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Incubi di un infante

Il primo titolo sviluppato dai ragazzi norvegesi di Krillbite Studio esordisce anche su PlayStation 4

RECENSIONE di Davide Spotti   —   08/12/2015

La prima notte di paura

Come potrebbe svolgersi un'esperienza horror vissuta attraverso gli occhi innocenti di un bambino? A fornirci una risposta in tal senso ci hanno provato i ragazzi di Krillbite Studio, con un'inconsueta e un po' straniante un'avventura in prima persona. I finanziamenti utili a convertire l'idea in realtà provengono dal pubblico di Kickstarter, per mezzo del quale il giovane team norvegese ha potuto ottenere i 200 mila dollari necessari a proporre il progetto su Steam nel 2014. Gli ultimi dodici mesi sono invece serviti a realizzare una conversione destinata allo Store di PlayStation 4, sebbene il lancio si sia protratto a causa di alcune complicazioni di carattere tecnico. Sviluppato attraverso il celebre motore Unity, il gioco è stato progressivamente aggiornato per adattare il sistema di illuminazione e il funzionamento della fisica all'ecosistema della console, ma anche per affinare la resa sonora e provare a conservare un elevato livello di coinvolgimento emotivo. Se c'è una cosa che non si può negare ad Among the Sleep è la sua coerenza nel trasmettere un messaggio ben preciso e nel mantenere fede a questo tipo di interpretazione. Rimangono pertanto evidenti le lacune che avevamo già avuto modo di portare alla luce durante il nostro test della versione PC. L'efficacia comunicativa dei primi momenti aiuta ad immedesimarsi nel piccolo protagonista e nella sua tormentata notte di compleanno, a comprendere le ragioni di quei turbamenti convertiti in immagini oniriche. Per converso l'impressione iniziale viene stravolta e vanificata strada facendo, quando si prende coscienza di tutto il potenziale che non è stato sfruttato come avrebbe potuto. L'impressione che scaturisce al termine delle quasi due ore di gioco rinnova la convinzione che gli sviluppatori non abbiano voluto osare fino in fondo, ed è come se le paure infantili del giovane protagonista non fossero le uniche a far parte di questo progetto. La presenza di enigmi, l'interazione con gli oggetti e il supporto di un secondo personaggio avrebbero potuto essere valorizzate e ci avrebbero risparmiato quella sensazione di tediosa incompiutezza che al contrario si fa strada senza soluzione di continuità, fino al fugace sopraggiungere dei titoli di coda.

Among the Sleep ci pone in un'ottica insolita, ma le lacune si fanno sentire

Trofei PlayStation 4

I trofei di Among the Sleep sono complessivamente dieci e si legano in particolare alla raccolta di tutti i disegni nascosti nei livelli.

Il peluche ti salva la vita

L'introduzione di Among the Sleep ci riporta un po' indietro nel tempo, va a sfiorare sensazioni che, nella mente di un adulto, sono ormai sopite nell'inconscio e fanno parte di ricordi sbiaditi nelle pieghe del tempo. Ci immedesimiamo nel giovane protagonista mentre si trova adagiato sul seggiolone della cucina, la mamma che spende parole dolci per lui e sta apportando le ultime decorazioni ad una torta con due candeline. È il giorno del compleanno, siamo al centro dell'attenzione. Nemmeno il tempo di gustare un paio di bocconi e qualcuno bussa alla porta. Veniamo quindi riportati frettolosamente nella cameretta e riposti nel box. Bisogna vivere il mondo attraverso la prospettiva di un bimbo, con tutti i limiti del caso. Non si può correre troppo forte o troppo a lungo, si avanza più veloci gattonando, gli oggetti che ci circondano sembrano esageratamente grandi e le camere dispersive. E c'è la fantasia incondizionata, quella che è in grado di far parlare un peluche o di rendere il piccolo armadio un luogo impervio, ricco di cunicoli da esplorare.

Incubi di un infante

Poi però ha inizio l'incubo vero e proprio, il buio divora i colori, avvertiamo che un'oscura presenza è sulle nostre tracce e vuole catturarci. L'orsacchiotto che portiamo con noi diventa una specie di rifugio e di guida, stringendolo al petto è possibile utilizzarlo come torcia e illuminare brevi porzioni dello scenario per capire dove sia meglio dirigersi. Ha inizio un viaggio per riportare il bimbo tra le braccia della madre e l'obiettivo va perseguito risolvendo una serie di enigmi all'interno di tre diverse aree oniriche dai contorni minacciosi e ostili. È proprio a questo punto che Among the Sleep presta il fianco ad evidenti limiti, non essendo supportato da meccaniche che mantengano vivo l'interesse o invoglino a capire cosa mai potrà accadere di lì a poco. Tutto si traduce in azioni troppo dirette, collocate su rigidi binari, semplici da decrittare e ripetute più volte senza variazioni degne di questo nome. Anche l'orsacchiotto parlante che ci portiamo appresso funge più che altro da narratore e commenta ciò che sta accadendo senza mai dare un vero contribuito dal punto di vista del gameplay, come invece sarebbe stato consigliabile fare, se solo i ragazzi di Krillbite avessero saputo osare di più.

Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (9)
7.6
Il tuo voto

Among the Sleep rimane per lo più un'occasione persa, offre una lettura alternativa del genere horror ma latita proprio su quei dettagli che avrebbero potuto determinarne un deciso salto di qualità. Le limitate forme di interazione e la totale linearità conducono ben presto l'esperienza su un binario morto, e ciò avviene nonostante una durata molto ridotta, aggravata da una tensione emotiva che stenta a mantenersi su standard elevati.

PRO

  • Racconta l'incubo vissuto da un bambino
  • Giochi di luce e sonori

CONTRO

  • Molto breve
  • Tensione palpabile solo a tratti
  • Puzzle poco profondi
  • Scarsa attenzione per i dettagli