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Il ritorno dell’inquisitore

Eymerich è arrivato a Calcares: riuscirà a scoprire l'origine del male?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   01/05/2014

Nicolas Eymerich Inquisitore: Il Villaggio, inizia lì dove era finito il precedente episodio, con Eymerich che ha finalmente raggiunto Calcares, dopo aver affrontato diverse peripezie per lasciare incolume Carcasonne. L'obiettivo rimane sempre scoprire cosa si nasconde dietro l'epidemia che sta piagando la regione, facendo partorire figli mostruosi alle donne e distorcendo le membra degli uomini.

Il ritorno dell’inquisitore

Occorre anche capire cosa significhino alcune delle apparizioni avute in precedenza, anche se per le rivelazioni finali bisognerà attendere il terzo capitolo. Per farlo, il terribile inquisitore, dal carattere sempre più iracondo, dovrà trovare padre Jacinto Corona, un altro inquisitore sparito mentre svolgeva la sua stessa missione. Il gioco inizia nella locanda dove avevamo lasciato Eymerich alla fine de "La Peste". Svegliatosi dopo il riposo dovrà svolgere alcune attività preliminari prima di potersi mettere di nuovo in caccia del male. Il primissimo enigma richiede di riordinare alcuni disegni caduti dal diario con gli appunti dell'inquisitore. Si tratta di un buon espediente per ricapitolare alcuni dei fatti principali del primo episodio, rappresentati sinteticamente nei disegni. Già qui è possibile verificare il lavoro fatto dal team di sviluppo, gli italiani TiconBlu di Ivan Venturi, per sistemare alcuni dei problemi che affliggevano l'interfaccia usata in precedenza. Ora le icone sono disposte con più razionalità e l'interazione con gli oggetti funziona meglio, anche se in alcuni casi è rimasto il movimento dell'inquadratura al momento del click del mouse su un hot spot, che fa perdere l'interazione e costringe a ricliccare per far riapparire le icone. Si tratta comunque di un problema da poco, visti anche i progressi fatti negli altri campi. La novità più evidente è il nuovo modello tridimensionale di Eymerich, molto migliore rispetto a quello del passato (da notare che è stato usato anche per aggiornare il primo episodio) e decisamente più espressivo. Pur trattandosi di un aggiustamento meramente cosmetico, fa piacere sapere che alcune critiche sono state ascoltate, senza però snaturare il gioco.

Eymerich è arrivato a Calcares. Riuscirà a scoprire l'origine del male?

Vessa la Plebe

Se ogni tanto vi affacciate su Facebook e frequentate le pagine giuste, conoscerete sicuramente "Feudalesimo e Libertà", una delle pagine più divertenti apparse negli ultimi anni. Li citiamo in questo articolo perché i cari gaglioffi hanno collaborato con TiconBlu alla realizzazione di "Vessa la Plebe", minigioco incluso in Nicolas Eymerich l'Inquisitore: Il Villaggio FEL Edition in cui bisogna girare per il paese nei panni di un esattore delle tasse per spremere soldi al popolo. Sostanzialmente bisogna cliccare sui villici purgandoli delle loro monete, evitando però di ammazzarli. Capito il sistema ci vuole poco a terminarlo. Certo, dura pochi minuti, ma è particolarmente divertente grazie soprattutto alle voci dei ragazzi di FEL prestate al doppiaggio, ragazzi che si sono anche adoperati nella scrittura dei testi. Che altro dire? Alla pugna! Alla pugna!

L’inquisitore

Nicolas Eymerich Inquisitore: Il Villaggio è diviso in sette atti, alcuni più brevi, altri più lunghi e articolati. Il fulcro del gioco, e probabilmente l'elemento di maggior fascino dell'intera produzione, è il protagonista: quell'Eymerich nato dalla penna di Valerio Evangelisti che mischia fede e cultura in una scorza rude e spietata contro quello che considera il male.

Il ritorno dell’inquisitore

Eymerich è un personaggio totalizzante, capace di tenere la scena per l'intera avventura (a parte alcuni frangenti in cui si guida un altro personaggio) e che da solo vale l'esplorazione dello scenario per stimolarne i commenti salaci e gli attacchi d'ira, spesso diretti verso il giocatore stesso che lo costringe a svolgere azioni che considera semplicemente stupide o inopportune (provate ad esempio a fargli usare l'orinale all'inizio del gioco). Non deve essere stato facile per TiconBlu maneggiare un personaggio così strutturato senza snaturarlo, ma il risultato è davvero ottimo, al punto che riesce ad adombrare alcuni difetti di cui parleremo dopo. Dal punto di vista dei contenuti, senza darvi anticipazioni inopportune, questo secondo episodio è molto più duro rispetto al primo, con situazioni perturbanti e controverse, spesso causate dalle intemperanze di Eymerich stesso, che piaceranno agli amanti della narrativa di genere e dei racconti a tinte forti. In termini strettamente ludici, Il Villaggio offre molti più enigmi del suo predecessore. Diciamo anche che, in generale, sono più difficili (anche se non impossibili) e soddisfacenti da risolvere, nonostante la presenza di diversi minigiochi che spezzano un po' il ritmo e sono caratterizzati da sistemi di controllo alternativi, spesso imprecisi e poco pratici. Certo, se siete tra quelli che amano le sfide che si risolvono da sole, qui troverete degli scogli difficili da superare, a meno di non usare continuamente l'aiuto divino, rappresentato da un grosso crocifisso su cui si può cliccare per ottenere soddisfazione.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • OS: Windows 8.1 Pro 64-bit
  • CPU: Intel Core i7-4770 a 3.40GHz
  • RAM: 16 GB
  • Scheda video: nVidia GeForce GTX 660

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP, Vista, 7, 8
  • Processore: 2 GHz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: compatibile DirectX9/OpenGL, 512MB memoria video
  • Spazio su disco: 2 GB
  • DirectX: 9.0c

Diamante grezzo

Il ritorno dell’inquisitore

Altra novità rispetto al passato è la possibilità di esplorare liberamente il villaggio, con i luoghi importanti visitati che vengono annotati da Eymerich sulla sua mappa, per ritornarci velocemente in caso di necessità. Peccato per l'inquadratura ristretta che rende un po' confuso il vagabondaggio, ma la mappa risolve il problema dell'orientamento dopo il primo giro. La nota più dolente di tutta la produzione rimane il lato tecnico. Diciamo subito che graficamente Nicolas Eymerich Inquisitore: Il Villaggio è migliore de La Peste, vuoi per il nuovo modello di Eymerich, vuoi per una migliore composizione degli scenari creati con maggiore sapienza. Rimangono però alcuni problemi abbastanza evidenti, come la compenetrazione degli elementi, in parte dovuta anche ad alcuni difetti congeniti di Unity, e la qualità dei modelli degli altri personaggi, inferiore a quella del protagonista. Basta il primo dialogo, con l'alternarsi di primi piani, per capire che la maggior parte delle risorse sono state spese sulla rappresentazione di Eymerich, vista la mono espressione dei comprimari.

Conclusioni

Digital Delivery: Sito ufficiale
Prezzo: 14,90€
Multiplayer.it
7.9
Lettori (10)
5.0
Il tuo voto

Nicolas Eymerich Inquisitore: Il Villaggio è una buona avventura grafica, con ancora qualche spigolatura di troppo, ma sicuramente appetibile per gli appassionati del genere alla ricerca di un'ottima storia e di un buon cast di personaggi, ben caratterizzati. Eymerich da solo vale il prezzo del biglietto. Se avete apprezzato il precedente episodio apprezzerete anche questo, soprattutto per alcuni miglioramenti tecnici e d'interfaccia.

PRO

  • Eymerich è un mattatore
  • Buoni alcuni enigmi
  • Diverse novità rispetto al primo episodio

CONTRO

  • Alcuni elementi sono ancora molto grezzi
  • L'interfaccia dei minigiochi è pessima
  • Tecnicamente ancora debole