Poche cose ti fanno sentire (videoludicamente) a casa come il fatto di eliminare i nemici saltandogli in testa: il pilastro del genere platform è una sorta di costante immortale che, quando si ritrova in qualsiasi videogioco, richiama alla memoria tutta l'esperienza accumulata nei giochi di questa tipologia. Una sorta di tradizione popolare, spesso associata ad altri elementi come la raccolta di oggetti di varia tipologia, i passaggi segreti e la presenza di mattoncini di vario tipo da colpire con la testa o distruggere in altre maniere, in modo da svelare eventuali bonus nascosti.
La combinazione di questi elementi ricrea in un attimo la magia del platform game e consente di indossare il gioco come una sorta di vecchio e amichevole guanto fatto di gameplay noto e più o meno ancora valido. Non è difficile scorgere l'idraulico baffuto alle origini di questa tradizione, capostipite e paradigma praticamente insuperabile del genere intero, costruito su basi talmente solide da rendere anche i cloni, spesso, dei giochi piacevoli grazie alla semplice attinenza al canone. È esattamente quanto succede con Super Phantom Cat, un platform sotto diversi aspetti molto classico, che trova però la sua forza nell'equilibrio della sua struttura pienamente derivativa ma ben ponderata e nella sua particolare realizzazione grafica minimalista e geometrica. Si tratta ancora una volta di saltare su piattaforme, colpire i nemici sulla testa e raccogliere elementi collezionabili in giro per i livelli, ma il tutto è ben organizzato, con un level design semplice ma rigoroso e piacevole che consente anche un certo approfondimento nell'esplorazione data la quantità di passaggi segreti e strade alternative presenti. Un platform d'accademia, si potrebbe dire, ma proprio per questo molto godibile, grazie anche a un sistema di controllo piuttosto reattivo per il touch screen e un ritmo studiato in modo tale da risultare adatto alla fruizione su dispositivi mobile.
Super Phantom Cat ci fa sentire a casa con la sua struttura classicamente platform
Gatto trasformista
Protagonista del gioco è un gatto bianco che desidera diventare un super-eroe e viene guidato in questa sua personale quest da una sorta di maestro (gatto anche lui) che lo invia a completare i livelli di uno strano mondo chiamato Phantom World. La storia ovviamente ha un valore molto relativo, come si conviene al genere, ma la caratterizzazione è interessante, merito soprattutto dello stile grafico geometrico adottato dal team Veewo che riesce veramente a dare un'identità specifica al gioco, nonostante la sua struttura sia tutt'altro che originale.
Il sistema di controllo è purtroppo il solito pad virtuale proposto sul touch screen, ma si dimostra molto reattivo e preciso, senza rappresentare mai un ostacolo. L'unico appunto che si può fare, in questo senso, è che la posizione molto ribassata dei "tasti" sullo schermo rendo scomoda l'impugnatura se si usa un tablet, essendo una soluzione probabilmente studiata tenendo presente soprattutto gli smartphone. Oltre al comparto grafico, l'aspetto più convincente di Super Phantom Cat è il level design, che porta ad approfondire l'esplorazione delle varie ambientazioni alla ricerca dei numerosi passaggi segreti e delle stelle nascoste (tre in ogni livello), disposti in maniera tale da risultare in qualche modo intuibili. Nonostante si tratti spesso di false pareti che si aprono magicamente in nuovi passaggi, la loro disposizione non è troppo arbitraria e viene spesso suggerita dalla disposizione degli elementi sullo schermo. Ad approfondire la meccanica intervengono come da tradizione alcuni power-up, chiamati "sprite", che amplificano le abilità del gatto consentendo di sparare, effettuare un attacco a terra, lanciare bombe o teletrasportarsi, tutti elementi che oltre ad arricchire le possibilità di attacco ai nemici hanno riflessi importanti sull'interazione con gli scenari, tanto da vedere lo stesso design dei livelli adattarsi a queste abilità aggiuntive, disposte in maniera molto precisa nel percorso del gioco. Un elemento particolare di Super Phantom Cat è la possibilità di modificare ampiamente l'aspetto del protagonista con una vasta serie di "skin", sbloccabili raccogliendo gli oggetti luminosi sparsi per i livelli.
Conclusioni
Super Phantom Cat ci riporta all'epoca in cui fiorivano i cloni di Super Mario, specialmente su quelle piattaforme dove l'idraulico Nintendo non poteva comparire, e ci ricorda come la semplice attinenza al canone mariesco possa bastare, spesso, per fare un gioco piacevole. Se poi ci si aggiunge una caratterizzazione grafica molto particolare e un level design che si dimostra studiato ben più di quanto siamo abituati a vedere in molti prodotti mobile, il risultato si consolida in maniera molto positiva, dimostrandosi un buon punto d'incontro tra la tradizione e una rilettura moderna dei classici platform.
PRO
- Meccanica classica ma sempre valida
- Ottima caratterizzazione grafica
- Buon lavoro di level design
CONTRO
- Decisamente derivativo
- Non ha il carisma di altri platform
- L'utilizzo dei power-up sembra un po' troppo guidato