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Mutande pazze

Sarà riuscito Seduce Me a dire la sua nel mondo dei videogiochi erotici? No

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   17/01/2013

Ma guarda un po' cosa abbiamo qui, un gioco erotico nel 2013. Quanto tempo è che un titolo con contenuti sessuali così espliciti non arriva all'attenzione del glande pubico... ahem, del grande pubblico (diciamo medio, suvvia)? La storia ci insegna che difficilmente contenuti sessualmente espliciti sono stati inseriti in progetti degni di questo nome.

Le situazioni piccanti si ripeteranno sempre uguali
Le situazioni piccanti si ripeteranno sempre uguali

Paradossalmente i migliori esponenti dell'erotismo videoludico sono usciti negli anni 80/90, quando la tecnologia permetteva meno ma la fantasia di più. Chi si ricorda di avventure come Geisha o Fascination? Per non parlare della saga del buon Larry Laffer. Seduce Me, diventato famoso per la cacciata da Greenlight, parte da un canovaccio narrativo talmente esile da essere allegorizzabile in un Wicked Weasel: Pietra, donna straricca, ama invitare amiche e amici nella sua lussuosissima villa affacciata sull'oceano, per dedicarsi a orge ed eccessi sessuali vari. Il protagonista è uno degli ospiti e deve riuscire a sedurre una tra quattro delle donne presenti in loco. Tutto qui? Sì. Stupefatti da tanta ricchezza narrativa? Stiamo parlando con voi? E allora? Ehi! Tenete le mani in vista!

Donne senza costumi

L'avventura, chiamiamola così, è vissuta completamente in prima persona. In realtà la villa è formata da schermate fisse in cui non c'è niente con cui interagire. Le uniche azioni lasciate al giocatore sono far scorrere le immagini per esaminare l'ambiente a trecentosessanta gradi (i novanta arrivano dopo...) e selezionare un luogo in cui spostarsi tra quelli accessibili, magari seguendo qualche rumore che suggerisce la presenza di altre persone (o di coiti in corso).

I personaggi secondari non offrono alcuna interazione
I personaggi secondari non offrono alcuna interazione

Gli invitati di Pietra (pure la mezza citazione teatrale, ma non vi sentite meglio a leggere le nostre recensioni?) sono di due tipi: le quattro donne da sedurre e tutti gli altri esponenti della razza umana presenti in villa. Con i secondi si può solo parlare per ottenere popolarità o per farsi accompagnare da una delle quattro di cui sopra (anche sotto, alla bisogna). Con le prime ci sono altre forme d'interazione, accessibili secondo i valori dei due fattori che determinano il livello di seduzione (se non si hanno abbastanza punti, non sarà possibile selezionare un'interazione dal menù apposito). Ogni tentativo di approccio richiede la vittoria in un minigioco di carte, il vero fulcro del gameplay. Vincendo si potrà aumentare l'attrazione della sconfitta verso il protagonista e, di conseguenza, aumentare le probabilità che le mutande calino e il dialogo evolva in un qualche atto sessuale, rappresentato da un fumetto non animato seppur esplicito (voi del club delle cinque dita curve, vi vediamo! Mani sulla testa!). Il gioco finisce quando si è sedotta completamente una delle quattro, ossia quando si sono portati al massimo i suoi valori di attrazione verso il protagonista. A quel punto partirà il porno-fumetto finale che concluderà la triste vicenda.

Senza preliminari

Uno dei più grossi difetti dei videogiochi erotici è sempre stato quello dell'ansia da prestazione, ossia dell'incapacità di cadenzare gli eventi in modo tale da far sudare il giocatore per arrivare alla preda ambita (nel caso le scene di sesso). Seduce Me non fa nulla per ovviare al problema e, anzi, risulta veramente insulso nel suo voler essere immediatamente esplicito.

Lilia che fa la gelosa. Forse non ricorda che si è smutandata dopo un paio di partite a carte?
Lilia che fa la gelosa. Forse non ricorda che si è smutandata dopo un paio di partite a carte?

La trama degna di un film di Michael Bay già ve l'abbiamo raccontata, ma come avrete capito anche il resto non va molto più a fondo (questa è una recensione molto difficile) nell'esplorare le diverse sfaccettature dell'erotismo e della seduzione. Sostanzialmente le donne da conquistare si danno con una facilità che farebbe impallidire le invitate a una "cena elegante" di B... no, niente politica. Basta batterle due volte a carte per attivare le prime scene di sesso. Dopo che si sono capite a fondo le poche meccaniche, ossia come vincere i minigiochi di carte, si può riuscire a sedurne completamente una in quaranta minuti.
Il fatto è che, paradossalmente, Seduce Me fallisce proprio lì dove avrebbe potuto brillare, ossia non riesce a coinvolgere il giocatore nelle sue spire a luci rosse. Parliamo esplicitamente: come sapranno tutti quelli che in questo momento hanno almeno una mano sotto la scrivania, non c'è bisogno di un titolo del genere per trovare pornografia su internet. Puntare sui cari vecchi pruriti sessuali per vendere copie è un'operazione un pochino puerile. Di fatto ci si poteva aspettare un prodotto narrativamente più raffinato e giocato sulla tensione e la fatica della seduzione, invece di questo casual game per adulti con protagoniste quattro arzille donnine pronte a darla a destra e a manca in una decina di minuti.

Quei menù sono il massimo che Seduce Me abbia da offrire in termini di interazioni
Quei menù sono il massimo che Seduce Me abbia da offrire in termini di interazioni

Seduce Me si riduce quindi a un girovagare per una villa guardando scenette più o meno esplicite e giocando a carte per ottenere popolarità e sesso. Gli elementi di contorno sono nulli come sono nulle le forme d'interazione, che si limitano a dover selezionare una voce da menù prefissati. Le storie delle quattro donne fanno ridere quasi quanto le lettrici di Cinquanta Sfumature di Grigio: abbiamo la ricca annoiata che vede il sesso come un fatto meramente sociale, la cameriera sexy che ama prendere ordini a prescindere, un'altra riccona più ninfomane che infoiata e una ragazzotta amante del sadomaso. A salvarsi sono solo i disegni delle ragazze, comunque statici, e in parte il design del luogo, che piacerà sicuramente ai fan di Briatore, ma un po' meno a chi considera roba simile soltanto una grossa pacchianata da film di Alvaro Vitali. Infine vale la pena porsi una domanda sul protagonista: abbiamo contato che in una sessione di gioco può riuscire a fare sesso una ventina di volte e più... che sia Rocco?

Conclusioni

Multiplayer.it
4.0
Lettori (66)
3.6
Il tuo voto

Non abbiamo molto da aggiungere a quanto scritto nel corpo dell'articolo: Seduce Me è un titolo povero di contenuti, che fallisce nel raccontare, nell'intrigare, nel sedurre e nel proporre qualcosa di nuovo e valido in un genere che non ha mai avuto grossa fortuna a livello qualitativo. Speravamo di trovarci davanti a un ricco intreccio per adulti e invece abbiamo dovuto assistere a una sfilata di situazioni banali tratte dalla peggiore pornografia, e incorniciate in una serie di minigiochi di carte indegni di un casual game. Lasciatelo perdere.

PRO

  • Giocabile con una mano sola
  • I disegni, pur statici, sono ben fatti

CONTRO

  • I minigiochi di carte diventano presto asfissianti
  • Il gioco della seduzione dura lo spazio di un paio di partite a carte
  • Narrativamente insulso