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Valchirie stellari

Le battaglie spaziali di CCP Games arrivano su PlayStation VR in un'edizione ancora più ricca

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   14/10/2016

Acerba e avveniristica, rischiosa e affascinante, la realtà virtuale è oggi una tecnologia per sognatori. Chi è stato abbastanza curioso ed entusiasta da acquistare PlayStation VR al day-one è chi spera di trovare nei visori un nuovo modo per esplorare mondi virtuali, per sentirsi fisicamente presente in posti lontani, e per fare esperienze (seppur virtuali) che la sola immaginazione non può regalare. Tra tutte le fantasie, EVE: Valkyrie prova a esaudire quella del viaggio nello spazio, delle battaglie tra caccia stellari, dei giri della morte e delle piroette in mezzo a cinture di asteroidi. Uno shooter competitivo online che vuole ricreare gli emozionanti inseguimenti visti nei film e nelle serie di fantascienza, tant'è che per l'occasione CCP Games ha coinvolto Katee Sackhoff, la Starbuck di Battlestar Galactica. Di Valkyrie vi avevamo già parlato qualche mese fa, in occasione del debutto su PC, ma con l'arrivo della versione PlayStation VR abbiamo deciso di tornare nel cockpit per scoprire come si comporta il visore di Sony e quanto è cambiata l'esperienza grazie agli aggiornamenti pubblicati negli ultimi mesi.

EVE: Valkyrie è quanto di più vicino a un Battlestar Galactica per PlayStation VR

Buona caccia, valchirie!

Nonostante sia un gioco prevalentemente multiplayer, Valkyrie approfitta del breve tutorial in singolo per introdurre le sue premesse narrative. Dopo essersi risvegliati all'interno di una vasca di clonazione, si scopre che la propria coscienza è stata reincarnata in un corpo nuovo da un gruppo militare che vuole creare un esercito di soldati immortali. Ben presto, tuttavia, i giocatori riescono a fuggire grazie all'aiuto di Rán Kavik, la leader della costola ribelle Valkyrie.

Valchirie stellari
Valchirie stellari
Valchirie stellari

Il PvE si limita perlopiù alle Cronache, brevi missioni di raccolta, ricognizione e assalto che, sebbene siano state arricchite e migliorate dall'uscita su PC a oggi, rappresentano ancora una parte secondaria dell'esperienza. I primi deathmatch online sono lenti, un po' impacciati, e servono a prendere dimestichezza con le armi a propria disposizione, con la manovrabilità della nave e soprattutto col particolare sistema di puntamento. Finito il riscaldamento, però, il gioco diventa uno spasso: si cerca con lo sguardo l'avversario più debole, si aiutano i propri compagni, ci si nasconde dietro un asteroide nel tentativo di tendere un agguato, si dosano turbo e freni per curve strette, si effettuano rapide manovre evasive, fino a eliminare più nemici assieme utilizzando il mirino principale per la mitragliatrice Gatling e quello del visore per i missili a ricerca. È a questo punto che si cominciano a sperimentare le tre diverse tipologie di navi in cerca di quella più adatta al proprio stile: quelle di tipo Fighter sono le più versatili, adatte ai novizi e dotate di un buon rapporto tra velocità e potenza di fuoco; i caccia Heavy sono più lenti ma permettono di controllare l'area di gioco grazie ad armi molto potenti, attacchi multi-obiettivo e scudi elettromagnetici; infine ci sono le navi da supporto, che come suggerisce il nome sono specializzate nel riparare o potenziare i compagni di squadra. Quello che non ci aspettavamo è stato scoprire quanto la versione per PlayStation 4 sia simile a quella già disponibile su PC con Oculus Rift. Di sicuro ci sarà una qualche differenza negli effetti e nella risoluzione delle texture, ma nonostante l'hardware meno performante e il visore meno avanzato, l'esperienza di gioco è del tutto identica. La risposta ai movimenti di PlayStation VR è impeccabile, permettendo di guardarsi attorno e giocare senza alcun handicap rispetto alla controparte PC, un elemento fondamentale visto che l'obiettivo degli sviluppatori è quello di non avvantaggiare nessuno nelle sfide cross-platform. Rispetto alla versione di Valkyrie che avevamo recensito a inizio anno, quest'edizione PlayStation VR include anche le nuove mappe e i due grandi aggiornamenti pubblicati per il gioco. Il primo riguarda la modalità Carrier Assault, un'opzione a più fasi in cui bisogna distruggere la nave cargo avversaria, abbattendone prima gli scudi, facendo saltare in aria i punti deboli e poi infilandosi in un tunnel che porta al nucleo della nave, un finale da brividi per i novelli Luke Skywalker. Inoltre saranno inclusi i contenuti del recentissimo Joint Strike, il DLC che, oltre a introdurre i match cross-platform, migliorie all'interfaccia e una manciata di nuove personalizzazioni per la propria nave, ha aggiunto un'opzione cooperativa per affrontare dei bot in compagnia di amici, sfide giornaliere da portare a termine e due nuove missioni single player chiamate Recall, più corpose rispetto alle prime cronache e più focalizzate sulla storia e sui personaggi.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (10)
7.5
Il tuo voto

Il debutto su PlayStation VR rappresenta un'ottima notizia per la community di EVE: Valkyrie, che già in queste ore si sta espandendo con l'arrivo di nuovi e fomentati utenti che sono appena saliti sul treno della realtà virtuale. Il team di sviluppo di Reykjavík sta lavorando bene, e l'edizione del gioco che è possibile provare oggi lo dimostra. C'è ancora poca carne al fuoco per chi non ama le sfide online e preferisce giocare in solitaria, ma l'esperienza è tra le più adrenaliniche, fluide e divertenti attualmente disponibili su PlayStation VR. Con l'arrivo su HTC Vive all'orizzonte e l'intenzione di CCP Games di voler continuare a supportare il gioco con nuovi aggiornamenti, il futuro per gli appassionati appare decisamente roseo.

PRO

  • Tra i giochi più frenetici e divertenti su VR
  • Numerose mappe e modalità multiplayer
  • Nuove missioni in singolo...

CONTRO

  • ...ma ancora troppa poca sostanza offline
  • Speriamo che il lancio su PlayStation VR popoli i server online