1

Carta e touch screen

Come si presenta un RPG classicissimo nel variegato ambito mobile

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   02/09/2015

"Un nuovo evento di grande magnitudine è stato rilevato dalla Coalizione, emanato da una sorgente sconosciuta da qualche parte all'interno dell'Expanse, un frammento di spazio incontrollato nell'angolo più lontano della galassia". Siamo soliti vedere un'introduzione del genere attraverso le classiche scene in computer grafica, o cutscene costruite scenograficamente all'interno del motore grafico di un gioco, ma Galactic Keep mette subito, ben in chiaro, la sua essenza originale nell'attuale panorama videoludico. Invece di assistere passivamente ad una scena preconfezionata, il gioco di Gilded Skull ci pone davanti a del testo scritto.

Carta e touch screen

Una grande quantità di testo scritto, corredato da illustrazioni piuttosto stravaganti, stilizzate e criptiche, con uno stile che ricorda molto da vicino le pagine e le schede cartacee dei giochi di ruolo classici "pen and paper". Ci troviamo così a riscoprire delle attività basilari ma spesso tralasciate nei videogiochi, ovvero leggere e immaginare, a partire da un'intensa traccia scritta e da suggestioni grafiche appena abbozzate, disegnate sullo schermo come tratti di matita su fogli di carta millimetrati. È evidente che Galactic Keep non sia un titolo dedicato ad una frangia vasta dell'enorme pubblico potenziale rappresentato dall'utenza mobile, ma coloro che si lasciano affascinare da soluzioni ludiche originali, o sono magari appassionati del gioco di ruolo classico, possono entrare facilmente in risonanza con le sue rarefatte atmosfere fantascientifiche e le rigorose meccaniche di combattimento incentrate sull'inappellabile, seppure aleatorio, tiro del dado. Nella doppia direttrice contemporaneamente presente nel panorama videoludico mobile, ovvero quella "story-driven" che spesso si rifà produzioni di grosso calibro con le relative soluzioni narrative e quella opposta, tutta immediatezza e gioco, Galactic Keep rappresenta una soluzione alternativa e preziosa.

Galactic Keep è un'esperienza strana e familiare allo stesso tempo, che merita di essere provata

Avventura cartacea

Galactic Keep è dunque un gioco di ruolo nel senso più classico, una trasposizione diretta dell'RPG su carta in forma digitale, con tanto di riproduzioni accurate della tipica stampa, lettering ed effetto disegno sullo schermo. La storia vede un gruppo di avventurieri al servizio della Coalizione indagare su alcuni strani accadimenti in un remoto angolo della galassia, questo almeno per quanto riguarda la prima parte attualmente disponibile, visto che anche la componente narrativa segue la classica suddivisione modulare dei giochi di ruolo, con i prossimi capitoli in arrivo. Dopo aver selezionato il proprio personaggio si devono distribuire i valori per gli attributi lanciando il dado e selezionare le carte corrispondenti alle abilità speciali, tutto secondo il canone più rigoroso. In questo spirito non stupisce più di tanto il fatto di trovarsi a muovere una pedina a turni su una mappa disegnata su carta e suddivisa in caselle, con l'onnipotente dado a decidere l'entità degli spostamenti e i turni d'attacco per i combattimenti.

Carta e touch screen

Gli elementi dello scenario sono appena accennati sul piano bidimensionale, mentre le accurate descrizioni testuali ci fanno calare perfettamente nel mondo del gioco, fornendo anche vaghe anticipazioni su dove potrebbero portare le varie strade da intraprendere. Il sistema di combattimento è rigoroso e basato su attacco, blocco (una manovra difensiva che ricarica una certa quantità di energia), uso di oggetti e abilità speciale, affidandosi ai lanci e ai modificatori applicati in base agli attributi dei personaggi, cosa che rende ogni singola mossa da studiare attentamente perché anche gli scontri apparentemente meno significativi possono portare alla morte del personaggio se presi alla leggera. Nella modalità standard, una volta che viene eliminato il proprio combattente è possibile tornare sulla mappa con uno degli altri disponibili, recuperando gli oggetti del personaggio precedente e rispedendo quest'ultimo alla Coalizione per poterlo utilizzare poi in un secondo momento, ma per i giocatori più intransigenti è possibile attivare la modalità hardcore che istituisce il temibile permadeath, rendendo impossibile recuperare e riutilizzare i personaggi deceduti.

Conclusioni

Versione testata iPad (1.01)
Digital Delivery App Store
Prezzo 3,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Il primo impatto con Galactic Keep non è facile: l'onnipresenza del testo, la grafica disegnata a mano con uno stile veramente bizzarro sembrano elementi messi apposta per spaventare gli utenti meno inclini al genere e affascinare coloro che invece hanno voglia di un'esperienza così vicina al vecchio gioco di ruolo "pen and paper". È però evidente una visione coerente e una progettazione attenta ad ogni singolo dettaglio, caratteristiche che emergono chiaramente in pochi minuti di gioco, ovvero quelli che bastano a farsi rapire dal suo strano mondo fantascientifico. Ci sono angoli da smussare, magari i dungeon sarebbero potuti essere più densi di situazioni diverse e un approfondimento ancora maggiore sullo strano e affascinante lore costruito da Gilded Skull non avrebbe certo guastato, ma se vi piace fantasticare su mondi immaginari (e non avete problemi con l'inglese) non dovreste veramente perdervi questa irripetibile esperienza di gioco mobile.

PRO

  • Un'atmosfera originale tutta da vivere
  • Grande coerenza e compattezza tra estetica e struttura di gioco
  • Testi interessanti e ben scritti

CONTRO

  • Solo in inglese
  • I moduli successivi al primo sono ancora un mistero
  • Ritmo di gioco un po' diluito in alcune fasi