Il Gioco Gratis della Settimana è l'appuntamento di Multiplayer.it che, ogni sabato, mette sotto i riflettori un'app per iPhone scaricabile a costo zero. Non necessariamente titoli nuovi né di etichette di primo piano ma piuttosto, semplicemente, prodotti che meritano di essere presi in considerazione. A maggior ragione se non si deve sborsare nemmeno un centesimo.
Qualcuno di voi avrà certamente provato il primo Frontline Commando. Uscito alla fine del 2011 e giunto di recente alla versione 3.0, lo sparatutto sviluppato da Glu ci metteva nei panni di un "one man army" determinato ad affrontare da solo un intero esercito ostile. Le meccaniche di gioco erano semplici e si basavano sul concetto di appostamento, con la possibilità di passare da un riparo all'altro (specie quando uno veniva distrutto e ci lasciava scoperti) e sporgerci per eliminare i nemici all'interno di missioni di vario tipo, da quelle che prevedevano semplicemente l'uccisione di tutti gli avversari a quelle in cui con i nostri colpi dovevamo proteggere la fuga di alcuni ostaggi, fino ad arrivare ai livelli che richiedevano uno sforzo supplementare in quanto c'erano da affrontare dei boss più resistenti del previsto.
Il collante dell'esperienza era costituito da un sistema di controllo touch molto preciso e ben organizzato, con un pulsante per il rapido cambio dell'arma equipaggiata, uno per ripararsi e contestualmente ricaricare, uno per utilizzare il mirino per i tiri di precisione e due frecce ai lati dello schermo per cambiare luogo di appostamento. Si poteva toccare il touch screen praticamente in qualsiasi zona per muovere il reticolo di mira e agire quindi sul pulsante di fuoco posto nella parte destra dell'interfaccia, ottenendo risultati differenti a seconda dell'arma: brevi raffiche nel caso delle mitragliatrici, colpi secchi nel caso dei fucili d'assalto o da cecchino, e così via. Un impianto solido ed efficace, che chiaramente è stato mantenuto per Frontline Commando: D-Day ma in abbinamento a un'esperienza molto più dinamica e, forse, meno strategica.
Ritorno al passato
Fino a qualche anno fa l'ambientazione della seconda guerra mondiale era ritenuta troppo inflazionata, con i vari episodi di Call of Duty e Medal of Honor che ne avevano sfruttato ogni possibilità. Il tempo è passato e la situazione si è un po' "raffreddata" da questo punto di vista, dunque ritrovarci nel mezzo dello sbarco in Normandia non produce particolari crisi di rigetto e anzi l'azione scorre in modo piacevole, forte di una inedita struttura a premi che sblocca i nuovi scenari in base al numero di stelle ottenuto nelle missioni, fattore che dipende dal raggiungimento di obiettivi specifici per ogni stage.
Il sistema di controllo è rimasto invariato rispetto al primo Frontline Commando, ma appare cambiata e non poco la filosofia alla base del gameplay, visto che ora il nostro personaggio non si sposta semplicemente da un riparo all'altro finché non ha eliminato tutti i nemici presenti nella location, bensì passa da uno scontro a fuoco a quello successivo correndo e dandoci talvolta la possibilità di saltare ostacoli e schivare mine. Da un lato gli elementi introdotti rappresentano un importante vantaggio in termini di varietà e dinamicità, dall'altro si finisce purtroppo per perdere il fattore strategico che ci spingeva a cambiare spesso riparo, magari alla ricerca di nuove munizioni. Di certo sono stati fatti alcuni importanti passi in avanti sul fronte della realizzazione tecnica, con ambientazioni molto ricche di elementi (seppure spesso si noti la ripresentazione di determinate zone) e un buon livello di dettaglio. Deludono un po', invece, i modelli poligonali, che spesso e volentieri hanno un po' troppi spigoli e un set di animazioni discretamente legnoso. Ottime le musiche, seppure a un certo punto finiscano per essere ripetitive.
Conclusioni
Se avete apprezzato il primo Frontline Commando, troverete di certo piacevole l'azione di Frontline Commando: D-Day. Gli sviluppatori hanno puntato stavolta sulla dinamicità, su missioni spesso brevi ma intense, caratterizzate da frequenti spostamenti da una zona all'altra dello scenario. Gli scontri a fuoco fanno uso dello stesso sistema di controllo touch, efficace e collaudato, che anche in questo caso dà il meglio di sé con le armi a colpo singolo piuttosto che con le mitragliatrici, la cui resa in termini di feedback è scarsina. Si è certamente persa la strategia degli appostamenti, la necessità di muoversi quando un riparo è compromesso o quando c'è bisogno di munizioni extra, ma tale mancanza viene colmata dalla presenza di una struttura più ricca e più varia, che peraltro consente di giocare per un bel po' di tempo senza spendere un soldo.
PRO
- Ottimo sistema di controllo
- Interessanti novità rispetto al primo episodio
- Tecnicamente davvero ben fatto...
CONTRO
- ...a parte i modelli poligonali dei soldati
- Manca purtroppo la strategia degli appostamenti
- La corsa fra una zona e l'altra non viene resa al meglio