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Un MOBA spaziale

A un anno dal primo incontro con Fractured Space, siamo tornati a combattere nello spazio

PROVATO di Rosario Salatiello   —   07/04/2016

Se state seguendo la gestazione di Fractured Space, saprete che si tratta di un progetto abbastanza ambizioso. Il gioco attualmente in sviluppo presso Edge Case Games punta infatti a estendere l'universo classico dei MOBA, migrando dalla gettonatissima ambientazione delle arene fantasy verso una di stampo fantascientifico. In questa occasione non troviamo quindi campioni impegnati ad affrontarsi, ma delle vere e proprie astronavi che si fanno la guerra tra stelle e asteroidi, seguendo uno schema che ricorda molto da vicino quello del genere appena citato. Grazie all'esperienza in combattimenti spaziali accumulata da diversi membri del team, precedentemente impegnati su Strike Suit Zero, nel nostro primo provato risalente a circa un anno fa avevamo avuto modo di apprezzare le potenzialità di Fractured Space, pur dandoci appuntamento a un secondo momento per l'acquisto di questo gioco. Nonostante esso si trovi ancora in fase di Early Access su Steam, l'abbondante quantità di modifiche e aggiornamenti apportati da Edge Case durante l'ultimo anno ci ha convinti a dargli una nuova chance: dopo essere tornati a guidare tra i settori alpha, beta e omega, ecco il nostro parere aggiornato.

I progressi di Fractured Space raccontati nel nostro provato più recente di questo MOBA spaziale!

Conquista e fronte

La novità più evidente presentata da Fractured Space rispetto a un anno fa è rappresentata dall'introduzione di una seconda modalità di gioco, che accompagna le lievi modifiche a quella che abbiamo già avuto modo di vedere. Per quanto riguarda quest'ultima, resta valido gran parte di quanto scritto nel provato precedente, per cui ci limiteremo brevemente a ricordare di cosa si tratta.

Un MOBA spaziale
Un MOBA spaziale

La modalità principale si chiama Conquest, e vede impegnate squadre da cinque giocatori; seguendo la tradizione dei MOBA, devono tentare di distruggere la base avversaria per vincere la partita. Per farlo hanno a disposizione due di quelle che nel gergo del genere vengono definite "lane", da conquistare prima di poter avere accesso all'area dove si trova la struttura principale della squadra nemica. Passando alla modalità Frontline, le cose cambiano un po': in primo luogo, siamo chiamati a controllare una nave a caso tra tutte quelle disponibili in Fractured Space, comprese quelle che non possediamo ancora. La seconda differenza è costituita da una mappa ristretta rispetto a quella usata in Conquest, dove sono presenti cinque diversi quadranti: in questo caso ne troviamo solo uno, all'interno del quale sono collocate anche le due basi. Come potrete immaginare ne risulta un'azione più immediata, che si traduce in match dalla durata più breve rispetto a quelli disputati in Conquest. Nel caso in cui nessuna delle due squadre abbia il sopravvento entro i 10 minuti prestabiliti, la modalità Frontline attiva infatti la fase di "morte improvvisa", in cui si disattivano i respawn per terminare la partita in caso di sconfitta di tutti i membri di un team. In termini pratici, la variante offerta da questa modalità aggiuntiva è di certo gradita, anche nell'ottica di potersi collegare ai server per effettuare partite più veloci (in tutti i sensi) rispetto a Conquest. Quest'ultima resta ovviamente la modalità di riferimento, nella quale come dicevamo è cambiato davvero poco rispetto a un anno fa. Il suo design sembra del resto funzionare abbastanza bene, anche se gli sviluppatori hanno a nostro giudizio margine per rendere più avvincente l'esperienza di gioco. Un elemento importante come la stazione del gas che occupa il settore centrale meriterebbe di guadagnare un po' di enfasi in più, modificando le dinamiche per il suo controllo. Attualmente, la squadra che ottiene il buff temporaneo è infatti la prima che si assicura il controllo dell'area, per cui integrare qualche elemento aggiuntivo come dei nemici neutrali attivi potrebbe dare al tutto una dimensione differente in ottica strategica. Si tratta solo di un esempio, utile a nostro giudizio per capire il margine di miglioramento di cui è dotato Fractured Space.

Scudi alzati

L'appartenenza di Fractured Space al genere MOBA è confermata anche dalle tipologie di navi presenti, riconducibili a tre diversi stili di gioco: attacco, difesa e supporto. Durante ogni match è possibile accrescere le loro abilità, scegliendo quale di questi tre aspetti migliorare quando ci si trova nella propria base. Per quanto riguarda la varietà di soluzioni a disposizione, in fase di partenza il nostro hangar contiene solo poche navi rispetto a quelle presenti in totale, da sbloccare attraverso il doppio sistema esperienza-crediti dopo aver accumulato ore di gioco.

Un MOBA spaziale
Un MOBA spaziale

La raccolta di punti XP permette infatti di ottenere la possibilità di acquisto di una nave, ma per effettuarlo bisogna avere a disposizione una determinata somma in quella che è la prima delle due valute di Fractured Space. Da buon free-to-play, il gioco fa infatti uso anche dei crediti di tipo Platinum, grazie ai quali è possibile accedere più velocemente a navi dotate di particolari skin o a bonus di vario tipo. A questo proposito dobbiamo dire che il pay-to-win sembra scongiurato, visto che durante i match l'impiego di soldi nella valuta Platinum non offre alcun vantaggio. Passando finalmente all'atto pratico, possiamo dire di esserci divertiti molto nei match che abbiamo disputato per scrivere questa nuova prova di Fractured Space. Salvo particolari eccezioni i match sono sempre abbastanza in bilico, e in alcuni casi basta davvero un colpo di genio da parte di una squadra per riuscire a ribaltare sorti che potrebbero sembrare già scritte. Nel corso dei mesi, Edge Case ha anche ampliato l'aspetto legato alle varie crew, offrendo altri membri da acquistare per creare combinazioni adatte con il proprio stile di gioco e con la nave controllata. In termini di gameplay, l'unica cosa che ci ha fatto storcere un po' il naso è l'assenza di un sistema che spieghi a dovere cosa fanno le abilità delle diverse navi: se per alcune è abbastanza facile farsi un'idea, altre risultano un poco più complicate da capire. Abbiamo trovato il gioco migliorato anche dal punto di vista tecnico, non solo nel dettaglio delle navi che avevamo già apprezzato un anno fa. Il lag che avevamo riscontrato non è completamente sparito ma risulta molto più sopportabile, a differenza dei cali improvvisi di frame rate che sembrano definitivamente debellati. Avviandoci verso la conclusione, vorrete sapere se il nostro parere sull'acquisto in Early Access di Fractured Space è cambiato: grazie al lavoro svolto dagli sviluppatori, vi diciamo di sì. Anche se in teoria la versione finale del gioco sarà completamente gratuita, l'accesso col Forerunner Pack costa 10 euro, una somma che permette comunque di avere accesso a un po' di boost per velocizzare la propria ambientazione, compresi 250 Platinum. L'occasione più grande che vi viene offerta è però quella di contribuire al lavoro degli sviluppatori grazie al vostro feedback, per arrivare così a un prodotto finale che assomigli quanto più possibile a quello che sperate.

Conclusioni

Versione testata PC Windows Early Access
Digital Delivery Steam
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it

Lettori (9)

9.4

Il tuo voto

PRO

  • Scontri molto coinvolgenti
  • Elementi di gioco arricchiti
  • Il pay-to-win sembra scongiurato

CONTRO

  • C'è ancora potenziale inespresso
  • Alcune meccaniche potrebbero essere introdotte meglio
  • Lag non completamente scomparso