Dovendo effettuare un upgrade hardware, abbiamo ovviamente guardato con grande interesse alla serie 10 di NVIDIA e atteso con pazienza l'uscita delle versioni custom a prezzi ragionevoli, optando alla fine per una GTX 1070 Jetstream prodotta da Palit.
Si tratta della nostra terza esperienza con l'azienda di Hong Kong, dalle cui fabbriche provengono anche le schede video Gainward, e che nel 2013 ha superato Asus per volume di vendite relativamente alle GPU. In occasione del lancio dell'architettura Pascal, Palit ha pensato bene di quintuplicare l'offerta, mettendo a disposizione la GTX 1070 in ben cinque varianti: la Founder's Edition, che riprende in modo preciso le specifiche NVIDIA; la Dual, che utilizza un sistema di dissipazione a doppia ventola; la Jetstream, oggetto di questa recensione, che monta un dissipatore a doppia ventola più efficiente e silenzioso; la GameRock, con frequenze di funzionamento pari a 1556 MHz rispetto ai 1506 MHz dei modelli precedentemente esposti; e infine la Super Jetstream, che sintetizza tutte le soluzioni tecnologiche di dissipazione ed efficienza energetica messe a punto dagli ingegneri Palit, facendo girare al contempo la GPU alla frequenza di 1632 MHz. In tutti i casi, a partire dal modello Dual, parliamo di prodotti che ben si prestano all'overclock, e che dunque vantano tutte le caratteristiche che in genere i videogiocatori PC cercano in una scheda video.
La Palit GeForce GTX 1070 Jetstream può essere vostra per 580 euro. Per spendere meno la scheda video ASUS GeForce GTX 1070 Strix può essere acquistata per circa 500 euro. Altre valide alternative sono la versione della GTX 1070 proposta da Gigabyte per circa 480 euro. Oppure quella di Zotac per 490 euro.
Unboxing, montaggio e sensazioni d'uso
Cominciamo col dire che la GTX 1070 Jetstream è una scheda dalle dimensioni importanti, specie per chi proviene da una GTX 970. Le misure sono infatti pari a 285 x 133 millimetri, al limite delle capacità del case che abbiamo utilizzato per il setup, un Bitfenix Phenom in versione microATX.
La particolare disposizione verticale dell'alimentatore ci ha dato qualche grattacapo, ma fortunatamente la natura modulare dell'apparecchio ha consentito di spostare i cavi che entravano in contatto con la parte finale della scheda e ottenere un buon compromesso fra spazio, ordine e capacità del sistema di dissipare efficacemente il calore. Se possedete questo cabinet, insomma, fate attenzione allo spazio richiesto dalla GPU. La confezione della GTX 1070 Jetstream riprende per design quello della GTX 970 Jetstream, ma con una parte interna più curata e foderata, con tanto di pannello di chiusura, gli immancabili driver d'installazione e un adattatore per l'alimentazione, nel caso non possediate un terminale a 8 pin. Le specifiche tecniche della scheda probabilmente le conoscete già: oltre alla già citata frequenza di 1506 MHz, con boost a 1683 MHz, il dispositivo è equipaggiato con 8 GB di RAM GDDR5 con interfaccia a 256 bit e clock a 4000 MHz (8000 MHz effettivi), 1920 core CUDA, banda passante pari a 256 GB/s, supporto alle DirectX 12, risoluzione massima raggiungibile 7680 x 4320 pixel a 60 Hz, Dual BIOS e tecnologia Palit 0-dB. Quest'ultima si traduce in una rumorosità minima: le ventole della scheda non entrano in funzione a meno che non si raggiunga una determinata temperatura d'esercizio, pari a 50 gradi centigradi; e anche a quel punto il rumore emesso risulta estremamente basso. Le sensazioni sono dunque ottime: la scheda appare robusta e ben progettata, riesce a dissipare il calore in maniera efficace e si presta all'uso con configurazioni silent.
Gears of War 4 e Quantum Break
Uno dei motivi che ci hanno spinto a effettuare l'upgrade hardware in lieve anticipo sui tempi è stata l'interessante promozione di NVIDIA, che regala una copia digitale di Gears of War 4 a chiunque acquisti una GTX 1070 o una GTX 1080 fino alla fine di ottobre. Ritrovatici dunque con il nuovo capitolo della serie creata da Epic Games, al netto di qualche difficoltà nel download da Windows Store, abbiamo pensato bene di effettuare un benchmark sulla base delle valutazioni entusiastiche di Digital Foundry, che ha definito Gears of War 4 come uno dei titoli per PC meglio ottimizzati degli ultimi anni.
Impostate tutte le regolazioni su "ultra" e la risoluzione a 1080p, non abbiamo potuto in alcun modo dar torto alla testata internazionale, visto che il benchmark interno del gioco supera i 105 frame al secondo e la caotica modalità orda, giocata con le medesime impostazioni, restituisce un'esperienza ancorata ai 60 frame al secondo, il tutto senza ricorrere al sistema dinamico che modifica al volo la risoluzione per mantenere stabile la fluidità. Alla risoluzione di 1440p e con le impostazioni ultra lo stesso benchmark fa segnare 75 frame al secondo di media. Davvero un lavoro eccellente da parte di The Coalition, insomma, al contrario di quanto rilevato con Quantum Break. Si tratta in entrambi i casi di produzioni basate sulla Universal Windows Platform, ma i due titoli sono distanti anni luce in termini di ottimizzazione, come dimostrano i test effettuati sulla nuova versione del titolo Remedy in DirectX 11. Pur con tutti gli aggiornamenti e lo sblocco del rendering a risoluzione piena, privo dunque dell'upscaling che pure caratterizzava l'edizione Xbox One, il gioco non scende mai sotto i 30 frame al secondo a 1080p e con tutte le impostazioni al massimo, ma i 60 frame al secondo rappresentano ancora oggi (e, a questo punto, probabilmente per sempre) un miraggio. Davvero un peccato, vista la qualità di questo action game.
Rise of the Tomb Raider e Assassin's Creed Syndicate
L'ultima avventura di Lara Croft, aggiornabile alla 20 Year Celebration per i possessori del Season Pass e per chi decide di acquistare il pacchetto aggiuntivo su Steam, rimane un punto di riferimento per il genere action adventure e ha ormai raggiunto la maturità dal punto di vista dell'ottimizzazione, grazie ai vari update che hanno introdotto anche il supporto alle DirectX 12 e alla tecnologia VXAO di NVIDIA.
Il gioco gira in modo pressoché perfetto con la GTX 1070 Jetstream, come dimostrano i risultati del benchmark integrato: con tutte le impostazioni al massimo e la risoluzione di 1080p, i test fanno segnare oltre 100 frame al secondo di media nello scenario delle montagne siberiane, 83 frame al secondo nello scenario della Siria e quasi 80 frame al secondo di media nell'ampia e complessa Valle Geotermica, la zona più impegnativa del gioco dal punto di vista del rendering. Viene da sé che l'abilitazione della sincronia verticale mantiene la fluidità stabile a 60 frame al secondo, esattamente come per Gears of War 4 e i suoi picchi. Al salire della risoluzione, però, le cose si fanno più complicate per il titolo di Crystal Dynamics, che a 1440p fa segnare nel benchmark valori pari a 75 e 60 frame al secondo di media per i diversi scenari. Meno brillanti le prestazioni di Assassin's Creed Syndicate: il titolo Ubisoft ha richiesto qualche rinuncia sulla configurazione di prova per poter ottenere i 60 frame al secondo stabili. Passare da una forma di antialiasing all'altra incide sulla fluidità, ma permangono situazioni problematiche in cui si scende verso i 50 fotogrammi: per tagliare la testa al toro bisogna abbassare di un grado la qualità delle texture, e a quel punto la situazione cambia in modo sostanziale. Non si tratta di un sacrificio estremo, considerando che le impostazioni ultra per le trame si prestano ormai soprattutto al gaming a 4K, ma è pur sempre un ostacolo in cui non pensavamo di incappare.
DOOM e The Witcher 3: Wild Hunt
Anche per DOOM e il suo potente motore grafico, l'id Tech 6, si sono sprecate le lodi. Lo sparatutto prodotto da Bethesda ha convinto un po' tutti, riuscendo nel difficile compito di soddisfare aspettative altissime, visto il nome altisonante del franchise e la tendenza dei nostalgici a pretendere davvero tanto da questo tipo di produzioni.
Alla risoluzione di 1080p, con tutti gli effetti al massimo, il gioco schizza con la GTX 1070 Jetstream a oltre 120 frame al secondo, assicurando dunque il massimo della fluidità in qualsiasi situazione, persino quelle più caotiche e spettacolari. Passando alla risoluzione di 1440p le performance ovviamente peggiorano, ma si rimane abbondantemente sopra gli 80 frame al secondo di media. I risultati sono anche merito del lavoro svolto da id Software sul fronte del supporto all'API Vulkan, sebbene in tal senso sia possibile notare incrementi prestazionali più marcati sulle GPU AMD. Veniamo quindi a The Witcher 3: Wild Hunt, anche questo un titolo spesso protagonista dei benchmark in quanto dotato di un open world davvero vasto, affascinante e dettagliato, che è possibile ammirare soprattutto mentre si viaggia a cavallo. Le magnifiche architetture di alcune location e lo spettacolo della natura riprodotto nelle zone più selvagge girano sulla scheda Palit a 60 frame al secondo fissi, attivando la sincronia verticale, impostando la risoluzione a 1080p e portando tutte le regolazioni al massimo. L'esperienza che ne deriva si mantiene dunque solida e coinvolgente, senza mai un'incertezza: davvero impressionante.
La nostra configurazione
Processore: Intel Core i5 6600K
Scheda madre: ASrock Z170M Pro4S
Scheda video: Palit NVIDIA GeForce GTX 1070 Jetstream
Memoria: 16 GB di RAM G.Skill DDR4 a 3000 MHz
Hard disk: Samsung SSD 840 EVO da 500 GB
Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
Conclusioni
Quando si effettua un upgrade hardware solitamente si tiene in considerazione il rapporto potenza / prezzo della componentistica, e da questo punto di vista la Palit GTX 1070 Jetstream si pone come un prodotto eccellente, in particolare per via dell'ottimo sistema di dissipazione, che consente ampi margini di overclock in caso di necessità. Si tratta di una scheda video robusta, ben progettata, che parte dall'ormai consolidata esperienza dell'azienda di Hong Kong e che riesce a osare anche nell'ambito del gaming a 4K, a patto di scendere a qualche compromesso in termini di effettistica. Nessun problema invece per il 1440p, che viene gestito con una tranquillità invidiabile. Molto dipende dunque dalle vostre esigenze: se disponete di uno schermo o di un televisore a 4K e volete sfruttarlo a fondo, vi conviene attendere l'uscita della chiacchierata GTX 1080 Ti, che dovrebbe portare a tagli di prezzo su tutto il listino e consentirvi l'acquisto di una GTX 1080 a una cifra più accessibile rispetto all'attuale. Se invece contate di rimanere sui 1080p ancora per un po' o disponete di una configurazione wide a 1440p, probabilmente non esiste in circolazione una soluzione migliore di questa per giocare con qualsiasi titolo ai settaggi ultra.
Conclusioni
PRO
- Ottimo rapporto potenza / prezzo
- Estremamente silenziosa
- Discretamente versatile anche a 4K...
CONTRO
- ...ma bisogna scendere a compromessi
- Non è overclockata di fabbrica come la Super Jetstream