Da Puzzle Quest in avanti, moltissimi titoli hanno cercato di contaminare le più disparate tipologie di gameplay con elementi RPG, con risultati indubbiamente alterni che tuttavia non hanno intimorito gli sviluppatori mobile, costantemente alla ricerca di quella formula magica capace di decretare il successo di un prodotto. È proprio con questo spirito che i ragazzi di Tapinator presentano il loro Combo Quest, curioso incrocio tra elementi fantasy, grafica in pixel art, struttura da rhythm game e approccio a la Flappy Bird: si tratterà di un mix interessante o di un indigesto minestrone?
Il ritmo del combattimento
Essendo un arcade puro e semplice, Combo Quest non ci prova nemmeno ad abbozzare una trama, mettendo semplicemente il giocatore nei panni di un cavaliere impegnato a sconfiggere tutti i nemici che gli si parano davanti. Se le premesse non sono proprio originali, al contrario il gameplay è assolutamente fresco e particolare, adempiendo peraltro con grande diligenza ai doveri di semplicità e immediatezza propri del mobile gaming. Come accennato in precedenza, il titolo si sviluppa come una successione di scontri all'arma bianca regolati da un sistema di gioco ereditato appunto dai rhythm game.
C'è una barra posta nella parte inferiore dello schermo, con un indicatore che va avanti e indietro, e l'utente deve cercare di effettuare dei tap quando il cursore passa sopra a blocchi di colori diversi in base alla loro funzione: quelli gialli e verdi consentono al protagonista di sferrare rispettivamente un colpo leggero e uno forte mentre quelli rossi permettono di bloccare gli attacchi avversari, ma non mancano delle varianti che danno accesso ad azioni differenti, come ad esempio quelle di rompere lo scudo del nemico o di liberare istantaneamente la barra da tutti i blocchi rossi. Ogni tap andato a segno consente di caricare un attacco speciale attivabile dopo una serie di almeno 5 colpi, la cui potenza varia a seconda della lunghezza della combo stessa: ci vuole però un pizzico di strategia per decidere quando utilizzarlo, dato che all'aumentare del valore della combo corrisponde un incremento nella velocità dell'indicatore, cosa che ovviamente rende più probabile incappare in qualche errore vedendo così azzerato il contatore dei tap.
Combo Quest è un divertente mix di generi che rischia però di avere vita breve
Il gameplay smaccatamente arcade di Combo Quest viene affiancato da alcuni semplici ma efficaci elementi RPG, come ad esempio il danno effettuato dal protagonista regolato dal classico lancio di dado virtuale tipico di tutti i giochi di ruolo. Inoltre, al termine di ogni combattimento il giocatore può decidere quale parametro aumentare tra i tre proposti, selezionati casualmente da una lista che comprende danno minimo e massimo, energia vitale, potenza del colpo speciale o ripristino della salute.
Nonostante il look decisamente simpatico e amichevole, forte di una grafica in pixel art molto graziosa e di un'accompagnamento musicale accattivante, Combo Quest non ci mette molto a dimostrarsi un osso piuttosto duro da affrontare: già il primo boss che compare al decimo scontro richiede un certo impegno, e tutti i nemici successivi si posizionano in una costante escalation di difficoltà che raggiunge ben presto livelli molto elevati. Un buon incentivo per gli amanti delle sfide, ma la sensazione è che Combo Quest avrebbe beneficiato di un sistema che consentisse una minima crescita del personaggio tra le varie partite, cosa che invece non avviene: quando si viene sconfitti si deve semplicemente ricominciare da zero, senza possibilità di portarsi dietro equipaggiamento, oggetti o abilità. Rimangono solo le classifiche online quale stimolo a migliorarsi, un sistema che va benissimo per gli arcade puri, ma che in un titolo con sfumature RPG come questo appare un po' limitante. Ecco dunque che, scemato l'entusiasmo delle prime partite, Combo Quest rischia di ridursi fin troppo presto ad un semplice passatempo da affrontare saltuariamente, quando invece sarebbe potuto essere una sorta di Infinity Blade in stile retrò. Non aiuta infine il fatto che il look dei nemici sia piuttosto anonimo e che la successione degli stessi sia sempre uguale, quando invece un tocco di casualità in più avrebbe contribuito a ravvivare un minimo le cose.
Conclusioni
Se fossimo a scuola, di Combo Quest si potrebbe dire che è intelligente ma non si applica: il titolo Tapinator avrebbe le potenzialità per essere un piccolo gioiello, ma si accontenta di essere "solo" un arcade con sfumature RPG tanto divertente quanto privo di grandi ambizioni. Con un po' di varietà e profondità in più, Combo Quest avrebbe potuto spiccare il volo, forte di un gameplay comunque originale e una realizzazione tecnica molto gradevole, ma così com'è rimane un valido ma estemporaneo passatempo.
PRO
- Struttura di gioco originale
- Immediato e intuitivo
- Divertente per qualche partita...
CONTRO
- ...ma tende a stufare piuttosto presto
- Manca un po' di profondità
- Difficoltà non calibrata benissimo