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Lethal League, recensione

Dopo tre anni finalmente su PlayStation 4... ma le novità finiscono qui

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   12/05/2017

Il mondo dei picchiaduro è da tempo ormai ancorato a canoni ben specifici. Si lavora sullo story mode, sui personaggi, ci sono titoli più tecnici come Street Fighter e altri più caciaroni come l'imminente Injustice 2, ma cercare di proporre qualcosa di realmente nuovo non sembra mai essere lo zenit degli sviluppatori. La cosa più "originale" vista negli ultimi anni è probabilmente ad opera di Nintendo, con quello Smash Bros che ha messo gli scontri tra più giocatori sotto la lente di ingrandimento. Eppure sempre della stessa formula si trattava: picchiate il vostro avversario fino ad azzerargli l'energia e poi finitelo. Anche l'universo indipendente, noto per i voli pindarici, non si è mosso più di tanto dl cuore del genere e pur avendo confezionato titoli di assoluto valore è sempre mancata quella spinta che ci facesse togliere il cappello di fronte a un'idea geniale. Qualche anno fa è poi arrivato Lethal League a farci rimangiare quanto detto fino a questo momento con una formula rivoluzionaria e sorprendentemente divertente. Il successo commerciale del gioco non è stato tuttavia strabiliante ma gli sviluppatori del team Reptile non si sono dati per vinti e quest'anno provano a riportare la loro creatura sulle console di nuova generazione. Ovviamente non ci siamo fatti sfuggire la possibilità di giocarci nuovamente e oggi vi spieghiamo perché, se amate i picchiaduro, questo titolo potrebbe solleticare il vostro palato.

Lethal League: tante belle idee in un picchiaduro diverso dal solito, ma scevro di modalità e contenuti

Bentornata lega mortale!

Lethal League è un prodotto di nicchia, nato da un'idea sviluppata in flash e poi evolutasi fino a raggiungere le maggiori piattaforme di distribuzione digitale. L'idea originale a cui accennavamo poco fa risiede proprio nel gameplay e nelle mosse a disposizione dei vostri personaggi, che non si limiteranno ora a sferrare calci, pugni e a lanciare sfere di energia ma si combatteranno a colpi di palla da baseball. Avete capito bene, per mettere fuori gioco il vostro avversario l'unica cosa che dovrete fare sarà superare le sue difese e colpirlo con la sfera.

Lethal League, recensione
Lethal League, recensione

Potrete colpire la pallina con qualsiasi arma a disposizione degli stravaganti eroi presenti: uno skateboard per esempio, o un bastone da passeggio o ancora utilizzare la coda come fa Latch, un enorme coccodrillo umanoide. Lo scopo del gioco è quello di far rimbalzare la palla verso il vostro avversario e più scambi riuscirete a fare, più le cose diventeranno complesse e veloci, con la sfera che andrà a superare persino le 100 miglia orarie, costringendovi a una velocità di esecuzione impressionante. Lethal League diventa così un gioco molto strategico, basato sui riflessi ma anche sull'intelligenza, sul posizionamento corretto nelle ristrette arene e sull'imprevedibilità delle mosse che, proprio come se vi trovaste in un moderno Pong, vi permetteranno altresì di indirizzare la palla in diagonale per sfruttare rimbalzi improbabili e renderla più complessa da respingere. Ci troviamo di fronte a un mix riuscito di Arkanoid e Super Smash Bros, con quel pizzico di Jet Set Radio che non guasta mai. Colori accesi e personaggi fuori di testa tratteggiano un gioco che sa appassionare chiunque e che fa della semplicità delle sue meccaniche base il punto di forza principale. Lethal League è uno di quei giochi che potete tranquillamente tirare fuori durante una serata tra amici e divertirvi per qualche ora, tanto che anche solo riuscire a respingere la pallina al momento giusto gratifica e regala immense soddisfazioni. Se pensate poi che fino a quattro giocatori potranno competere contemporaneamente in un singolo match, persino a squadre in scontri due contro due, ecco che il quadro di un gioco pensato per le partite spalla a spalla sul divano va a delinearsi in maniera cristallina. Peccato però che il titolo creato dai ragazzi dello studio Reptile si fermi qui, non presentando contenuti a sufficienza per garantire una longevità superlativa in solitaria. Mancano un sistema solido di partite classificate online con ricompense stagionali e le poche leaderboard online presenti si dedicano principalmente a una breve modalità sfida per il giocatore singolo impegnativa ma estremamente breve, davvero troppo poco per tenervi attaccati a lungo alla produzione.

Muoviti, scatta, agisci!

Eppure il gioco è valido e nonostante all'apparenza sia un titolo semplicissimo da comprendere, prima di diventare davvero bravi e competere ad alti livelli vi toccherà sputare un bel po' di sangue. Le differenze tra i pochissimi personaggi del roster (parliamo di una manciata di combattenti) sono da ricercarsi principalmente nelle varie tipologie di salto e nell'utilizzo dell'ultra, una mossa che con buone probabilità vi permetterà di portare a casa il punto decisivo.

Lethal League, recensione

Prima di arrivare a caricarla però dovrete imparare l'arte del palleggio, sapere quando smorzare la palla in arrivo per alzarla e poi schiacciarla in faccia all'avversario e quando invece decidere di spararla contro il muro a voi più vicino ignorando per sfruttare il rimbalzo e accumulare maggior velocità. A quel punto entrano in gioco strategie e tattiche interessanti ma non si capisce allora perché il team Reptile abbia deciso di non ampliare il numero di lottatori possibili con varianti che fossero anche solo estetiche. Non parliamo infatti di personaggi dai move set complicati, dove ogni singolo frame va studiato a tavolino e dove c'è il rischio di dare vita a combo infinite o sbilanciate. In Lethal League i soli tre tasti necessari a giocare portano tutti i personaggi a eseguire la stessa azione nel medesimo modo, dando maggior importanza all'aspetto visivo durante la scelta dell'alter ego da utilizzare più che per la sua reale efficacia in battaglia. Ecco allora che soli sei combattenti non sono giustificabili in alcun modo, soprattutto per la release delle versioni console che ci aspettavamo sinceramente un pochino più corposa rispetto a quella PC uscita tre anni or sono. Colpisce invece molto piacevolmente tutto l'impianto artistico, dal sonoro al solido frame rate che sottolinea ulteriormente l'occasione sprecata per arrivare al grande pubblico. Lethal League resterà insomma nella sua nicchia.

Conclusioni

Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 14,99 $
Multiplayer.it
8.5
Lettori (4)
6.9
Il tuo voto

Sono passati tra anni dal lancio ufficiale su PC di Lethal League e dal suo debutto su console ci aspettavamo francamente di più. Il gioco resta di un'immediatezza disarmante, pur dando sfoggio di molteplici strati di complessità mano a mano che si scava nelle meccaniche di gioco, ma in quanto a contenuti proprio non ci siamo. La conversione arriva praticamente senza aggiunte di rilievo e persino il misero roster non è stato ampliato come da promesse iniziali. Lethal League rimane un ottimo titolo dall'idea vincente, soprattutto se avete un paio di amici con cui giocarlo, ma in solitaria non propone abbastanza carne al fuoco per sopravvivere a lungo oltre la scena competitiva.

PRO

  • Idea originale e vincente
  • Gameplay particolarmente bilanciato
  • Ottime musiche...

CONTRO

  • ...ma la soundtrack è limitata
  • Roster scarno
  • Manca di contenuti online e offline