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Dungeon of the Endless, recensione

La dura vita del colono spaziale

RECENSIONE di Mattia Armani   —   29/10/2014
Dungeon of the Endless
Dungeon of the Endless
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Il mondo dei videogiochi è sempre più affollato e quando i soldi da investire in un progetto sono pochi c'è bisogno di un buon concept per avere qualche speranza di farsi notare. Ed è questo bisogno che fa da motore per gran parte dell'industria indipendente. Molte idee, soprattutto negli ultimi anni, sono arrivate da piccoli team il cui impegno, in mancanza di grandi comparti tecnici da curare, è stato interamente speso per rifinire meccaniche, bilanciamento e componente stilistica. Gli esempi si sprecano su qualsivoglia piattaforma con perle come Braid, Faster Than Light e Superbrothers a cui si affiancano titoli meno conosciuti ma non per questo da trascurare come Fract OSC e Synapse. Tutti giochi che, con l'aiuto di una colonna sonora suggestiva, sono capaci di suscitare emozioni, attivare i neuroni del giocatore e generare atmosfere intense nonostante gli evidenti limiti in termini di investimento economico. Lo stesso, almeno guardando al concept, lo possiamo dire per Dungeon of the Endless, interessante ibrido tra roguelike e tower defense.

Dungeon of the Endless ci ricorda che colonizzare lo spazio non è una bazzecola

Coloni allo sbaraglio

Il vascello carcerario Success è diretto verso il pianeta Auriga Prime con un carico di detenuti convinti che lavorare in un mondo alieno e pericoloso sia comunque preferibile alla detenzione. Ma l'arrivo a destinazione si trasforma in una brutta sorpresa. Potenti difese planetarie accolgono e abbattono la Success il cui computer fa appena in tempo a sganciare le scialuppe di salvataggio automatiche. Dai detriti di una di queste emergono due sopravvissuti che si trovano ad affrontare un immenso dedalo pieno zeppo di automi alieni. Si tratta di una struttura sotterranea dell'avamposto degli Endless, un'antica razza che ha colonizzato il pianeta in tempi remoti e dietro di sé ha lasciato misteri e temibili sistemi difensivi. Ed è così che inizia tutto, in una capsula di salvataggio semidistrutta e inquadrata dall'alto, dove un grosso cristallo energetico, perno del gameplay di Dungeon of the Endless, illumina debolmente le pareti.

Dungeon of the Endless, recensione

Per completare un livello i fuggiaschi devono portare la fonte di energia verso l'uscita e per poterlo fare devono trovarla. Cercando al via di fuga si trovano a esplorare svariate stanze che garantiscono risorse, immagazzinate automaticamente ogni qualvolta si apre una porta, e oggetti da equipaggiare. Ma nell'accedere a nuove stanze è possibile scatenare orde di creature il cui obiettivo è distruggere il cristallo, irremovibile fino all'individuazione dell'uscita, e chiunque gli impedisca di farlo. Alcuni nemici puntano direttamente al cristallo e possono essere tallonati senza rischi anche dai personaggi meno resistenti, altri puntano anche i bersagli umani e per affrontarli a muso duro servono personaggi resistenti e dotati di armi potenti. Questa, in sostanza, è l'ossatura del titolo firmato Amplitude che si scrolla di dosso il look da puzzle game tipico dei tower defense senza rinunciare a torrette e micro management. Esplorare i livelli, infatti, porta alla luce marchingegni alieni che, grazie alle risorse accumulate e alla potenza del cristallo, possono essere attivati e specializzati in modo da garantire bonus di vario tipo. Le funzioni includono la protezione degli eroi presenti nell'area, bonus alle risorse ottenute esplorando le stanze del livello e attacchi veri e propri come nel caso delle torrette dei tower defense classici. Le scelte, in sostanza, sono numerose e hanno tutti risvolti strategici importanti, ma le possibilità effettive di upgrade sono estremamente limitate ed è bene valutare con attenzione ogni scelta, anche nel caso dei personaggi che una volta deceduti sono perduti fino alla partita successiva. Il cibo, per esempio, consente di curare rapidamente ognuno dei nostri eroi ma è anche necessario per alzarne il livello e, di conseguenza, l'efficacia in combattimento. Sta ovviamente al giocatore trovare un equilibrio ottimale e valutare anche la velocità di esplorazione, altro tassello importante dell'esperienza. Questo perché i tempi di attivazione dei moduli delle torrette non si basano su turni o timer ma sul numero di stanze esplorate. Tre porte aperte ed ecco che il modulo della torretta si attiva. Ma aprire troppe porte in rapida sequenza potrebbe attivare troppi nemici e questo non è l'unico dettaglio da tenere a mente. Anche la ricarica delle abilità speciali dei personaggi si misura in termini di porte aperte. Una volta esplorato l'intero livello, in sostanza, non è più possibile rigenerarle e questo potrebbe essere un problema non da poco durante gli attacchi più impegnativi.

Una sfida impegnativa

Uno degli elementi più importanti per affrontare efficacemente gli automi che difendono le profondità di Endless è l'assortimento dei personaggi che formano il nostro gruppo. All'inizio della partita possiamo scegliere i primi due, a meno di non aver sbloccato altre navi di salvataggio una delle quali concede quattro eroi da subito, e hanno tutti caratteristiche, abilità ed equipaggiamento differenti. L'intelligenza conferisce bonus agli upgrade mentre la resistenza fisica permette a un personaggio di fare da tank. La velocità, invece, è fondamentale per muoversi rapidamente, per correre in difesa del cristallo in caso di attacco, per trasportarlo con meno problemi e per correre in aiuto dei compagni in difficoltà. I personaggi possono essere spostati singolarmente o tutti assieme ma in questo caso è bene tenere per l'appunto conto della rapidità con cui si spostano. Il corridore non è certo quello più robusto e meglio equipaggiato del gruppo e lanciarlo allo sbaraglio in una stanza piena di nemici potrebbe essere pericoloso. Meglio usarlo singolarmente, magari per aprire le porte e fuggire prima che i nemici si facciano sotto. In questo modo è possibile ottenere risorse rapidamente per potenziare personaggi e torrette che attendono in agguato laddove i nemici passeranno da li a poco. Ma questa è solo una delle numerose possibilità strategiche offerte dal titolo Amplitude. Per esempio, per sfruttare al meglio le torrette e le abilità speciali, spesso è consigliabile dividere gli eroi ma ci sono anche personaggi studiati per trarre beneficio dalla compresenza dei compagni e talvolta è necessario scombinare le tattiche per spedire qualcuno verso il cristallo a intercettare i nemici che sono riusciti a passare o sono comparsi in zone non coperte dalla squadra.

Dungeon of the Endless, recensione
Dungeon of the Endless, recensione

Va da se che quando i personaggi da controllare diventano quattro gestire un attacco nemico possa diventare piuttosto complicato. Per nostra fortuna, con l'evidente obiettivo di rendere queste meccaniche più gestibili, gli sviluppatori hanno implementato la pausa che consente di pianificare e attivare la prossima mossa a gioco fermo. Inoltre le possibilità di interazione con i personaggi sono limitate. Questi possono aprire le porte ed essere inviati nella stanza successiva ma il posizionamento e l'attacco sono automatici. Invece le cure sono affidate a noi e lo stesso vale per gli attacchi speciali che risultano particolarmente utili nella fase di fuga. Una volta trovata l'uscita del livello, infatti, uno dei due eroi si deve fare carico del cristallo trasportandolo verso l'area successiva. L'oggetto è bello grosso e rallenta il personaggio che, ovviamente, viene attaccato da torme di nemici. In questo frangente tutte le scelte che abbiamo preso durante la partita vengono messe sotto esame in un titolo che tra economia, strategia e azione ci propone una sfida che si articola su tre fronti. Per questo, nonostante l'interfaccia e le meccaniche siano estremamente intuitive, non stupisce che il livello di sfida di Dungeon of the Endless risulti piuttosto impegnativo, anche al livello minimo di difficoltà. Ma il grado di sfida elevato non sembra produrre eccessiva frustrazione a patto, ovviamente, di apprezzare la formula di gioco e di non farsi spaventare dal duro impatto iniziale. Inoltre per rompere il ritmo è possibile ricorrere alla cooperativa online (purtroppo ancora mal funzionante) e i nostri sensi sono costantemente appagati da un comparto artistico delizioso che pur rifugiandosi nella sicurezza della pixel art cubettosa sfoggia animazioni curate e dettagli in quantità. Il risultato è un setting intrigante, pieno di stanze tutte da scoprire e valorizzato da una colonna sonora che sprizza suggestione fantascientifica da tutti i pori. In tutto questo l'unico fattore del gameplay a suscitare qualche piccolo dubbio è il bilanciamento dell'esperienza che presenta alcune problematiche. L'intuitività del gameplay non è sostenuta da una curva di apprendimento calibrata e questo fattore potrebbe scoraggiare parecchi giocatori. Inoltre la generazione procedurale dei livelli avvicina o allontana l'uscita e piazza le torrette talvolta nel mezzo dell'azione e talvolta in zone periferiche, dove l'unica scelta è destinarle a conferire bonus alle risorse. Ma senza casualità l'esplorazione perderebbe mordente e stiamo parlando di un fattore che gioca un ruolo fondamentale nel tenere il giocatore incollato allo schermo in mancanza di una struttura narrativa di peso. Ed è quest'ultimo elemento, che se non altro rende trascurabile la mancanza dell'adattamento in italiano, a lasciare un pizzico di amaro in bocca. Tolti l'inizio e il finale manca infatti un filo narrativo a fare da elemento trainante, manca quel tassello in più che avrebbe esaltato l'ottima atmosfera di Dungeon of the Endless trasformando un titolo ottimo in un titolo completo.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • OS: Windows 7
  • CPU: Intel Core i5 4440
  • RAM: 16 GB
  • GPU: Nvidia GeForce GTX 780

Requisiti minimi

  • OS: Windows Vista / 7 / 8 / 8.1
  • CPU: 2.4 GHz Intel Core 2 Duo o equivalente
  • RAM: 2 GB
  • GPU: Nvidia GeForce 8600 GT o equivalente
  • HD: 700 MB

Requisiti consigliati

  • OS: Windows Vista / 7 / 8 / 8.1
  • CPU: 3.3 GHz Intel Core i5 o equivalente
  • RAM: 4 GB
  • GPU: Nvidia GeForce GTX 560 Ti o equivalente
  • HD: 700 MB

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 12,99 €
Multiplayer.it
8.2
Lettori (4)
7.7
Il tuo voto

Un sistema economico intrigante, importanti bonus da sbloccare, personaggi da reclutare, equipaggiamento e livelli generati proceduralmente promettono ore e ore di divertimento impegnativo. Purtroppo manca un filo narrativo, che pur esile avrebbe dato una marcia in più al titolo, e la casualità dei livelli altera la difficoltà da una partita all'altra. Ma per quanto l'esperienza sia ancora migliorabile, Dungeon of the Endless riesce già a combinare in modo sorprendente due stili di gioco apparentemente lontani, regalandoci l'ennesima perla del panorama indie.

PRO

  • Gameplay profondo e al contempo intuitivo
  • Sfida in abbondanza e longevità assicurata
  • Grafica e sonoro creano un'atmosfera coinvolgente...

CONTRO

  • ... ma la componente narrativa è pressoché inesistente ed è un vero peccato
  • Il bilanciamento dell'esperienza andrebbe migliorato