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Un eroe come tanti

Dopo anni di sviluppo, lo "Zelda per iPhone" arriva finalmente su App Store

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   25/11/2013
Un eroe come tanti

È parecchio tempo che sentiamo parlare di Oceanhorn, circa un paio di anni, anche se in realtà l'origine è datata addirittura 2010 con un rudimentale prototipo in 2D; si tratta di un periodo piuttosto lungo già in ambito console, figurarsi nell'ambiente dei giochi per smartphone dove solitamente le tempistiche sono ben più compatte e brevi. Eppure il titolo sviluppato da Cornfox & Bros ha fin da subito acceso l'attenzione dei possessori di device iOS, fondamentalmente grazie ad una ispirazione straordinariamente marcata - e mai negata - con la serie di Zelda. Considerando che il franchise Nintendo non raggiungerà mai in maniera ufficiale il mercato mobile, è chiaro come a molti sia sembrato che Oceanhorn potesse in un certo senso occupare questo spazio vuoto, con la garanzia che anche solo assorbendo un po' di luce riflessa dalle avventure di Link si sarebbe potuto rivelare un prodotto di qualità.

Oceanhorn non è purtroppo il gioco di grande qualità che avremmo sperato di vedere

Senza principessa

Abbiamo parlato di "ispirazione" rispetto alla serie di Zelda, anche se per buona parte degli elementi che compongono Oceanhorn si potrebbe usare piuttosto tranquillamente il termine di plagio bello e buono: il protagonista è in fatti un ragazzino chiamato a risolvere problemi molto più grandi di lui impugnando una spada e uno scudo, affrontando ambientazioni e dungeon pieni di nemici e puzzle con una visuale dall'alto fissa. Ci sono cuori e chiavi da raccogliere, forzieri da aprire e oggetti come bombe, arco e magie da recuperare per ampliare le proprie capacità.

Un eroe come tanti

E come se non bastasse, il mondo da visitare nell'avventura è infatti composto da isole da raggiungere tramite una piccola imbarcazione, navigando in solitaria da una all'altra. Sia chiaro, si tratta soltanto di alcuni dei più evidenti richiami al capolavoro Nintendo, ma ce ne sarebbero così tanti altri da riempire l'intera recensione solo con l'elenco. Il problema di Oceanhorn è che i suoi pregi sono fondamentalmente quelli basati proprio sul lavoro di copia-incolla, sul recupero di idee altrui, perché quando invece si tratta di analizzare la farina del sacco dello sviluppatore finlandese si iniziano a scorgere limiti piuttosto evidenti e importanti. A cominciare dalla scarsa qualità e varietà dei puzzle, che troppo spesso poggiano su meccaniche banalissime quando non addirittura noiose e irritanti; pressione di tasti per aprire cancelli o spostamento di casse sono la norma, ripetuta con grande e irritante frequenza. Più in generale è il game design che si rivela modesto, privo della qualità necessaria per sollevare il titolo di Cornfox & Bros sui livelli perlomeno auspicabili considerato il tempo di sviluppo; la coesione tra i vari elementi è poco convincente così come il ritmo e la progressione, che si rivelano farraginosi e zoppicanti. La scarsità di indicazioni su come proseguire non si traduce in libertà e invito all'esplorazione, quanto piuttosto in un frequente e frustrante spaesamento. Allo stesso modo anche il sistema di controllo appare poco gratificante, mentre il combattimento si basa su dinamiche troppo semplicistiche, ripetitive e meccaniche, che si ripercuotono partendo dagli scontri coi nemici comuni per coinvolgere anche le boss fight.

Un eroe come tanti

Ed è un peccato che la trama, derivativa e mai epica o coinvolgente, non riesca a compensare almeno in maniera parziale i problemi di gameplay. Potremmo essere accusati di eccessiva severità nei confronti di quello che è in realtà un gioco sviluppato da un team di 3 persone senza grandissima esperienza alle spalle, ma è anche necessario sottolineare come Oceanhorn sia venduto su App Store ad un prezzo di 7,99€, di molto superiore alle cifre medie dei titoli distribuiti sul negozio online di Apple. Un costo che necessariamente impone un certo tipo di critica, al di là dell'impegno e delle buone intenzioni dei ragazzi di Cornfox & Bros. Dove invece la pubblicazione di FDG Entertainment riesce a convincere senza troppe discussioni è nella componente grafica, davvero notevole seppur mancante di un pizzico di personalità e varietà in più. Ciò nonostante Oceanhorn è indubbiamente un bel gioco da guardare, ricco di dettagli, ben disegnato, con un interessante uso dei colori e sempre fluido. Ovviamente tutti fattori che vengono esaltati utilizzando un dispositivo con display Retina. Sul discorso del sonoro invece, è bene fare un discorso a parte: la collaborazione con i Maestri Nobuo Uematsu e Kenji Ito, autori tra le tante cose di alcune delle più riuscite colonne sonore dei titoli Square Enix, ha garantito infatti diverse tracce di assoluto valore, anche se non manca qualche passaggio meno riuscito.

Conclusioni

Versione testata: 1.2
Terminale utilizzato: iPhone 5s, iPad Mini Retina
Prezzo: 7,99€
Multiplayer.it
6.7
Lettori (7)
7.2
Il tuo voto

Non è possibile giustificare i limiti e i passi falsi di Oceanhorn soltanto con la banale motivazione che non esista niente di simile su App Store. Un'ispirazione così forte e marcata, al limite del plagio, con la serie di Zelda per forza di cose pone la fatica di Cornfox & Bros su un livello di confronto che la vede uscire con le ossa rotte. Ma anche facendo lo sforzo di lasciare totalmente in disparte l'accostamento con il capolavoro Nintendo, "accontentarsi" di Oceanhorn significa affrontare un gioco modesto venduto a prezzo premium, che pur offrendo alcuni spunti interessanti non riesce ad andare oltre un'abbondante sufficienza.

PRO

  • Ottima componente grafica
  • Colonna sonora di livello
  • Longevo e ricco di contenuti

CONTRO

  • Level e game design mediocri
  • Trama banale e poco interessante
  • Davvero troppo "ispirato" a Zelda