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Il re del torneo

Per la prima volta Namco porta la sua saga di picchiaduro per eccellenza su home console Nintendo. Semplice port o precedente storico d'eccezione?

RECENSIONE di Marco Perri   —   23/01/2013

E' singolare ritrovarsi a recensire un titolo a quasi due mesi dall'uscita sul mercato italiano, ma si sa come funzionano i circuiti del settore. La passione non muore mai ma il tempo rimane il peggior tiranno della storia, e la priorità si assegna al più lesto. Ci vuole molto impegno da parte di un publisher per fornire i propri titoli con precisa tempestività e quando questo non accade si rischia di arrivare a zuppa fredda, come in questo caso. Nulla da recriminare, sia chiaro, se c'è qualità quella rimane anche qualche dozzina di giorni dopo l'uscita.

Il re del torneo

Tant'è che, prendendola con filosofia, analizzare a carte scoperte semplifica la vita poiché permette di godere di tutte le patch che in genere vengono distribuite nelle settimane a seguire. Peccato che, nel caso specifico, gli aggiornamenti siano stati pochi e scarsamente incisivi. Osservando il titolo a posteriori si poteva di certo chiedere qualche intervento di codice più deciso, che ottimizzasse l'esperienza e limasse delle sbavature tecniche che verranno più avanti analizzate, ma la pazienza è la virtù dei forti. E i fan delle macchine Nintendo di pazienza ne hanno da vendere se sono riusciti ad aspettare 17 anni per vedere un Tekken ufficiale su una console fissa Made in Kyoto, e in questo nuovo mondo non poteva esserci miglior primo passo. Con un episodio qualitativamente molto avanti a quel Tekken 6 che poco vanto ha creato nella concorrenza, Nintendo entra finalmente nel Torneo del Pugno di Ferro per mostrare i denti della propria alta definizione e stavolta, finalmente, in uno scontro ad armi pari.

Occhio che vede…

Diatribe su potenza computazionale a parte, equiparare la Wii U Edition di TTT2 alle controparti settembrine potrebbe sembrare quasi semplice svogliatezza d'analisi, tuttavia è la pura verità. Namco-Bandai si pone nel gruppo di tutte quelle terze parti che hanno scelto di arricchire la libreria software di Wii U senza apportare migliorie tecniche all'offerta visiva. La stretta finestra temporale che distanzia le due versioni e l'evidente volontà di non voler investire nel rendere il comparto grafico all'altezza di una console next-gen tinteggiano di deja-vù questa iterazione del celebre picchiaduro.

Il re del torneo

Ciò che ancora una volta dona speranza ai fedelissimi della casa di Kyoto in questi primi giorni di vita di Wii U è immancabilmente relazionato alla forzata struttura CPU-centrica del titolo Namco, figlia della generazione in corso, comune alla quasi totalità dei titoli terze parti presentati. Una scelta non a vantaggio dell'architettura hardware della macchina Nintendo, che fornisce non senza difficoltà la stessa dinamicità, frenesia e mole poligonale d'insieme delle sorelle old-gen ma che da quel livello non si eleva purtroppo di una virgola. Stupisce quanto siano scarsamente ottimizzati i caricamenti, siano essi di menù generico con un evidente e fastidioso input-lag o sia il tempo di attesa che divide la scelta del personaggio dal match, così come lascia interdetti una resa video non sempre all'altezza di aspettative next-gen. Il frame buffer dinamico applicato dal motore grafico di Namco fornisce una risoluzione generalmente fissa a 720p, dalla quale devono essere esclusi i momenti di congestione dei Tag, dove il singolo filtro di motion blur utilizzato (contrariamente alla doppietta gestita dalle controparti Sony e Microsoft) maschera malamente un flusso di pixel che tocca dei bassi di 700x720, il tutto naturalmente per mantenere il numero dei fotogrammi ancorato a 60. Se aggiungiamo la scelta del team di eliminare alcuni elementi di scenario e di semplificarne altri, risulta palese come l'impegno nel caratterizzare la Wii U Edition sia stato profuso in altri elementi. Il risultato, si sottolinea per evitare incomprensioni, resta sempre molto piacevole e TTT2 Wii U Edition rimane comunque, per la completezza d'offerta e di varietà, la versione definitiva del picchiaduro casalingo Namco.

Il re del torneo

Ciò non toglie che vista la carrozzeria equipaggiata da Wii U e un utilizzo del Gamepad molto limitato - poco dispendioso quindi dal punto di vista di calcolo - è lecito avere l'amaro in bocca per tutto ciò che di più il primo Tekken su console fissa Nintendo poteva essere. Supportando in pieno la funzione di gioco off-screen, TTT2 Wii U Edition apre la prospettiva di condurre sessioni di gioco direttamente sul Gamepad, in linea con la visione salva-famiglie di Nintendo in caso di utilizzo massiccio dello stesso televisore. Affidandosi alle performanti casse Stereo e alla pletora di tasti frontali e dorsali, giocare a Tekken in movimento lontano dalla console risulta godibile e inizialmente quasi estasiante. Vuoi la novella percezione di novità, vuoi una tipologia d'esperienza che muove ora i primi passi, la conclusione è che l'impianto ludico del picchiaduro regge bene anche sul Gamepad, ed è un dato sicuramente confortante. Ciò che dispiace è la quasi inutilità dello schermo aggiuntivo se impiegato come seconda finestra di gioco in caso di utilizzo tradizionale del software. Il tutto è limitato alla fase di scelta del personaggio, con un breve riassunto informativo sui protagonisti evidenziati, e al combattimento, con i soliti quattro quadrati touch ai quali assegnare le mosse. A rigor di cronaca si può anche utilizzare pennino e touch screen per disegnare fantasie in fase di personalizzazione del personaggio nell'apposita sezione, ma non è di certo la feature che farà volare il gioco dagli scaffali. La motivazione di un utilizzo così basilare e poco stimolante potrebbe essere l'impossibilità, per le limitazioni software attualmente vigenti su Wii U, di sfidarsi con due Gamepad e per tale motivo Namco potrebbe aver scelto di non caratterizzare troppo l'utilità del secondo schermo, ma magari l'intento è stato solo quello di non stressare troppo la CPU di Wii U. Chiamiamole scelte di design.

Tutto il bello della nostalgia

Dando a Cesare quel che gli spetta, è ora di mostrare cosa di veramente buono Namco è riuscita a tirar fuori dal cilindro. Il pensiero va naturalmente all'aggiunta più corposa che caratterizza questa edizione di TTT2, ovvero le tre modalità aggiuntive. Se quella relativa al Tekken Supporters è sorvolabile in quanto il puntare il denaro del gioco sui personaggi per poi ottenere ricompense è un procedimento ludico puramente fine a se stesso, diversa menzione meritano le altre due. La Tekken Ball riporta indietro di 14 anni fino a quell'indimenticabile Tekken 3 e alle sue modalità follemente innovative, una tra queste proprio legata alla partita di beach-volley a suon di mosse.

Il re del torneo

La meccanica è semplice: colpendo la palla si carica una barra che farà più o meno danno quando l'avversario lascerà cadere la sfera a terra o non sarà reattivo nel rispondere. Immediata e divertente, Tekken Ball è un biglietto da visita quanto mai inaspettato e ben gradito per chiunque desideri qualcosa di nuovo (o perlomeno lasciato riposare per tanti anni) su un picchiaduro odierno, in grado di regalare ore di divertimento specialmente confrontandosi con un amico. La vera innovazione introdotta riguarda la Mushroom Battle, propriamente guerra dei funghi, con chiari rimandi alla tradizione dell'idraulico Nintendo. Sfidandosi in arene infarcite di miceti di vario tipo diverte l'organizzare strategie tenendo conto dell'elemento di disturbo dato dalle quattro categorie di funghi a disposizione, ognuno con una caratteristica. Il fungo standard rende più grandi di dimensioni, quello velenoso più piccoli, quello grande rende giganti e conseguentemente difficili da comandare, mentre quello dorato velocizza gli spostamenti. Non si è di fronte a nulla d'incredibile, ma è innegabile come le due modalità ludiche proposte si inseriscano bene in un pacchetto che propone un roster completo di tutti e 59 i personaggi inclusi sin dall'inizio nel blu-ray di gioco, molti dei quali "nintendizzati" grazie ad abiti che rimandano alle mascotte dei brand più famosi della grande N. Con la possibilità di utilizzare tutti e 4 i controller di Wii e Wii U e l'assenza di un online pass, scelta ideale per godere di un servizio di matchmaking che rimane anche in questa versione molto funzionale, la Wii U Edition sicuramente non pecca in quantità, garantendo sessioni di gioco prolungate e decisamente differenti rispetto al resto dell'offerta.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.6
Lettori (32)
8.7
Il tuo voto

Seppur non privo di sbavature e scarsamente difendibile dal punto di vista di ottimizzazione tecnica, la versione Wii U di TTT2 ha dalla sua la consueta perfezione di giocabilità degna di Tekken unita ad aggiunte che faranno la gioia di cultori di vecchia e nuova data. Facilmente consigliato a chiunque sia in cerca di un picchiaduro degno di tal nome su Wii U, Namco non si sbilancia e fornisce un port confezionato con sufficienza ma ricco di contenuti a riequilibrare qualche puntigliosa pecca di codice.

PRO

  • roster completo
  • non richiede online pass
  • 3 modalità aggiuntive
  • utilizzo off-screen soddisfacente

CONTRO

  • tecnicamente non ottimizzato
  • utilizzo on-screen del Gamepad dimenticabile
  • non coglie l'opportunità per lasciare il segno