Dopo essere stato catturato in "Avengers 2", il malvagio Loki è riuscito a scappare e ha stretto un patto con gli elfi oscuri, che si sono impegnati a proteggerne la fuga. Thor non può permettere che ciò accada, dunque si lancia all'inseguimento del suo fratellastro attraverso ben cinque regni: Nidavellir, la terra dei fuochi; l'eterea Svartalfheim; Jotunheim, con le sue distese ghiacciate; la verde e rigogliosa Vanaheim; e infine Asgard, la terra da cui provengono gli dei della mitologia nordica.
Sviluppato da Gameloft e disponibile gratuitamente su App Store e Google Play, nel tradizionale formato freemium, Thor: The Dark World segue la linea dei più recenti tie-in Marvel e ci catapulta dunque in una storia alternativa rispetto a quella che potremo vedere al cinema, pur riprendendone in parte le ambientazioni e i personaggi. Stupisce la scelta di realizzare non un tradizionale action game con i controlli virtuali, bensì un vero e proprio RTS in stile MOBA, in cui Thor obbedisce ai nostri comandi e attacca i nemici tramite un unico tocco dello schermo, in modo semiautomatico visto che ci viene lasciata la possibilità di spostare il personaggio alla bisogna, ad esempio per schivare un colpo particolarmente pericoloso, e di richiamarne le abilità speciali, come l'immancabile tempesta di fulmini. Ci sono persino i minion, anzi due categorie degli stessi: da una parte gli Einherjar, guerrieri asgardiani appartenenti a varie classi (guerriero, lanciere, valchiria, guardia reale, alchimista, guaritore e carro) che possiamo richiamare tramite icone poste nella parte bassa dello schermo; dall'altra gli alleati di Thor, nella fattispecie Fandral, Volstagg, Hogun, Sif, Heimdall, Odino e lo stesso Loki, che ci seguono nella missione da pari e possono apportare chiaramente un contributo più sostanzioso alla lotta.
Thor: The Dark World è un RTS divertente, sostanzioso e spettacolare ma l'approccio freemium è limitante
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Il primo impatto con il sistema di controllo di Thor: The Dark World lascia un po' interdetti, ma basta qualche minuto per comprendere il valore strategico delle scelte fatte da Gameloft, che è stata capace di confezionare uno strategico in tempo reale pieno di sostanza, nemici, potenziamenti e anche una discreta varietà. Se infatti le missioni standard prevedono il completamento di un tragitto lineare che ci porta, avversario dopo avversario, a distruggere la torre nemica, ce ne sono altre in cui dobbiamo difendere la nostra, di torre, oppure scortare dei personaggi verso un portale, cercando di difenderli dagli attacchi.
È stato inoltre inserito un interessante sistema di achievement che, di fatto, ci obbliga a rigiocare stage già completati con l'obiettivo di eliminare un certo numero di elfi oscuri, mantenere una determinata percentuale di energia vitale, raccogliere degli oggetti e così via. Ciò si traduce nel guadagno di stelle supplementari per sbloccare le missioni successive e passare quindi da uno scenario all'altro, nel quadro di un comparto tecnico eccellente seppure inferiore a quello di Dungeon Hunter 4. Come mai abbiamo citato proprio il celebre action RPG della casa francese? Perché entrambi i titoli purtroppo soffrono per via di un'impostazione (anzi, chiamiamola "imposizione") freemium fortemente limitante, che richiede pagamenti in denaro per fruire di intere porzioni dell'esperienza. Sbloccare tutti gli Einherjar e gli alleati, le armature di Thor e le varianti del martello Mjolnir sono operazioni che non è possibile portare a termine utilizzando la valuta virtuale, che pure viene rilasciata in abbondante quantità. Proprio come in Dungeon Hunter 4, inoltre, si ha la netta sensazione che il potenziamento del nostro personaggio e dei suoi alleati venga in qualche modo "letto" dalle truppe ostili, che nei livelli successivi diventano di conseguenza più forti e resistenti.
Conclusioni
Thor: The Dark World è un tie-in diverso dal solito, uno strategico in tempo reale in stile MOBA che sa essere divertente, spettacolare, discretamente vario e finanche dotato di un certo spessore. Il sistema di controllo è di certo perfettibile, visto che non sempre aggancia correttamente i bersagli che gli indichiamo, ma ciò non toglie valore a un'esperienza godibilissima. Purtroppo Gameloft ha fatto la sciagurata scelta di adottare per il gioco un modello freemium stringente in stile Dungeon Hunter 4, che dunque non solo blocca determinati elementi (personaggi di supporto, armature e persino abilità speciali) a meno che non li si voglia pagare (e a caro prezzo), ma in più sembra adattare dinamicamente la difficoltà degli stage per annullare di fatto gli upgrade che abbiamo conquistato. Che peccato.
PRO
- Approccio RTS molto interessante
- Spettacolare, impegnativo e divertente
- Ben novanta missioni, con una discreta varietà
CONTRO
- Impostazione freemium molto limitante
- Sistema di controllo talvolta impreciso
- Gestione troppo basilare dei minion