Non è facile ricreare in digitale la magia del gioco di ruolo classico con carta e penna, il modo in cui l'avventura trascende il tavolo invaso da fogli, dadi e miniature e costruisce immagini e atmosfere all'interno di una semplice stanza piena di amici. In effetti, il gioco di ruolo videoludico ha seguito per lo più strade diverse, sviluppandosi secondo meccaniche e sistemi di immedesimazione differenti, anche se i primi tentativi tendevano a essere inevitabilmente più vicini alle versioni cartacee vista anche l'arretratezza tecnologica. Riproporre meccaniche simili al giorno d'oggi non è facile, con strutture ormai sedimentate e canoni imposti sul mercato, ma le produzioni indie riescono in certi casi a smarcarsi e avvicinarsi notevolmente a quelle atmosfere originali. Tra queste alcune riferite in particolare al mercato mobile risultano piuttosto riuscite, come l'ottimo Galactic Keep, o la serie Pen and Paper, emersa con Knights of Pen and Paper circa cinque anni fa. Si tratta di un gioco da nerd per i nerd, e su questo fronte l'etichetta Paradox è praticamente una garanzia. Anche se il suo rimestare nell'immaginario geek risulta spesso un po' troppo insistito e autoreferenziale, collegato com'è a una struttura da RPG solida contribuisce a mettere in piedi un'esperienza molto piacevole.
Galaxy of Pen and Paper espande questo concetto allargandolo a tutto l'ambito sci-fi, anch'esso legato a doppio filo con la cultura nerd e ruolistica, proponendo dunque non solo riferimenti ironici costanti alla meccanica del gioco di ruolo ma anche alla fantascienza in generale. Come nei capitoli precedenti, tutto ruota intorno al game master e ai giocatori, che risultano sempre presenti sullo schermo intorno al tavolo su cui si svolge il gioco di ruolo, ma nella più ampia porzione di schermo alle spalle di questi che si dipanano le avventure, messe in scena come in un'enorme proiezione delle fantasie dei protagonisti. Ovviamente questa soluzione si presta a un continuo gioco di rimandi, citazioni e battute che infrangono spesso la quarta parete e mettono a nudo, scherzandoci sopra, la romantica illusione del gioco di ruolo classico. Il team Behold Studios ha ripreso in mano la serie dopo aver sviluppato il primo Knights of Pen and Paper e aver lasciato invece il secondo alle cure di Kyy Games, e il tocco originario è tornato ad essere ben visibile a apprezzabile in questo nuovo capitolo, compresa l'immancabile estetica in pixel che rientra perfettamente nello spirito retrò del gioco.
Lancia il dado
La struttura è quella dell'RPG classico, con tutte le interazioni che vengono calcolate sulla base del lancio virtuale di dadi, che determinano la quantità di danni inferti in combattimento, le probabilità di ottenere determinati effetti e le possibilità di incontri casuali con i nemici. Il sistema di combattimento è ovviamente a turni e basato sull'utilizzo alternato dei vari membri del party, che vanno tutti a loro volta gestiti e sviluppati investendo i vari punti esperienza accumulati. Il gioco propone una storia principale, che ci vede viaggiare per la galassia alle prese con avventure sempre più grandi, e varie quest secondarie ma questi sono effettivamente gli aspetti più deboli del pacchetto: la debolezza della storia è probabilmente una conseguenza del suo essere una sorta di grande parodia del gioco di ruolo in generale, e le quest si risolvono quasi sempre nella semplice uccisione di un certo numero di nemici, con occasionali boss da abbattere. La nuova ambientazione offre però un potenziale molto maggiore rispetto a quello originale, portandoci a spasso tra vari pianeti caratterizzati da scenari diversi e offrendo facilmente l'opportunità per varie gag a tema sci-fi, oltre a introdurre il combattimento tra navi spaziali durante gli incontri casuali negli spostamenti interplanetari.
Il tutto procede in maniera piuttosto lineare ma qualche scelta è lasciata al giocatore nel modo in cui rispondere alle domande e decidere cosa fare, cercando in questo modo di replicare (con le dovute proporzioni) la libertà del gioco di ruolo "pen and paper". La scelta non è ovviamente così vasta e determinante sul prosieguo, ma è comunque apprezzabile l'inserimento di un elemento del genere per ravvivare un po' una narrazione non troppo elaborata. Per il resto, la maggior parte del tempo è occupata dal combattimento, che si svolge secondo i classici canoni dei turni con opzioni "attacco-magia-item" e si interseca con la complessa gestione dei personaggi. Questi si suddividono in categorie piuttosto fuori dagli schemi, rendendo particolarmente stimolante la sperimentazione di squadre composte da elementi diversificati, perché lo sfruttamento di caratteristiche diverse risulta poi determinante per il successo nei combattimenti avanzati. Lo sviluppo dei combattenti passa attraverso l'investimento dei punti esperienza all'interno di varie abilità attive e passive e tecniche speciali: è un sistema profondo e complesso, che tuttavia risulta alquanto criptico sulle prime per un'oggettiva mancanza di spiegazioni da parte degli sviluppatori. Va bene la volontà di costruire un gioco su misura per gli appassionati dell'RPG, ma vista anche la scelta di adottare categorie fuori dagli schemi un minimo di tutorial o descrizione approfondita sulle diverse tipologie di combattenti e sugli effetti dei perk sarebbero stati apprezzati.
Conclusioni
Galaxy of Pen and Paper arricchisce ed espande la formula originale di Knights of Pen and Paper giocando ancora una volta sullo stesso concetto, riproponendo tuttavia un'esperienza molto simile. Lo spostamento dell'azione nello spazio consente una grande varietà di ambientazioni e la possibilità di scontri fra navi spaziali, oltre all'inserimento di citazioni e battute a tema sci-fi in quantità industriale. Molto interessante anche la possibilità di scegliere il modo di reagire a varie situazioni e l'ulteriore approfondimento della gestione dei personaggi. Restano alcuni difetti dell'originale come la storia di poco spessore e la linearità monotona delle quest, tuttavia si tratta di un gioco che vive di battute e situazioni, oltre che di epici combattimenti all'ultimo dado, e in quest'ottica dà il suo meglio, riuscendo a parlare una lingua sicuramente apprezzata dagli appassionati di RPG.
PRO
- Ottimo spirito e atmosfere
- Solido e classico sistema di combattimento e gestione dei personaggi
- Lo spazio offre l'occasione per humor fantascientifico e varietà
CONTRO
- Storia e quest lineari e semplici
- Eccessivamente complesso e criptico, almeno sulle prime
- Qualche crash di troppo