Il Gioco Gratis della Settimana è l'appuntamento di Multiplayer.it che, ogni sabato, mette sotto i riflettori un'app per iPhone scaricabile a costo zero. Non necessariamente titoli nuovi né di etichette di primo piano ma piuttosto, semplicemente, prodotti che meritano di essere presi in considerazione. A maggior ragione se non si deve sborsare nemmeno un centesimo.
Credete di avere del talento nel campo della musica? Ve la cavate a cantare, sapete suonare qualche strumento e scrivere canzoni? Bene, allora realizzare una demo fatta in casa con qualche brano e cominciate pure a mandarla in giro per le case discografiche, ma tenete presente che nessuno vi risponderà mai. Il perché è presto detto: il mercato discografico italiano è quasi completamente scomparso, vendono solo i soliti noti, dunque le etichette non hanno più nessuno che vada a scoprire i giovani talenti perché non dispongono del budget per poterli promuovere.
Meglio puntare sui vincitori di un talent show, che godono di una buona base di fan e sono dunque già conosciuti. Ma non vi scoraggiate, potete provare coi concorsi. Ce ne sono tantissimi, da quelli a carattere locale a quelli nazionali, ma anche lì le regole sono piuttosto chiare: va avanti chi ha determinate conoscenze o chi è già famoso (i reduci dei talent show di cui sopra), ma soprattutto viene automaticamente escluso dalle fasi finali chi ha superato una certa età (generalmente i venticinque anni). Considerate inoltre che la scrematura in questi ambiti è talmente forte che "uno su mille ce la fa"; o anche meno, alla fine della fiera. Dunque cosa rimane? Ma certo, i cosiddetti "produttori artistici", quelli che la sanno lunga sul mercato, conoscono i direttori delle case discografiche e possono fare da ponte. Dovete solo realizzare una demo professionale nei loro studi (prezzo: da tremila euro a salire) e poi organizzeranno delle sessioni di ascolti con quelli che contano. Solo che probabilmente anche questo non porterà a nulla. Ma come, erano così sicuri! Nel frattempo saranno passati anni e magari anche la voglia di proseguire su quella strada. Dura la vita degli aspiranti musicisti, eh? A meno che non siano i protagonisti di Band Stars, il nuovo casual game prodotto da Halfbrick Studios e sviluppato da Six Foot Kid. Ispirato in modo abbastanza evidente alle simulazioni targate Kairosoft, il gioco ci vede formare una band, scrivere delle hit (inizialmente autoprodotte), far crescere gli elementi del gruppo e ottenere man mano posizioni più alte in classifica e una maggiore popolarità.
Band Stars parte da un'idea molto interessante, ma non la sviluppa adeguatamente e alla fine delude
La mia banda suona il cock
Le meccaniche su cui si basa il gameplay di Band Stars sono piuttosto semplici. All'inizio ci viene chiesto di selezionare alcuni personaggi sulla base delle loro preferenze musicali e abilità, e con essi si crea una formazione di partenza che poi potrà essere arricchita da ulteriori elementi organizzando delle audizioni. Quando tutti i membri del gruppo sono in sala prove (uno scenario visualizzato a "tre quarti" proprio come nei più celebri titoli Kairosoft), bisogna scegliere un abbinamento di genere musicale e tematica (ad esempio "pop" e "amore", oppure "dance" e "festa", per citare quelli classici), dopodiché si parte con la scrittura del brano, la registrazione delle tracce e il mixaggio.
La prima e l'ultima operazione vanno eseguite da un singolo individuo, possibilmente portato per la creatività e la precisione, mentre la registrazione è un lavoro di squadra e ognuno può contribuire in base alle sue caratteristiche. In tale frangente, i punti "ispirazione" possono essere utilizzati per effettuare un assolo e moltiplicare il punteggio finale del pezzo, anche se la loro quantità è limitata e bisogna attendere un po' di tempo perché si ricarichino, oppure effettuare un in-app purchase. Espletate tutte queste pratiche, la canzone viene rilasciata e debutta in classifica, in una posizione più o meno alta a seconda dei presupposti. Con il denaro guadagnato dalle vendite e dai diritti d'autore si possono acquistare nuovi strumenti (che migliorano i vari punteggi), pagare delle "esperienze" ai singoli membri del gruppo per farli migliorare oppure procurarsi degli attrezzi per lo "svago" che consentono ai musicisti di recuperare parte della loro energia, elemento questo che funziona attraverso modalità ormai ben collaudate e caratteristiche del modello freemium. Il problema di Band Stars è che non si va oltre questo: l'incipit è interessante e alcune idee originali, ma l'interazione che viene richiesta al giocatore è quella tipica dei casual game di tipo gestionale, dunque molto scarsa. Ciò si traduce in un'esperienza molto limitata, in cui non si fa altro che portare a termine gli obiettivi che di volta in volta ci vengono segnalati (fai questo abbinamento, suona questo tipo di brano con questo strumento, esegui un allenamento per tizio o caio, ecc.), senza neppure poter contare su di un comparto tecnico in grado di spiccare. Neppure sul fronte del sonoro, terribilmente anonimo.
Conclusioni
Band Stars parte da un'idea molto interessante, quella della band che si confronta con il mercato discografico realizzando man mano nuovi brani, "potenziandoli" in base alle caratteristiche dei singoli elementi del gruppo e ad alcune variabili extra, e infine pubblicandoli perché siano sottoposti al giudizio del pubblico. Un tema che certamente Kairosoft avrebbe saputo sviluppare a fondo, introducendo nel mix un bel po' di spessore che qui purtroppo manca del tutto. Al di là della tematica di fondo, infatti, il titolo realizzato da Six Foot Kid non fa che scimmiottare i tradizionali casual game "gestionali", quelli in cui si va avanti a colpi di tocchi sullo schermo e in maniera assolutamente "pilotata", con sempre nuove missioni da portare a termine ma senza che l'esperienza si riveli particolarmente significativa.
PRO
- Idea di partenza interessante
- Molto semplice e immediato
- Struttura potenzialmente efficace...
CONTRO
- ...ma in realtà piuttosto sterile e limitata
- Non si discosta dai tradizionali casual game "gestionali"
- Accompagnamento sonoro anonimo, ripetitivo e di scarsa rilevanza