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Uccelli da combattimento

Forte del successo della serie originale, Rovio continua a esplorare nuovi generi per Angry Birds

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   26/06/2015
Uccelli da combattimento

Tutto ha avuto inizio con il puzzle game che ben conoscete, Angry Birds, in cui si lanciavano uccellini contro strutture più o meno complesse con l'obiettivo di eliminarne i perfidi abitanti, nella fattispecie un esercito di porcellini verdi. Dopo vari sequel e reinterpretazioni, il franchise ha dato vita a tutta una serie di spin-off: prima l'eccellente Bad Biggies, che metteva proprio i maialini al centro dell'attenzione in un contesto simulativo in stile Banjo-Kazooie: Viti e Bulloni; poi una sequela di endless runner e puzzle game di vario genere, dal clone di Puzzle Bobble al qui presente Angry Birds Fight!, che affronta il sottogenere dei match-3 dando, però, la sensazione di volersi misurare con prodotti come il classico Puzzle Quest. Basta fare qualche partita, tuttavia, per rendersi conto di come l'approccio di Rovio sia fortemente casual e privo di quegli elementi strategici e ruolistici che hanno reso tanto popolare il filone. Ma andiamo con ordine. Partendo da una struttura a isole, che gli "uccellini arrabbiati" si trovano a esplorare a bordo di una nave, avremo il compito di affrontare una serie di scontri diretti per liberare ogni scenario e poter passare al successivo, cercando nel frattempo di sbloccare nuovi personaggi del roster classico di Angry Birds. I match sono regolati dal tedioso sistema dell'energia di azione, una soluzione purtroppo comune a molti giochi freemium, e i nostri avversari sono i "ghost" di utenti reali, in un'ottica asincrona anch'essa parecchio in voga da qualche tempo. Come si svolge esattamente il combattimento? Nella parte bassa dello schermo c'è il classico tabellone dei match-3, con le icone degli uccellini che vanno spostate e accoppiate in gruppi di tre o più, il tutto entro un tempo limite di quarantacinque secondi. Quando il timer arriva allo zero, il sistema somma le nostre azioni e le traduce in un incremento di potenza d'attacco o di difesa, quindi si assiste a un'animazione in cui personaggi si prendono letteralmente a randellate, e il cui esito dipende in parte dalla nostra abilità nel gestire il tabellone, in parte (in buona parte) dal livello di esperienza e dai potenziamenti in possesso di un contendente o dell'altro, che rendono più efficaci gli attacchi.

Angry Birds Fight! si pone come uno degli spin-off più deboli per il blockbuster di casa Rovio

Maiali giganti in mezzo al mare

Uccelli da combattimento

Come accennato in apertura, l'esperienza di Angry Birds Fight! non fa che scimmiottare quella dei titoli in stile Puzzle Quest, in quanto le eliminazioni sul tabellone non producono azioni immediate e vanno piuttosto a riempire una "barra" da cui può dipendere la vittoria o la sconfitta. Dopo un certo numero di partite, appare purtroppo chiara la preponderanza di un elemento casuale nell'esito degli scontri, perché appunto è l'equipaggiamento a influenzare in modo sostanziale l'efficacia delle mosse dei due "lottatori". La medesima soluzione viene applicata ai combattimenti casuali con i maiali-kaiju, in cui ci si imbatte di tanto in tanto, e durante gli scontri con le navi dei porcellini verdi, che segnano il completamento di uno scenario per poter poi procedere verso l'isola successiva. Si rimane dunque piuttosto delusi dalla mancanza di spessore, che rende il gioco un po' troppo leggero e privo di mordente, al di là di un intrattenimento estemporaneo, con il solo fattore delle armi sbloccabili ad aggiungere un minimo di progressione al gameplay. Se però Angry Birds Fight! lascia insoddisfatti quando si viene alla sostanza, lo stesso non si può dire della forma, perché in tal senso gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro: i personaggi hanno una loro personalità, la grafica è coloratissima e le animazioni - specie quelle dei combattimenti - riescono sempre a strappare un sorriso. Alcune trovate, poi, come i già citati maiali-kaiju, sono davvero simpatiche. Certo, ci sarebbe piaciuto che queste idee così stuzzicanti fossero accompagnate da un impianto solido, ma magari sarà per il prossimo spin-off...

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery App Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
5.0
Lettori (2)
4.8
Il tuo voto

Angry Birds Fight!, dispiace dirlo, si pone come uno degli spin-off più deboli realizzati finora per il franchise creato da Rovio. L'idea di confezionare un puzzle game in stile match-3 poteva andar bene, nonostante si parli di un filone parecchio inflazionato, ma il gameplay rivela subito tutte le proprie mancanze e leggerezze, consegnandoci un'esperienza scialba, priva di mordente, in cui troppe cose sono affidate al caso. Ci sono idee e trovate in Angry Birds Fight! che strappano più di un sorriso, e sul fronte della grafica gli sviluppatori hanno fatto bene il proprio lavoro, ma è troppo poco per parlare di un prodotto riuscito.

PRO

  • Alcune trovate sono davvero simpatiche
  • Semplice e immediato...

CONTRO

  • ...ma privo di mordente
  • Gli scontri sono spesso affidati al caso
  • Ci sono tantissimi match-3 migliori in giro