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Immortal Planet è un altro figlio illegittimo dei Souls

Se vi stuzzica l'idea di giocare a un Souls isometrico...

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   06/08/2017
Immortal Planet
Immortal Planet
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Quando un'opera ottiene successo ed entra nell'immaginario collettivo, è normale che il mercato si affolli di emuli che tentano di seguirne la scia per affermarsi. È sempre accaduto e sempre accadrà. I videogiochi non fanno differenza e, anzi, hanno normalizzato questa tendenza, deprecata in altre arti, forse perché a essere copiati non sono dei concetti, ma delle meccaniche, molto meno vincolate dal diritto d'autore. Immortal Planet è un gioco di ruolo d'azione isometrico che rifà, senza tanti misteri, il verso ai Souls di From Software. Anzi, li copia spudoratamente, citandoli anche nel materiale promozionale. Si tratta dell'opera seconda di Tomasz Wacławek, ora teedoubleuGAMES, che con Ronin aveva già dimostrato di avere un grande talento. Racconta la storia dell'Awakewalker, unico di una società di immortali a poter porre fine all'eterno ciclo di morte e rinascita in cui è imprigionata.

Immortal Planet è un altro figlio illegittimo dei Souls

Quando ne prendiamo il controllo, dopo aver selezionato una tra tre armi, non sappiamo nulla del suo passato e nemmeno del luogo in cui ci troviamo. Fatto qualche passo arriviamo dai primi nemici che, nonostante vadano giù abbastanza velocemente, si dimostrano degli ossi duri. Il nostro omaccione può attaccare, schivare o parare i colpi degli avversari e, trovando i giusti oggetti, utilizzare dei poteri speciali legati alle sue caratteristiche. Ad esempio può impugnare armi da fuoco, oppure lanciare degli incantesimi veri e propri. In giro si trovano anche degli oggetti curativi, essenziali per andare avanti nell'avventura. La triste verità è che moriamo abbastanza presto, quando ancora non abbiamo letto tutte le caselle tutorial che ci spiegano le basi delle meccaniche di gioco. Avevamo immaginato che Immortal Planet sarebbe stato difficile da domare, ma non immaginavamo quanto. Soprattutto la parte iniziale è davvero brutale.

Anima Souls

Presto scopriamo che il sistema di combattimento, per quanto molto agile, offre più complicazioni di quanto ipotizzassimo. Ad esempio bisogna fare attenzione alla barra della stamina, che quando esaurita non consente né di attaccare, né di difendersi. Questo vale sia per noi, sia per gli avversari. Si tratta di un caratteristica che può causare grossi problemi, ma che si può sfruttare a nostro vantaggio, ad esempio per spingere con una spallata i nemici indeboliti nei numerosi baratri di cui è composto il mondo di gioco, oppure per rallentarne gli attacchi, imponendogli l'utilizzo di tecniche meno dispendiose (per farlo bisogna essere diventati davvero bravi).

Il tutto funziona così bene che, quando si è fatta abbastanza pratica, i combattimenti diventano dei veri e propri balletti: tra schivate, parate, contrattacchi e tecniche speciali. I boss in particolare possono mettere in grossa difficoltà per via della loro enorme potenza e della quantità di tecniche di cui dispongono. Mettiamoci anche che all'inizio si possiede un numero davvero esiguo di oggetti curativi e capirete quanto sia faticoso entrare in gioco. Insomma, per superare certe situazioni bisogna sviluppare un'abilità invidiabile così da riuscire ad anticipare le mosse degli avversari e rispondere al momento giusto. Ad esempio molti nemici lanciano delle mine che possono esser loro ritorte contro, facendole scoppiare quando sono nelle vicinanze, previo scatto in una zona sicura per non essere investiti dalle schegge. Per ogni nemico ucciso otteniamo dei punti che possono essere spesi per migliorare le caratteristiche dell'Awakewalker raggiungendo dei falò... scusate, degli hub, in cui è anche possibile riposarsi per recuperare tutta l'energia e ricaricare gli oggetti in nostro possesso. Spendere i punti ogni volta che è possibile è essenziale, perché in caso di morte vanno tutti perduti. In realtà si può provare a recuperarli tornando lì dove si è stati uccisi, ma nel caso si muoia una seconda volta senza averli riottenuti, saranno cancellati per sempre. Anche questo, che vi ricorda?

Problemi mortali

Quanti di voi hanno avuto un forte senso di déjà vu leggendo la descrizione di Immortal Planet? Vediamo che molti hanno alzato la mano. Ecco, forse il problema principale del titolo di teedoubleuGAMES è che non ci prova nemmeno a fare un passo in avanti. Insomma, si accontenta di essere un buon clone dei Souls, cosa che effettivamente è, ma senza rischiare nulla di suo.

Immortal Planet è un altro figlio illegittimo dei Souls

La narrazione stessa è condotta nello stesso identico modo, con la scoperta di dettagli della storia affidata a dialoghi con strani personaggi, scritte criptiche e quant'altro. Cosa vi ricorda? È la domanda che andiamo ripetendo per tutta la recensione. La storia in sé non è chiarissima e il finale non svela molto, anche se pare che occorra portare a termine il New Game+ per vedere quello vero, che dovrebbe fornire più dettagli. Comunque non avere le idee chiare non è un dramma, visto il genere, e rigiocare è quasi un dovere se ci si appassiona. Altro problema, in questo caso più legato al design, riguarda la progressione. Come già detto, i primi passi dell'Awakewalker sono drammatici, ma non è così per tutto il gioco: le fasi conclusive sono molto più semplici da superare. Il motivo è presto detto: maggior numero di oggetti curativi a disposizione e una certa ripetitività dei nemici.

Immortal Planet è un altro figlio illegittimo dei Souls

Questi ultimi, pur variando tecniche d'attacco, dopo un po' diventano prevedibili, in virtù dell'esperienza maturata giocando. Anche i boss soffrono dello stesso problema. Per dire, siamo stati uccisi più volte da quello iniziale che da quello finale. Con questo non vogliamo affermare che Immortal Planet diventi una passeggiata, ma solo che con il progredire dell'avventura diventi un bel po' meno ostile nei confronti del giocatore. Per il resto vi segnaliamo le buone musiche, che ben accompagnano nell'esplorazione di un modo minimalista fatto di piattaforme sospese e luoghi evocativi e concettualmente quasi astratti. Fateci un pensierino.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows 7 o successivo
  • Scheda video Una qualsiasi integrata
  • DirectX 9.0

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (2)
8.5
Il tuo voto

Immortal Planet è una buona reinterpretazione della formula dei Souls, che copia senza troppi misteri, calata comunque in un contesto ludico molto differente. Difficile, a tratti frustrante, è in grado di regalare grandi soddisfazioni, soprattutto quando i combattimenti si trasformano in veri e propri balletti con i nemici. Il titolo di teedoubleuGAMES non ha pietà del giocatore e, visto il genere, va bene così. Peccato che non si prenda alcun rischio in termini di meccaniche, limitandosi a essere una buona celebrazione e nulla più. Tenetelo in considerazione se siete alla ricerca di una bella sfida, ma non aspettatevi rivoluzioni.

PRO

  • Difficile ma appagante
  • Sistema di combattimento rifinito
  • Scenario affascinante

CONTRO

  • Molto derivativo
  • Sul finale diventa misteriosamente più facile