashir, la maga selvaggia Neera e la blackguard Dorn Il-Khan, grazie ai quali dare un tocco di diversità rispetto ai "soliti" Minsc, Jaheira e compagnia. Ognuno dei nuovi personaggi offre un'ulteriore aggiunta di ore di gioco: per Rasaad e Neera c'è anche l'introduzione di nuove aree, mentre Dorn porta con sé il kit Blackguard. Longevità destinata ad aumentare ulteriormente, vista la presenza della modalità nuova di zecca intitolata The Black Pits. Un'arena all'interno della quale tale Baeloth ha deciso d'imprigionare i nostri protagonisti, costretti a scontrarsi in quindici diversi scontri all'ultimo sangue per guadagnare la libertà, ricorrendo a un sistema di crescita e all'acquisto di nuove armi tra un round e l'altro. Anche se probabilmente The Black Pits sarà completata solo dai giocatori più incalliti, fa comunque piacere notare quella che è un'aggiunta di circa 20 ore (compresi i personaggi inediti) alla versione base di Baldur's Gate. Da ricordare, infine, che la Enhanced Edition comprende anche l'espansione originale Tales of the Sword Coast. Il multiplayer al momento permette solo la connessione diretta tramite inserimento di un indirizzo IP, ma per il futuro è già stato promesso un sistema di matchmaking affidato ai server di Beamdog: per ovvi motivi non ci è stato possibile provarlo, per cui non possiamo esprimere una valutazione in questo senso.

Verso l’Infinity e oltre

Concludiamo la recensione andando come di consueto ad analizzare il comparto tecnico di Baldur's Gate: Enhanced Edition. Anche in questo senso, vale la scelta di Overhaul di non andare a snaturare la versione originale: gran parte dei modelli e delle animazioni restano praticamente le stesse di quattordici anni fa, con qualche aggiunta riguardante soprattutto gli effetti delle magie, capaci di rendere ancora più spettacolari le lotte tra maghi.

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Resta immutata la natura 2D del motore Infinity, mentre l'interfaccia come già detto è stata rivista per adattare il gioco ai monitor widescreen, naturalmente con supporto all'alta risoluzione. E' stato introdotto un sistema di zoom, ma avvicinando troppo l'inquadratura si finisce per sgranare le immagini mostrate su schermo. Le scene d'intermezzo del vecchio Baldur's Gate sono state invece rimpiazzate da alcune sequenze nuove di zecca, composte da disegni fatti a mano in stile fumettoso. Una scelta che per alcuni potrà forse stridere un po' con l'ambientazione cupa della Costa della Spada. Il sonoro è più o meno come ce lo ricordavamo: per i personaggi inediti sono state aggiunte nuove voci, il che è cosa buona e giusta. Baldur's Gate: Enhanced Edition gira più che bene anche su macchine vecchiotte, per ovvi motivi, offrendo anche la possibilità di giocare in finestra con caricamenti praticamente pari a zero. Da segnalare qualche problema di pathfinding e qualche sporadico crash del gioco sotto Windows 8, nella speranza che sia solo un problema della versione da recensione da noi provata.

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Beamdog.com
Prezzo: 19,99$ (15,50€ ca.)
Multiplayer.it
8.5
Lettori (111)
9.3
Il tuo voto

Alla luce di quanto abbiamo detto, non è facile valutare Baldur's Gate: Enhanced Edition in maniera univoca. Qualche remora potrebbe nascere in chi si aspettava un remake in grado di prendere una strada un po' diversa. Alla XCOM: Enemy Unknown, per intenderci. A conti fatti chi non volesse spendere i 20$ della Enhanced Edition può infatti contare sulla versione originale in vendita a 10$ su GOG.com, alla quale andare magari ad affiancare mod come Tutu in grado di aggiungere alcune delle novità inserite da Overhaul. Per chi non avesse voglia di indagare il mondo delle mod comunque, Baldur's Gate: Enhanced Edition offre il giusto grado di tuning al prodotto originale, dalle migliorie all'interfaccia alle ore aggiuntive. Particolarmente interessante sarà anche la valutazione delle versioni per iPad e Android: da tenere presente, in questo caso, il supporto alla cooperativa cross-platform. Per il resto, Baldur's Gate resta il capolavoro che è sempre stato e che ogni giocatore di ruolo dovrebbe aver completato almeno una volta.

PRO

  • È sempre un capolavoro
  • Modalità e contenuti aggiuntivi
  • Operazione nostalgia

CONTRO

  • La grafica datata potrebbe scoraggiare
  • Interfaccia ulteriormente ottimizzabile
  • L'originale è reperibile alla metà del prezzo

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • RAM: 512 MB
  • CPU: 1 GHz
  • Scheda Video: compatibile OpenGL 2.0
  • Hard Disk: 1,8 GB (ricordate i 5 CD?)