Negli ultimi anni la crescita del mercato dei monitor si è focalizzata attorno a tre pilastri tutti egualmente importanti per offrire un'esperienza migliore agli appassionati. I modelli con un bassissimo tempo di risposta e alte frequenze di aggiornamento, per esempio, permettono azioni istantanee che esaltano i riflessi soprattutto in generi frenetici dove la precisione e i bassi tempi di reazione sono molto importanti, come sparatutto e strategici in tempo reale. Se invece ci troviamo a giocare con un titolo il cui frame rate scende al di sotto del refresh rate dello schermo, causando il tanto temuto fenomeno del tearing, NVIDIA e AMD hanno messo a punto due tecnologie dalla filosofia opposta, ma egualmente efficaci per arginarlo: i monitor FreeSync o con modulo G-Sync incorporato si sono letteralmente moltiplicati in questi ultimi mesi, e tutti quelli che abbiamo testato si sono rivelati decisamente efficaci. L'ultimo pilastro è invece strettamente connesso alla rampante crescita della potenza delle schede video che, visto un mercato videoludico frenato dalle console dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, riescono a spingere senza troppi grattacapi anche i titoli più recenti a risoluzioni superiori al FullHD. Con il Predator Z35, Acer ha tentato di sintetizzare questi tre aspetti all'interno di un unico monitor dalle caratteristiche hardware decisamente interessanti, ma non è tutto oro quel che luccica e alcuni compromessi tecnici non gli hanno permesso di mettersi in cima alla lista dei modelli più performanti.
L'Acer Predator Z35 è un monitor ultrawide con diagonale da 35", G-Sync e refresh rate a 200Hz
Esperienza avvolgente
Con la sua diagonale da 35 pollici, il Predator Z35 si è subito impossessato della nostra scrivania una volta estratto dall'ingombrante imballaggio. Tuttavia lo schermo ultra wide con proporzioni 21:9 fa la sua bella figura, soprattutto grazie alla leggera curvatura che non va a danneggiare l'immagine restituendo anzi un'esperienza visiva più avvolgente e e coinvolgente.
Le linee spigolose e la scocca interamente nera con inserti metallici restituiscono un'immagine estremamente aggressiva del monitor, che fin dal primo impatto mette in chiaro di un essere una soluzione adatta per chi cerca un prodotto particolare nonostante il prezzo importante. Forte del G-Sync e soprattutto di una frequenza di aggiornamento che arriva fino a 200 Hz, il Predator Z35 va a posizionarsi piuttosto in alto sul mercato con i suoi 1099,00€ necessari per portarselo a casa. A conti fatti costa qualche centinaio di euro in meno del fratello maggiore Predator X34, ma offre un esperienza visiva diversa, innanzitutto per l'altissimo refresh rate e secondariamente per la risoluzione del pannello che si ferma a 2560x1080 pixel. Sul fronte dell'ergonomia, il monitor Acer permette un ottimo grado di personalizzazione grazie al braccio posteriore regolabile che permette di regolare l'altezza di 13 centimetri, oltre la rotazione e l'inclinazione. In questo modo l'esperienza d'uso è sempre soddisfacente, sia se siamo indaffarati in faccende lavorative, che durante le sessioni di gioco più lunghe e impegnative. L'interfaccia I/O mette a disposizione una DisplayPort 1.2 con relativo cavo ad alta qualità in dotazione, ben 4 porte USB 3.0 e un HDMI 1.4, un jack a 3,5mm per le cuffie. Sono inoltre presenti due speaker audio da 9 watt che restituiscono un suono molto buono rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un sistema integrato su un monitor. I bassi sono ricchi e avvolgenti, i medi peccano un po' rispetto a un paio di casse esterne ma il suono risulta comunque decente e non distorto. Nulla di eccezionale dunque, ma sicuramente un passo in avanti rispetto a quello che abbiamo sentito in molti altri modelli che propongono una soluzione simile. Nella parte inferiore, adiacente al lato destro, troviamo i controlli per la configurazione che permettono di regolare luminosità, contrasto e temperatura colore a piacimento nel caso i cinque preset presenti non siano soddisfacenti. Noi li abbiamo trovati ottimi già nei loro valori di default, modificando solo leggermente luminosità e temperatura colore per migliorare l'immagine.
200Hz e G-Sync
A livello tecnico, la prima caratteristica per lo meno insolita rispetto ai monitor che abbiamo analizzato recentemente su queste pagine è l'utilizzo di un pannello Advanced Multi Domain Vertical Alignment (AMVA) rispetto ai più diffusi TN (Twisted Nematic) o IPS. I primi garantiscono i tempi di risposta più rapidi, mentre i secondi una qualità dell'immagine migliore per definizione dei colori e contrasto. I pannelli AMVA vanno invece a posizionarsi nel mezzo come buon compromesso tra tempi di risposta e angolo di visione offerti dalle altre due tecnologie, ma senza eccellere in nessun campo specifico.
Tuttavia risulta una tipologia di pannello adatta per monitor Ultra Wide con un'ampia diagonale, proprio come il Predator Z35 oggetto della nostra recensione. I problemi che questa scelta si porta dietro sono sostanzialmente due: da una parte perde qualcosa nel tempo di risposta che si attesta in 4ms (gray to gray), mentre dall'altra la risoluzione si ferma a 2560 x 1080 pixel. Quest'ultimo aspetto è il più penalizzante nei confronti degli altri modelli che arrivano a una risoluzione superiore con la verticale di 1440 pixel; secondariamente un pannello così ampio porta a una perdita di densità di pixel non trascurabile soprattutto considerando che solitamente un monitor PC è posto a poca distanza dall'osservatore rispetto a un televisore e tale limite risulta quindi più evidente. Tuttavia l'immagine è comunque ottima grazie a una valida riproduzione dei colori e alla gestione del contrasto, ottimo già utilizzando le impostazioni di fabbrica. Entrambi questi aspetti ci hanno convinto pienamente, riuscendo in parte a mettere una pezza al problema della risoluzione che rimane comunque penalizzante nel confronto con gli altri modelli. I 200Hz di refresh rate rappresentano il punto di maggiore attrattiva del Predator Z35, anche se un valore così alto sarà utilizzabile solamente con alcuni titoli e a patto di avere l'hardware adeguato. Ricordiamo infatti che perché tale valore sia effettivamente efficace durante l'utilizzo, è necessario che anche i frame per secondo del titolo a cui stiamo giocando siano allineati al refresh rate del monitor. Essendo presente il modulo G-Sync all'interno del monitor il corretto allineamento è garantito, ma ciò non toglie che una volta attivata la funzione overclocking e spinto il refresh rate sopra i 144Hz siano visibili fenomeni di flickering o altri artefatti. La differenza rispetto a un monitor da 60Hz è tuttavia percettibile soprattutto per quanto riguarda la riduzione del motion blur, facendoci quindi propendere per il valore ottimale di 144Hz dove possibile.
Conclusioni
L'Acer Predator Z35 riprende in parte il lavoro fatto dal produttore Taiwanese con il modello X34, ma non ne rappresenta un'evoluzione completa, quanto più un'interessante alternativa. Rimangono le dimensioni panoramiche con diagonale da 35 pollici e lo schermo curvo, così come il design grintoso che ne fa una riconoscibile periferica da gaming. Inoltre è dotato di modulo G-Sync sviluppato da NVIDIA per evitare i fenomeni di tearing e stuttering allineando il frame rate del gioco con la frequenza di aggiornamento del monitor, a cui si aggiunge un impianto audio integrato soddisfacente rispetto a quanto offerto dalla concorrenza. La ciliegina sulla torta del Predator Z35 rimane indiscutibilmente il refresh rate da portare fino a 200Hz, tra i migliori in commercio. Tuttavia per garantire un valore così elevato Acer ha dovuto ripiegare su dei compromessi, su tutti l'adozione di un pannello AMVA con risoluzione di 2560 x 1080: con un pannello così ampio, avere 1080 pixel sulla verticale va a penalizzare la densità di pixel ridimensionando l'impatto dell'immagine rispetto a monitor analoghi con risoluzione di 1440p, tuttavia l'accuratezza dei colori e il contrasto sono molto soddisfacenti. Inoltre i tempi di risposta sono più alti rispetto ai pannelli TN attestandosi su 4ms gray to gray, ma il contrasto e la qualità dei colori ne risulta decisamente migliore. Tirando le somme, il Predator Z35 si è confermato un monitor molto interessante sotto il fronte tecnologico, bello esteticamente, con un pannello di qualità capace di aumentare il senso di coinvolgimento grazie alla lieve curvatura. Di contro i 200Hz risulteranno utili solo con alcuni titoli e il prezzo lo rende un prodotto dalla limitata appetibilità.
Conclusioni
PRO
- Refresh rate fino a 200Hz
- Ottimo contrasto e qualità dei colori
- Sistema audio integrato di qualità
- Ampio pannello Ultrawide con G-Sync...
CONTRO
- ...che funziona solo con GPU NVIDIA
- La risoluzione di 2560 x 1080 penalizza la densità di pixel
- Costoso