Come abbiamo scritto in fase di recensione del titolo "madre", l'intera struttura di presentazione delle quest avviene con un espediente che si avvicina molto a quello degli MMORPG classici. Il primo DLC, Le fauci di Hakkon, non differisce dal sistema originale, anzi, si innesta sul suo scheletro, aggiungendo una serie di missioni che si mescolano con le altre, qualora non le abbiate completate.
Le fauci di Hakkon, DLC per Dragon Age: Inquisition. Ecco la nostra recensione!
Non per neofiti
Qualora vogliate cimentarvi, nelle epiche gesta dell'espansione, vi indichiamo come poter raggiungere la zona d'inizio. Intanto è fondamentale assicurarsi di aver raggiunto almeno il livello venti del vostro personaggio. Recatevi nella fortezza di "Skyhold" e richiamate la mappa di guerra; nella zona alla vostra destra, ovvero nella regione del Ferelden, comparirà in basso a sinistra la missione relativa nella Conca Gelida.
In realtà, come sapete, il livello del nemico si adatta al vostro, nei fatti però, come per il resto del gioco, se scendete in campo al livello minimo richiesto, potrebbe colare qualche goccia di sudore.
Chi invece avesse dimostrato la propria dedizione alle varie campagne, arrivando ben al di sopra della richiesta base, spazzerà via qualsiasi nemico con le mani legate dietro la schiena. Un vero peccato che, anche in questo senso, non ci sia stato un miglior bilanciamento della difficoltà. La storia ci invita ad esplorare il mistero di un inquisitore, Ameridan, scomparso ben ottocento anni prima. Un colloquio con il professor Bram Kenric, una sorta di archeologo, ma soprattutto di studioso dell'Università di Orlais, dà il via alla missione. L'area in cui sarete immersi è davvero mozzafiato, con alcuni apparenti cambi climatici e relativi paesaggi iconici in cui difficilmente, se vi trovaste in loco, non scattereste un selfie. Le sidequest sono forse quelle più ispirate, anche per comprendere meglio le travagliate vicende che coinvolgono il rapporto conflittuale tra gli abitanti dei villaggi e i "selvaggi". In definitiva, il vostro compito sarà quello di correre da un punto all'altro della mappa, ripetendo le stesse azioni (o gli stessi massacri) per quest dai nomi diversi, ma facendo quasi sempre le stesse cose. Senza volervi rivelare nulla, è giusto sapere che nella parte finale, ma solo in quella, l'attenzione tornerà ad elevarsi sopra i livelli di guardia, sia dal punto di vista della trama, sia per il lavoro tattico richiesto per eliminare le ultime minacce. In definitiva, sinceramente avevamo altre aspettative per il primo DLC di Dragon Age: Inquisition. Se da una parte si nota la buona volontà di BioWare nell'introdurre piccole migliorie attraverso le patch, addirittura in versione beta - per evitare che i fan possano suicidarsi per i troppi cambiamenti - dall'altra ci saremmo aspettati una cura maggiore per un DLC che non è nemmeno troppo economico.
Conclusioni
PRO
- Un'area ispirata in cui immergersi
- Se cento ore non sono bastate, dieci in più faranno piacere
- Sidequest piacevoli
CONTRO
- Noia, tanta noia
- Nessun tentativo serio di aggiungere elementi cardine al titolo originale
- Dall'uscita ad oggi non sono stati risolti i difetti già segnalati