In un mercato agguerrito come quello delle cuffie gaming, Turtle Beach continua ad attaccare con forza quante più fasce di prezzo possibile. Dalla più economica serie Ear Force Recon alla top di gamma Elite 800, la compagnia newyorkese prova ad accontentare sia chi vuole spendere poco e non ha pretese, sia gli audiofili più ossessivi. Particolarmente interessante è però il mercato intermedio, una categoria in cui Turtle Beach ha tentato di imporsi con forza dapprima su console, e più di recente su PC. Dopo aver lanciato le ottime Z60 lo scorso anno, infatti, l'azienda si rivolge ancora una volta agli utenti con mouse e tastiera con le nuove Ear Force Stealth 450, un headset wireless che assicura tutta una serie di funzionalità avanzate pur piazzandosi in una fascia di prezzo molto più concorrenziale (149,99€).
Con le Stealth 450, Turtle Beach vuole conquistare il mercato delle cuffie gaming di fascia intermedia
Comfort e funzionalità
La confezione, per niente elegante o sofisticata, contiene al suo interno tutto l'essenziale per caricare le cuffie e cominciare a utilizzarle immediatamente: un cavo micro-USB (appunto, per ricaricare la batteria), un trasmettitore wireless USB e un connettore jack 3.5mm per chi, eventualmente, volesse collegare le cuffie a un dispositivo mobile. Pur avendo un archetto completamente in plastica, le Stealth 450 sono caratterizzate da una qualità costruttiva tutto sommato buona: mentre le si indossa e si regola la distanza tra le cuffie, si ha l'impressione di avere tra le mani un prodotto robusto e tutt'altro che economico, sebbene è ovvio che non ci si possa aspettare la durabilità di alternative in metallo.
Anche per estetica e form factor, la serie Stealth si presenta come un ulteriore perfezionamento nel design delle vecchie Z60 (continuando la distinzione in colori tipica di Turtle Beach: rosso per le cuffie PC, blu per PlayStation e verde per Xbox), mentre i due padiglioni hanno un ampio spazio di rotazione e inclinazione, senza per questo sembrare troppo allentati. Anzi, una delle prime cose che si notano una volta indossate le Stealth 450 è proprio la solidità della presa che hanno attorno alla testa, specialmente se si considera quanto sono leggere. Per fortuna la qualità dei cuscinetti attorno ai padiglioni e al centro dell'archetto evita che le cuffie risultino scomode e opprimenti, e nel nostro caso, anche dopo sessioni di gioco prolungate, non abbiamo mai sentito l'esigenza di "far respirare" le orecchie (sebbene questo sia particolarmente soggettivo e dipenda molto dalla larghezza della propria testa). Un aspetto che ci ha fatto storcere il naso riguarda però il già citato supporto ai dispositivi mobile, una compatibilità sbandierata da Turtle Beach ma alla fine rivelatasi molto limitata. Nonostante sia possibile usare il cavo jack per ascoltare musica dal proprio smartphone, infatti, le Stealth 450 necessitano comunque di restare accese, diventando quindi inutilizzabili nel caso in cui la batteria interna dovesse scaricarsi mentre si è in mobilità. Soprattutto, non è stato previsto alcun controllo Bluetooth sulle telefonate in entrata, il che vuol dire che non è possibile utilizzare le cuffie come se fossero dei normali auricolari wireless o rispondere al telefono mentre si gioca. Si tratta di funzioni non necessariamente legate all'ambito gaming, certo, ma che avrebbero potuto avvicinare ancora di più queste nuove cuffie Turtle Beach alle cugine di fascia più alta.
Suono ad alti livelli
Cominciare a utilizzare le Stealth 450 non potrebbe essere più facile: si collega il trasmettitore wireless al computer, si aspetta qualche istante per l'installazione dei driver e si preme un pulsante su uno dei due padiglioni della cuffia. Tra gli aspetti caratteristici di queste nuove cuffie Turtle Beach spicca però la posizione dei diversi controlli: solitamente si trovano su un telecomando esterno, ma in questo caso sono invece concentrati tutti sul padiglione destro.
Oltre al già menzionato pulsante d'accensione e all'immancabile rotellina per regolare il volume, c'è un tasto che permette di selezionare una delle quattro configurazioni predefinite (normale, boost vocale, boost dei bassi e boost degli acuti), una rotellina per gestire il volume del microfono e un pulsante che serve a mutarlo del tutto. All'inizio si rimane in parte disorientati dall'impossibilità di vedere i diversi comandi, ma bastano pochi minuti per memorizzare la posizione esatta di ogni tasto e rotellina sul padiglione della cuffia. Come se non bastasse, una voce registrata segnala all'utente il preset che ha selezionato o quando accende/spegne le cuffie. Quello che però rende davvero interessanti le Stealth 450 è la qualità audio dei driver a 50mm, migliorata esponenzialmente rispetto alla Z60. Anche solo utilizzandole come normali cuffie stereo, le nuove arrivate di casa Turtle Beach assicurano un ascolto estremamente nitido, cristallino sui medi ma che si comporta bene anche con i bassi, senza distorcere quando si alza il volume. Per scrupolo abbiamo verificato che le cuffie funzionassero correttamente anche su Mac e console (lo abbiamo provato su una PlayStation 4), ma è su PC che possono essere sfruttate appieno. Dopo aver installato il tool di gestione dell'audio surround è possibile infatti attivare il supporto al virtual surround 7.1 e selezionare una delle tre configurazioni disponibili (Game Mode, Music Mode e Movie Mode): l'audio posizionale è eccellente, decisamente più preciso rispetto ai primi tentativi fatti con la tecnologia DTS Headphone:X. Allo stesso modo, anche il microfono direzionale assicura un audio molto pulito, e attraverso le cuffie si può ascoltare la propria voce e rendersi conto se si sta parlando troppo forte. Chiude il cerchio la durata della batteria, che mantiene la promessa di 15 ore di autonomia tra una ricarica e l'altra.
Conclusioni
Si fa davvero fatica a non consigliare le Stealth 450 a chi cerca un ottimo headset ma allo stesso tempo non vuole svuotare il portafogli. Il surround virtuale è sorprendente considerata la fascia di prezzo in cui si colloca il prodotto di Turtle Beach. Va detto che la solidità della presa può risultare eccessiva per chi ha una testa grande, e che mancano molte funzioni di cuffie extra-lusso (come la cancellazione rumore, il supporto via Bluetooth agli smartphone e la base di ricarica magnetica della Elite 800), ma nel complesso la compagnia californiana propone all'utenza PC un'alternativa dal design gradevole, dalle numerose funzionalità e dalla qualità del suono eccellente.
PRO
- Una delle migliori cuffie wireless PC per rapporto qualità/prezzo
- Diversi preset e ampia personalizzazione
- Leggere e confortevoli
CONTRO
- Funzionalità mobile limitate
- I più "testoni" potrebbero trovarla scomoda