Il team Tinytouchtales deve avere una passione per le carte, questo sembra ormai chiaro: dopo l'ottimo Card Crawl, arriva un'altra strana amalgama di generi vari a base di carte con questo Card Thief. Questa volta si tratta di una sorta di stealth con elementi RPG, ma tutto ancora legato all'utilizzo di carte da disporre su una sorta di tavolo ideale. Ci si trova dunque a dover spostare la nostra carta principale (il ladro, appunto), seguendo un percorso per cercare di uscire dal tavolo, fuggendo dunque da guardie, trappole e nemici vari, possibilmente portandosi dietro anche il malloppo.Si tratta del classico esempio di gioco che è molto più difficile da spiegare che da giocare, come sempre capita quando si ha a che fare con regole ferree e variabili da prendere in considerazione. A dirla tutta, il primo impatto è piuttosto disorientante e purtroppo il tutorial non riesce a dissipare la nebbia che copre i contorni delle regole di gioco, dimostrandosi un po' troppo sbrigativo nell'introdurre gli elementi principali. L'unico modo per capire cosa fare è allora mettersi d'impegno e provare, in questo modo i primi minuti di partita vera saranno un notevole caos, ma quando si comincia ad apprendere le dinamiche profonde di Card Thief qualcosa scatta, e l'attrazione per la sua struttura così rigida ma anche stratificata emerge con prepotenza. C'è insomma da oltrepassare un primo periodo di acclimatamento che non a tutti può essere congeniale, prima di poterlo apprezzare: l'ermetismo che caratterizza Card Thief, il suo simbolismo quasi esoterico non lo rende proprio un gioco accogliente per tutti, ma la particolare caratterizzazione può aiutare ad affascinare l'utente meno paziente, dando una possibilità aggiuntiva a questo titolo, cosa che sicuramente merita.
Azione stealth e carte: un connubio possibile, a quanto pare
Carte e ladri
Per farla breve, ci troviamo a operare su un tavolo dove vengono disposte nove carte, una delle quali rappresentata dal ladro protagonista dell'azione. Le altre carte possono essere rappresentate da guardie, nemici di vario tipo, trappole, tesori ed elementi dello scenario. Lo scopo è raggiungere la carta che rappresenta l'uscita componendo dei percorsi con il ladro, che dovrà cercare di spostarsi da una posizione all'altra della griglia rubando il più possibile ed evitando gli scontri con i nemici. Un valore numerico indica il livello di protezione del ladro dalla vista, e diminuisce in base alla disposizione del cono visivo delle guardie, alla vicinanza con fonti di luce (rappresentate sempre da carte specifiche) e da trappole o situazione che costringono a fare rumore. Il senso è dunque mantenere questo livello più alto di quello delle guardie in modo da vincere gli scontri e conquistare nuovi tesori, cercando di arrivare quatti quatti all'uscita del livello studiando i percorsi migliori da effettuare per mantenere l'approccio stealth e senza poter incrociare la traiettoria disegnata. A fornire un ulteriore elemento di varietà intervengono inoltre le carte (fino a un massimo di tre) che possono essere utilizzate per cambiarne alcune sul tavolo e che determinano nuove possibili soluzioni. Detto così sembra avere poco senso, ma come riportato sopra questo è un gioco che richiede semplicemente di essere giocato, altrimenti risulta praticamente incomprensibile, impressione che peraltro può perdurare anche dopo aver effettuato più di una partita. Una volta capite le meccaniche di base, che certo potevano anche essere spiegate un po' meglio nel corso della fase introduttiva, è molto facile farsi prendere da Card Thief e dal suo particolare mondo medievale e stilizzato.
Conclusioni
Il problema maggiore di Card Thief è che richiede un minimo di atto di fede per poter essere apprezzato: non è un free-to-play (e grazie al cielo, ci viene da dire), pertanto dovrete pagare il suo prezzo, fortunatamente irrisorio, per poterlo provare a fondo e quindi apprezzare. Con un po' di costanza, imparerete così a padroneggiare le sue oscure meccaniche e in tal modo riuscirete sicuramente ad apprezzare questo bizzarro misto tra solitario, rubamazzo e stealth game. Certo gli elementi di contorno ridotti all'osso offrono forse pochi spunti per proseguire a lungo e l'aleatorietà che determina alcuni elementi importanti del gioco (l'assegnazione delle carte sul tavolo) può influire nel bilanciamento, ma è comunque facile apprezzare questo nuovo esperimento di Tinytouchtales.
PRO
- Meccanica originale e coinvolgente
- Bella caratterizzazione
- Difficile staccarsene
CONTRO
- Tutto molto oscuro in un primo momento
- Alcuni elementi di base sono alquanto aleatori
- Progressione un po' lenta