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Sogno di bambino

La seconda espansione di Forza Horizon 3 è nostalgica e impertinente

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   17/05/2017

Passa il tempo e Forza Horizon 3 ringiovanisce: invece di appesantirsi sulla sua struttura e invecchiare rimanendo rigidamente improntato sul proprio canone, con l'espansione Hot Wheels Playground ha voluto mischiare un po' le carte in tavola e il gioco è tornato bambino. Si è trattato di un'operazione non banale, con la scelta di abbandonare alcune caratteristiche di base e cercare di forzare il codice verso soluzioni di gameplay piuttosto distanti dallo stile tipico di Forza, considerando anche il poderoso modello di guida realistico che Horizon si porta dietro dalla serie Motorsport.

Sogno di bambino

Invece di arricchire l'Australia in miniatura di Horizon 3 aggiungendo una nuova e affascinante ambientazione, magari accompagnata da qualche particolare dinamica di guida specifica, come visto nell'ottimo Blizzard Mountain, questa volta il team è andato a modificare lo stesso stile di guida per offrire situazioni completamente inedite in questa Hot Wheels Expansion. È vero che Horizon è sempre rimasto decisamente distante dalle seriose simulazioni di guida realistiche ma l'engine in comune con Motorsport l'ha sempre mantenuto lontano anche dalle digressioni più estreme dell'arcade, tuttavia con questa nuova aggiunta i riferimenti cambiano e le certezze crollano. Le assurde piste di Hot Wheels uniscono l'adulto modello di guida di Forza alla fantasia di un bambino che monta insieme i pezzi di un enorme circuito, realizzando a tutti gli effetti il sogno di vivere le corse di automobiline direttamente in prima persona. In effetti, non c'è davvero molto altro da chiedere all'espansione di un racing game arcade oltre alla messa in pratica di un paradiso di salti, scontri, giri della morte e velocità folli.

Forza Horizon 3: Hot Wheels Expansion ci fa provare il brivido di vivere le corse dentro un'automobilina

Sogno o son lesto

Sogno di bambino
Sogno di bambino

Mentre la vita scorre (più o meno) normalmente nell'entroterra australiano, tra corse e immensi festival a base di motori, appena acquistato il pacchetto aggiuntivo si nota qualcosa di diverso al largo della spiaggia dei Twelve Apostoles, e lo skyline del neonato arcipelago fa subito capire che qualcosa è decisamente cambiato. L'espansione Hot Wheels introduce una serie di isolotti al largo della costa, uniti tra loro da un'intricata rete di piste che sfidano la logica e le leggi della fisica, proponendo per la prima volta loop, curve paraboliche impossibili, half-pipe, acceleratori istantanei, incroci mortali e un'ampia serie di assurdi trick e situazioni tratte direttamente dai kit per costruzioni della Mattel. L'impatto di questo nuovo e colorato mondo di plastica è impressionante, proprio perché il modello di guida e la fisica restano quelli, solidi e semi-realistici, di Forza Horizon 3 ma vengono applicati a una situazione completamente al di fuori della realtà. Qui le "licenze poetiche" non si limitano alla possibilità di far correre una fuoriserie per campi e spiagge, ma ci mettono al volante lanciati a folli velocità su liscissime piste in plastica che si snodano tra cielo e terra ad angolature impossibili, trovando un difficile quanto splendido equilibrio tra l'impianto semi-realistico del modello di guida e la follia di tracciati che sembrano partoriti dalla mente di un bambino particolarmente fantasioso. La mappa viene progressivamente punteggiata di innumerevoli sfide tra performance dislocate in punti precisi del complesso di strade e corse più o meno classiche, anche se la loro dinamica viene fortemente trasformata dal track design estremo. Vengono poste diverse condizioni di completamento della gare che consentono di raccogliere quantità di medaglie variabili, la cui raccolta rappresenta il principale sistema di progressione in questo particolare mondo. Le cose da fare sono davvero molte e la mappa si estende su una notevole quantità di chilometri quadrati, anche se il fatto di rimanere per la maggior parte del tempo confinati all'interno di piste con bordi sopraelevati o sospese nel vuoto limita enormemente la tipica libertà di movimento della serie.

Obiettivi Xbox One

Ci sono ben 29 obiettivi in questa espansione per un totale di 500 punti, che si aggiungono al totale del gioco originale e a quelli di Blizzard Mountain. Questi vengono distribuiti equamente tra la naturale progressione nei contenuti del DLC e il raggiungimenti di determinate performance richieste, ma considerando l'organicità dell'esperienza di gioco non sarà troppo difficile dedicarsi alla raccolta completa.

Uno strano mondo

L'attenzione di Hot Wheels è tutta riposta nello stravagante track design e in questo contesto lo scenario circostante passa in secondo piano: per questo la mappa, pur essendo estremamente ampia, propone sostanzialmente delle ripetizioni e frammenti di ambientazioni tratte dal gioco principale, dislocate sugli isolotti che fungono da supporti per le piste. D'altra parte la possibilità di uscire dai tracciati ed esplorare liberamente l'ambiente è ridotta al minimo, dunque gli scenari non hanno bisogno di essere sviluppati in maniera particolarmente dettagliata a favore invece della cura riposta nel design dei tracciati.

Sogno di bambino

Non mancano comunque dei tocchi in puro stile Hot Wheels, come la presenza di enormi dinosauri meccanici, cerchi di fuoco e altre attrazioni meravigliosamente pacchiane che ricordano i componenti delle piste realmente acquistabili nei negozi di giocattoli. La cura con cui sono riprodotti i particolari "giocattolosi" è d'altra parte impressionante: la superficie e il colore delle piste sono perfette riproduzioni delle controparti reali così come ben visibili sono anche alcuni elementi di contorno, ad esempio gli incastri blu di collegamento che si utilizzano per agganciare i segmenti delle piste. Il pacchetto comprende anche 10 nuove auto tratte dall'immensa collezione Hot Wheels, sospese anch'esse tra la riproduzione realistica e la fantasia infantile e sebbene i cultori delle auto reali possano storcere il naso, per chi conosce l'universo in questione il fatto di poter vivere dall'interno macchinine come la Bone Shaker o la storica Twin Mill rappresenta un'emozione unica. Anzi, sarebbe auspicabile avere la possibilità di accedere anche ad altre Hot Wheels delle serie più bizzarre, ma a quanto pare gli sviluppatori non si sono voluti sbilanciare troppo su questo fronte. Infine, il sistema dei "Blueprint" qui presente consente di personalizzare la struttura delle piste all'inizio dei vari eventi attraverso una sorta di progettazione, ma questo implica soltanto la scelta di alcune configurazioni preimpostate rispetto ad altre, siamo dunque lontani da un editor vero e proprio. Un peccato, se si considera il potenziale rappresentato dalla natura modulare delle piste, che avrebbe potuto consentire un'interazione più libera e creativa sul track design.

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Digital Delivery Xbox Store, Windows Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (19)
9.6
Il tuo voto

In definitiva, si può dire che il bello dell'espansione Hot Wheels risieda nell'equilibrio che si trova tra le componenti simulative e il contesto ormai completamente scollegato dalla realtà, unendo in questo modo l'esaltazione data dalla guida tecnica e selettiva di Forza Horizon 3 (sempre tenendo conto che si tratta di un arcade) con il brivido della corsa in situazioni spinte al parossismo, ben oltre i limiti del verosimile. Certo è in parte uno snaturamento dello stile di gioco originale, ma è anche e soprattutto un notevole arricchimento del mondo di Horizon, un'esperienza alternativa ed esaltante che prosegue ed evolve l'ottimo lavoro fatto finora da Playground Games tra il gioco principale e le successive espansioni. Un vero e proprio sogno che si realizza per chi, da piccolo, passava il tempo a far correre le macchinine.

PRO

  • Track design ardito che modifica l'esperienza di gioco
  • Solita cura nella realizzazione da parte di Playground
  • Tante cose da fare e obiettivi posti a diversi livelli

CONTRO

  • Esplorazione fuoristrada ridotta al minimo
  • Scenari in buona parte riciclati dal gioco principale
  • Non proprio economico, anche se sostanzioso