Con l'inarrestabile avanzata del mercato digitale e il sottobosco indipendente sempre più prolifico, molti generi considerati esclusivi per una determinata piattaforma stanno approdando anche su altri lidi e così, a quattordici anni dall'esordio sul Nintendo 64, è finalmente possibile giocare anche su PC a un clone "puro" del celebre Animal Crossing. Sviluppato da un gruppo di ragazzi canadesi sotto l'etichetta di Stolen Couch Games, Castaway Paradise prima di sbancare su Steam Greenlight e giungere in forma definitiva sulla piattaforma Valve, è stato concepito come prodotto "freemium" per dispositivi mobili, dove l'accoglienza da parte di critica e pubblico è stata generalmente positiva. Il passaggio su sistemi Windows non è stato completamente indolore, ciò nonostante si tratta di un prodotto interessante anche in virtù delle diverse novità introdotte. Ecco perché.
Arriva anche su PC Castaway Paradise, un clone del celebre Animal Crossing
Un naufragio da sogno
Per chi non avesse mai provato la serie Nintendo, approdata nel 2005 (in Europa) anche su GameCube e più recentemente su altri sistemi del colosso nipponico, si tratta concettualmente di un simulatore di vita quotidiana, dove il giocatore interagisce con l'ambiente circostante e tutta una serie di personaggi antropomorfi che abitano nel medesimo villaggio. Pescare, coltivare frutta e verdura, abbellire il paesaggio, personalizzare la propria casa e catturare insetti, giusto per citarne alcune, sono tutte mansioni ben conosciute dagli appassionati di Animal Crossing, che si traducono in un gameplay semplice e totalmente rilassato, adatto anche a sessioni mordi e fuggi da protrarre sul lunghissimo periodo, magari per seguire determinati eventi (come il Natale) che si svolgono in una stagione specifica. Alcune di queste meccaniche, derivate anche dal "simulatore" di vita agreste Harvest Moon di Natsume, anch'esso pubblicato da Nintendo sul Super Famicom (il nostro Super Nintendo) nel lontano 1996, sono confluite con successo nel moderno casual gaming su Facebook e dispositivi mobili, del quale Farmville di Zynga ne rappresenta l'esponente ludicamente più conosciuto e vicino. Castaway Paradise, come specificato a più riprese nel materiale promozionale e dal game designer Eric Diepeveen, non fa nulla per celare la sua fonte di ispirazione e pur essendo praticamente al limite del plagio, offre qualche caratteristica peculiare che lo differenzia.
Tutto ha inizio col naufragio del nostro personaggio sulla spiaggia di un'isola tropicale, dove appena giunto e ancora ricoperto da alghe, scopre dal sindaco Viktoria (una mucca antropomorfa) che la tempesta ha coinvolto anche questo angolo di paradiso; senza troppi giri di parole il solerte primo cittadino ci offre un alloggio di fortuna (una tenda) in cambio di supporto per riparare i danni.
Per diventare buoni e attivi membri della società, è necessario far conoscenza con tutti i bizzarri abitanti dell'isola, tra i quali troviamo ad esempio Gustave l'alce panettiere, Amelia l'oca postina, Angus il babbuino e tanti altri personaggi antropomorfi. Esattamente come in Animal Crossing, ciascuno di essi possiede il proprio carattere e mestiere, e proseguendo nel gioco ci fornirà semplicissime missioni utili per sbloccare nuovi oggetti e guadagnare esperienza e gemme, ovvero la valuta dell'isola. Un aspetto interessante della versione per PC, a differenza di quelle per iOS e Android, è la totale assenza di microtransazioni e costi aggiuntivi per ottenere lo status di VIP: gli oggetti, infatti, vengono resi disponibili semplicemente salendo di esperienza, benché, come vedremo a breve, le origini da prodotto freemium restano evidenti sino al raggiungimento di un determinato livello. A scandire i progressi nel gioco non vi è un vero e proprio scopo, e al di là delle quest proposte dai vari personaggi, con la possibilità di seguirne un massimo di tre alla volta, il giocatore ha una libertà pressoché totale sulle proprie azioni. Le "missioni" assegnateci spaziano dal portare messaggi a qualcuno al ristrutturare edifici, passando per l'acquisto di particolari oggetti di abbellimento, piantare fiori e alberi, eliminare rifiuti, catturare animali rari e via discorrendo, il tutto con lo stesso spirito fanciullesco che permea l'opera Nintendo. Salendo di livello si sbloccano inoltre nuovi strumenti che permettono al giocatore di interagire in vario modo col mondo di Castaway Paradise: tra di essi troviamo il rastrello, la vanga, il piccone, la canna da pesca, il retino e altri ancora, oggetti comuni in tanti prodotti (come il bellissimo survival Don't Starve) ma che qui hanno il solo scopo di intrattenerci con leggerezza. In taluni casi, come specificato, emerge l'eredità delle dinamiche freemium, che ad esempio si riflette sui tempi d'attesa per far crescere le piante o riparare le infrastrutture, azioni che sui dispositivi mobili possono essere accelerate pagando le gemme con moneta sonante. Al di là di questo aspetto, lavori come spaccare le rocce, tagliare gli alberi, pescare o innaffiare consumano la stamina e dopo un tot di esecuzioni è necessario spendere gemme per velocizzare il processo di ricarica. Su PC, una volta raggiunto il cosiddetto status di VIP, senza dover pagare nulla al di fuori dei 15 Euro per portarsi il gioco nell'hard disk, i vari utensili non consumano più la stamina, aumentando sensibilmente la fluidità delle operazioni.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 8.1
- Processore: Intel Core i7-4790 3,60 GHz
- Memoria: 8 GB RAM
- Scheda Video: Msi Geforce GTX 980
Requisiti minimi
- Sitema operativo: Windows XP
- Processore: 512 mhz
- Memoria: 512 MB RAM
- Scheda video: compatibile con DirectX o Opengl
Semplicità e leggerezza
Pur avendo un gameplay piuttosto basilare, le problematiche maggiori di Castaway Paradise derivano dal concepimento originale per i touch screen, che si è tradotto in un sistema di controllo attraverso mouse e tastiera talvolta poco responsivo e legnoso. Fortunatamente gli sviluppatori sono attentissimi ai feedback della community, e con gli ultimi aggiornamenti la situazione è sensibilmente migliorata rispetto all'esordio. Anche l'interfaccia tradisce le origini della produzione, tuttavia grazie alle grandi icone colorate ci si abitua piuttosto in fretta. A differenza di Animal Crossing non esistono ritmi circadiani e l'azione si svolge solamente durante il giorno, un dettaglio che limita un poco alcune dinamiche apprezzate dagli appassionati del genere, come ad esempio la comparsa di animali da catturare in una specifica fascia oraria.
Fra le altre cose non è possibile visitare le isole realizzate dagli altri giocatori e l'unico elemento di contatto con la community sono le classifiche relative alla pesca e alla cattura degli insetti: ogni settimana infatti, vengono aggiornati i risultati con i nomi di chi ha conquistato le prede più grandi. Per ambire a determinate specie può essere necessario ricorrere a mangimi speciali, inoltre, una volta catturati, gli animali possono essere donati al museo dello scoiattolo Harold, sito nella zona nord dell'isola ma non immediatamente accessibile. All'inizio dell'avventura, infatti, alcune aree non sono raggiungibili a causa dei danni provocati dalla tempesta, tuttavia i ponti possono essere rapidamente riparati conquistando o comprando i cosiddetti pezzi di puzzle. Interessante la possibilità di acquistare i vari oggetti direttamente dal catalogo presente nel menù, senza dover passare per forza da qualche negozio: salendo di livello il numero di oggetti e accessori per personalizzare isola e personaggio diventa praticamente sconfinato, e gli sviluppatori continuano a proporne di nuovi gratuitamente, anche legati a eventi specifici come ad esempio la recente festa della mamma. Dal punto di vista tecnico siamo innanzi a un gioco semplice e colorato, caratterizzato da pochissime opzioni grafiche: nel launcher infatti, si può impostare la sola risoluzione e un generico livello di qualità (da "fastest" a "prettiest" con V-sync), mentre l'accompagnamento sonoro è delegato a una simpatica melodia, gradevole ma alla lunga un poco ripetitiva. Castaway Paradise è un titolo pensato principalmente per chi ha bisogno di un passatempo leggero e per i più piccoli, e proprio per questa ragione ci spiace segnalare l'assenza dei sottotitoli in italiano, benché tutte le azioni siano accompagnate da comode e chiarissime icone colorate.
Conclusioni
Semplice, colorato e rilassante, Castaway Paradise è un clone di Animal Crossing a tutto tondo e pur non offrendo il medesimo carisma dell'opera Nintendo, si lascia apprezzare dagli appassionati del genere. Nonostante qualche impaccio col sistema di controllo, mutuato dai dispositivi mobile per i quali era originariamente concepito, e l'assenza di sottotitoli in italiano, se desiderate un prodotto leggero e spensierato o avete figli piccoli con cui giocare potete dargli una chance: il numero di contenuti elevato e l'assenza di microtransazioni sono indubbiamente un valore aggiunto.
PRO
- È un buon clone di Animal Crossing
- Colorato, semplice e rilassante
- Ideale per i più piccoli...
CONTRO
- ...ma niente sottotitoli in italiano
- Qualche impaccio col sistema di controllo