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Il ritorno dei guerrieri della luce

Con un team d'eccezione e un comparto tecnico all'avanguardia, Mobius Final Fantasy segna davvero una nuova era per i giochi di ruolo su dispositivi mobile?

RECENSIONE di Raffaele Staccini   —   08/08/2016

A più di un anno dall'uscita sul mercato giapponese, Mobius Final Fantasy è finalmente arrivato anche in occidente. Si tratta di una delle produzioni mobile più ambiziose di Square Enix, ovvero un gioco di ruolo a turni sviluppato da un team di veterani della serie principale. Gli ingredienti per un Final Fantasy con tutti i crismi ci sono tutti, insomma, e non resta che immergersi nelle meccaniche per capire se gli sviluppatori sono riusciti nella loro impresa.

Mobius Final Fantasy è un buon traguardo in ambito mobile, ma non è ancora un "vero" Final Fantasy

Tanti prescelti, un nome solo

Nel prologo di Mobius Final Fantasy il protagonista si risveglia in un luogo sconosciuto, vittima di uno dei cliché più amati dagli sviluppatori: l'amnesia. L'unica cosa che ricorda è il suo nome che, guarda caso, coincide proprio con quello dell'eroe di un'antica profezia, il cosiddetto guerriero della luce. Costui è destinato a salvare il pianeta Palamecia dalle grinfie di Chaos, ma c'è un piccolo problema: insieme a lui ci sono tanti altri aspiranti eroi, tutti con lo stesso nome e lo stesso diritto di ambire a un'investitura ufficiale. Come stabilire allora chi sia quello vero? Semplice: chi sopravvive combattendo l'armata di Chaos può avere l'onore di affrontare il dio dell'oscurità. Purtroppo al momento è impossibile formulare un giudizio completo sulle ambizioni della trama, vista la natura episodica della produzione. Nei primi due capitoli, però, la storia procede su binari e in maniera piuttosto spezzettata, con scene d'intermezzo che si inseriscono tra una lunga serie di combattimenti e l'altra. Qui spiccano personaggi che evocano il primo Final Fantasy, come quelli di Garland o della principessa Sarah, tuttavia i loro ruoli nella nuova vicenda non sono ancora ben definiti. Nel mezzo c'è anche qualche breve dialogo con alcuni dei personaggi secondari, ma le battute di un piccolo moogle di nome Mog o quelle della fatina Echo servono solo ad abbozzare la personalità dei comprimari e del protagonista. Il ritmo blando e il prevedibile colpo di scena alla fine del secondo capitolo completano il quadro di una narrativa per ora un po' al di sotto delle aspettative, che speriamo possa migliorare quando si entrerà nel vivo dello scontro con Chaos.

Credi nel cuore delle carte

Archiviata una trama che sembra ancora solo una semplice cornice, veniamo a un altro aspetto che nel corso dei mesi ha suscitato molte attese intorno a Mobius Final Fantasy: il sistema di gioco.

Il ritorno dei guerrieri della luce

Il gameplay propone infatti delle meccaniche da classico gioco di ruolo con combattimenti a turni, con tanto di evocazioni e mosse speciali. Torna anche il cosiddetto "job system", ovvero quella serie di specializzazioni che cambiano le capacità del protagonista. Tuttavia il personaggio guidato dal giocatore è soltanto uno e le sue capacità dipendono principalmente da due fattori: il potenziamento della specializzazione equipaggiata e quello del suo mazzo di carte. È proprio quest'ultimo l'aspetto più controverso della produzione, visto che sono le carte a determinare l'andamento dei combattimenti. Queste rappresentano personaggi ed evocazioni iconiche della serie, come Yuna e Ifrit, oppure i mostri sconfitti nel corso delle battaglie: il loro ruolo è offrire attacchi speciali o potenziamenti alle statistiche, bonus passivi e "skillseed" elementali, ovvero i semi abilità necessari a potenziare i diversi mestieri. Le fasi di attacco e difesa si basano infine sull'affinità tra coppie elementali opposte, che influenzano l'efficacia dei colpi e delle abilità. Il tutto è molto articolato e offre una discreta profondità strategica ai combattimenti, ma gli sviluppatori hanno deciso di inserire anche una componente di casualità tipica di ogni gioco di carte. Ecco allora che durante il combattimento si "pescano" delle piccole sfere di energia elementale, utili ad attivare le mosse speciali delle carte. Insieme ai bonus della fata Echo, queste determinano fin troppo spesso il margine tra una vittoria e una rovinosa sconfitta, andando di fatto a vanificare una parte delle strategie e del lavoro di costruzione del personaggio. Per accrescere l'efficacia delle carte e il loro apporto di semi abilità occorre poi potenziarle tramite meccanismi di fusione che richiedono molte risorse. Il rischio pay-to-win è quindi incombente, specie quando l'alternativa è ripetere più e più volte le stesse battaglie. L'energia necessaria agli scontri si ricarica infatti nel tempo e la stessa natura dei nemici, che si differenziano poco l'uno dall'altro, rende il livellamento gratuito tedioso e ripetitivo. Infine, nemmeno il comparto tecnico è esente da problemi in questa prima fase. Le immagini risultano a tratti molto sporche, anche settando al massimo la risoluzione, mentre ottenere una fluidità accettabile è difficile anche per i dispositivi top di gamma. Per quanto riguarda il lato artistico, il livello di dettaglio sui personaggi principali è buono, ma gli scenari si presentano statici, spogli e ripetitivi. Anche gli effetti sono ai minimi termini e, nonostante un risultato nel complesso piacevole, siamo ancora ben lontani da quanto promesso nella fase pre-lancio, anche a causa della momentanea assenza del pubblicizzato pacchetto di texture in alta definizione. Orecchiabile, infine, la colonna sonora di Mitsuto Suzuki, accompagnata un buon doppiaggio in lingua inglese nelle scene d'intermezzo (manca invece del tutto la localizzazione in italiano).

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery App Store, Google Play
Multiplayer.it
8.3
Lettori (10)
5.8
Il tuo voto

Mobius Final Fantasy non riesce a mantenere tutte le sue promesse, ma offre comunque un pacchetto interessante, per un prodotto sicuramente sopra la media dei classici free-to-play. È però difficile definire da "vero Final Fantasy" la commistione di meccaniche RPG con quelle da gioco di carte e anche la narrativa e il comparto tecnico sono sotto le alte aspettative iniziali. La profondità delle meccaniche è comunque ragguardevole e nel complesso ci troviamo tra le mani un titolo piacevole da giocare e guardare, anche se un po' troppo ripetitivo e non esente da quei difetti tipici del mercato mobile.

PRO

  • Componente ruolistica molto curata
  • Approccio strategico agli scontri
  • Buon impatto visivo complessivo

CONTRO

  • Una certa ripetitività di fondo
  • L'ombra del pay-to-win sempre in agguato
  • Dove sono le texture in HD?