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Il ritorno del re

Larian Studios centra il bersaglio anche su console

RECENSIONE di Andrea Centini   —   27/10/2015
Divinity: Original Sin Enhanced Edition
Divinity: Original Sin Enhanced Edition
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Il ritorno del re

Contemplato tra i migliori titoli disponibili per PC e ritenuto, con pieno merito, un'eccellenza assoluta nel panorama dei GDR di stampo classico, Divinity: Original Sin è stato un vero e proprio trionfo per Larian Studios, a partire dalla scoppiettante campagna su Kickstarter grazie alla quale ha raccolto più del doppio dei fondi inizialmente richiesti, circa un milione di Euro che ha coperto un quarto dei costi totali dello sviluppo. Pubblicato il 30 giugno 2014 con alcuni mesi di ritardo, il titolo è stato il più celere nelle vendite per la piccola software house belga, una boccata d'ossigeno non indifferente che ha rilanciato sul mercato il team di Swen Vincke e gettato solide fondamenta per il futuro della serie, inaugurata con Divinity Divine nel "lontano" 2002. Il successo della versione per Personal Computer ha permesso agli sviluppatori di concentrarsi anche sulle conversioni per console, un lavoro approfondito che oltre a riadattare l'elaborato sistema di controllo per il joypad è sfociato in numerosi interventi su diverse caratteristiche del gioco, talmente influenti che Divinity: Original Sin Enhanced Edition verrà pubblicato anche su PC e regalato a tutti coloro che avevano acquistato l'opera originale. Noi abbiamo testato a fondo la versione per PlayStation 4 e questo è ciò che ne pensiamo.

Sbarca su console la versione migliorata dell'apprezzatissimo Divinity: Original Sin

Gioco di coppia

Per i dettagli più intimi del titolo vi rimandiamo alla recensione PC curata dal nostro buon Armani, che ha premiato il lavoro di Larian Studios con un ottimo 9, in questa sede ci concentreremo sulle peculiarità della Enhanced Edition e in particolar modo sul sistema di controllo plasmato per il DualShock 4, non prima però di aver fatto una rapida panoramica sulle qualità intrinseche della produzione belga.

Il ritorno del re

Il successo incredibile di Divinity: Original Sin è legato indissolubilmente alla sua deliziosa ricetta, che coinvolge un sistema di combattimento a turni creativo e appagante, una narrazione ricchissima caratterizzata da dialoghi avvincenti e una complessità di fondo che ha ben pochi rivali nei giochi di ruolo moderni, attingendo a piene mani dalla scuola classica del genere. Si tratta, in parole più semplici, di una produzione hardcore piuttosto punitiva, con un florilegio di contenuti e una profondità d'altri tempi; basti pensare che anche la semplice esplorazione è decisamente meno guidata rispetto alle opere congeneri più recenti. I due protagonisti del gioco sono i cosiddetti Cacciatori della Sorgente (o dell'Origine, come talvolta viene indicato nei sottotitoli in italiano), inviati dal proprio Ordine nella città marittima di Cyseal per indagare sul misterioso assassinio del Consigliere Jake, un giallo per il quale in molti sospettano della moglie ma che le menti più raffinate collegano all'intervento degli Onigromanti, una pericolosa setta in grado di usare arti oscure e manovrare l'energia dell'Origine (Source). Come avviene in ogni gioco di ruolo che si rispetti è possibile plasmare gli eroi secondo le tradizionali classi suggerite, dal mago al guerriero, passando per il ladro, il chierico e via discorrendo, ciò nonostante la libertà concesse nell'editor di creazione e il numero di attributi, talenti e abilità è talmente ampia e variegata che è possibile prodigarsi in una pletora di soluzioni intermedie. Tra le caratteristiche più interessanti, del resto, vi è la possibilità di lanciare incantesimi anche con personaggi non inclini alle arti magiche (attraverso le cosiddette Pergamene), un dettaglio che aumenta considerevolmente il ventaglio tattico-strategico del proprio team. Una delle grandi novità della Enhanced Edition risiede nella possibilità di giocare in due con lo schermo condiviso, una cooperativa locale dinamica che va ad aggiungersi al già ottimo comparto multiplayer in rete, legato al classico sistema "drop-in drop-out".

Il ritorno del re

Quando i due giocatori si allontanano dalla medesima area di gioco, lo schermo si divide permettendo totale libertà di movimento sulla mappa, suffragata da una visuale che in questa nuova versione è rotabile a 360° senza i limiti precedentemente imposti, a tutto vantaggio del fattore esplorazione. Fiore all'occhiello dell'opera è l'approccio strategico ai combattimenti, che nella Enhanced Edition è impreziosito da una rinnovata intelligenza artificiale plasmata da Larian Studios studiando attentamente il comportamento dei giocatori. Questa evoluzione si palesa nella nuova Modalità Tattica, che a differenza di quelle Esploratore e Classica (rispettivamente il livello di difficoltà facile e normale), pone i giocatori innanzi a nemici molto più subdoli, coriacei e astuti. Ad essa si aggiunge la Modalità Onore, nella quale è accessibile un unico slot di salvataggio che alla morte del team viene inesorabilmente cancellato: una vera e propria "mission impossible" adatta solo ai giocatori più esperti e audaci. Sotto il profilo della narrazione, tra gli aspetti più interessanti di questa versione riveduta e corretta vi è il doppiaggio di tutti i dialoghi, un lavoro mastodontico impreziosito dalla presenza di nuovi personaggi non giocanti, linee di testo riscritte e un finale completamente inedito. I giocatori italiani possono inoltre contare sui sottotitoli nel nostro idioma, una feature non disponibile al lancio della versione PC e curata da un team di volenterosi modder. Il risultato, pur presentando qualche piccola sbavatura, è nel complesso positivo. Il lavoro di rifinitura e bilanciamento attuato dalla software house fondata da Swen Vincke nel 1996 ha riguardato anche diverse quest, cui vanno aggiunte anche nuove meccaniche nella gestione del party, dal trasferimento degli oggetti sino alla possibilità di impostare un personaggio per la riparazione automatica.

Trofei PlayStation 4

Divinity: Original Sin Enhanced Edition ha un totale di 55 Trofei suddivisi in 47 di bronzo, 5 d'argento, 3 d'oro e uno di platino, quest'ultimo relativo allo sblocco di tutti gli altri. La maggior parte degli obiettivi è intimamente legata alla trama, e i più ardui da conquistare sono quelli dedicati al completamento delle nuove modalità della Enhanced Edition, ovvero la Tattica e la difficilissima Onore. Non mancano, infine, alcuni trofei nascosti.

La potenza è nulla senza controllo

Gli interventi più consistenti in questa nuova versione del titolo hanno riguardato principalmente l'interfaccia e il sistema di comandi, riadattato per funzionare egregiamente anche sul DualShock 4 e sul pad di Xbox One. I testi e le icone sono stati ingranditi per renderli più leggibili su schermi di grosse dimensioni, inoltre sono stati raffinati e modificati i menù per fluidificare l'azione del giocatore, benché la quantità esagerata di opzioni, impostazioni, oggetti e attributi da gestire sfoci in un risultato finale quantomeno laborioso, rendendo necessaria qualche ora di pratica per assorbirne la maggior parte delle meccaniche.

Il ritorno del re

Gli scontri a turno, comunque, permettono di prendersi tutto il tempo necessario per approntare diligentemente la propria strategia bellica. L'organizzazione dell'inventario risulta ancora un poco problematica, dato che si passa moltissimo tempo ad analizzare gli oggetti e a trasferire tra un personaggio e l'altro ciò che si è raccolto: fortunatamente il "bottino" di Divinity: Original Sin è quasi sempre interessante ed utile, soprattutto quando si tratta di equipaggiamento raro. Tornando sul sistema di controllo, molto probabilmente meglio di così Larian Studios non avrebbe potuto fare, e ogni singolo tasto del DualShock 4 è stato sfruttato a dovere. Con la levetta analogica sinistra si muove il personaggio selezionato, mentre con la destra si ruota la visuale, si gestisce il comodissimo zoom e cliccando su R3 si ottengono suggerimenti sugli oggetti presenti nell'area. La croce digitale ha una funzione per ogni direzione: Su abilita la visione tattica inquadrando il campo di battaglia dall'alto; Giù attiva l'ironica e utilissima modalità furtiva; Destra imposta la modalità di attacco e Sinistra forza lo schermo condiviso anche quando non necessario. Durante gli scontri il tasto triangolo gioca un ruolo fondamentale, dato che permette di passare sulla barra delle abilità ove sono gestibili anche le pergamene legate agli incantesimi e gli oggetti; X rappresenta il classico pulsante di selezione, cerchio serve per passare il turno, quadrato interviene in diverse tipologie di menù mentre R1 ed L1 scorrono oggetti e nemici selezionati. Il tasto L2, in combinazione con triangolo, è legato alla selezione e suddivisione del party, mentre R2 attiva il nuovo Pannello di Selezione radiale con un'infinità di menù secondari, tra i quali troviamo Inventario, Personaggio, Abilità, Crafting, Diario ed Equipaggiamento. Col touch pad si visualizza la mappa, infine con Options si accede ai salvataggi, ai punti di interesse per il teletrasporto e ai classici setting generali. Come avrete intuito si tratta di un sistema piuttosto ricco e profondo, non efficace quanto l'accoppiata mouse e tastiera sotto il profilo del "flusso di lavoro" ma in grado di rendere accessibile anche su console un prodotto con tale spessore. Dal punto di vista squisitamente tecnico, pur non presentando la medesima pulizia grafica della controparte PC al massimo dei dettagli, il titolo Larian Studios si presenta piacevole alla vista e artisticamente curato, con alcune aggiunte rispetto alla versione originale per quanto concerne l'effettistica. La fluidità si attesta sui trenta fotogrammi al secondo nella maggior parte dei casi, anche se alcuni scatti si ravvisano nelle situazioni più caotiche e giocando in due con lo schermo condiviso. Buoni il doppiaggio, la colonna sonora e i campionamenti audio.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 54,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (67)
8.6
Il tuo voto

Versione raffinata e ampliata di uno dei migliori RPG di stampo classico, Divinity: Original Sin Enhanced Edition è un'opera irrinunciabile per tutti gli appassionati del genere, offrendo un livello di sfida elevato, combattimenti strategici appassionanti e una pletora di contenuti, che si traducono in una longevità semplicemente eccezionale. Benché inevitabilmente macchinoso, il sistema di comandi è stato tradotto su controller con efficacia, e con un po' di pazienza è possibile godere appieno della produzione Larian Studios anche su console. A causa della sua complessità di fondo e dell'approccio esplorativo meno guidato che in altre produzioni congeneri moderne, non si tratta di un titolo per tutti, tuttavia chi si farà irretire dalle sue deliziose atmosfere fantasy non potrà che amarne ogni singola linea di codice.

PRO

  • Uno dei migliori RPG classici in circolazione
  • Approccio strategico ai combattimenti
  • Artisticamente curato
  • Cooperativa locale e in rete
  • Buon sistema di controllo col pad...

CONTRO

  • ...anche se inevitabilmente macchinoso
  • Non è un titolo per tutti
  • Costa più della versione PC