Avidità spaziale nella recensione di Vostok Inc.

I moolah muovono il mondo signori, e non solo quello: se siete intenzionati a far carriera agilmente nel nuovo mercato globale dell'anno 3000, dovete uscire dall'orticello del pianeta Terra e allargare gli orizzonti almeno al Sistema Solare intero. È il capitalismo spaziale, bellezza, e l'offerta è indubbiamente allettante: si tratta di prendere la vostra navicella e vagare per lo spazio cercando di sfruttare il più possibile le risorse offerte dai vari pianeti, senza badare tanto alla sostenibilità ecologica e vitale, se non per quanto riguarda il protagonista stesso. Il piccolo inconveniente, in questo altrimenti ghiottissimo business, è il fatto di doversi costantemente guardare dagli attacchi di pirati, alieni e criminali più o meno organizzati che di volta in volta cercano di far rispettare un proprio supposto controllo sui vari settori dello spazio, cosa che ci riporta all'essenza più classica del videogioco, ovvero la componente sparatutto.

Sì perché Vostok Inc. è un misto di cose di difficile catalogazione, che mette insieme caratteristiche e generi diversi tra sparatutto "twin-stick", clicker, gestionale e survival, amalgamando questi diversi influssi in un tutt'uno che alla fine risulta piuttosto convincente in termini di bilanciamento. Se si vuole trovare una matrice comune alle diverse anime di questo titolo Nosebleed Interactive è forse l'interpretazione moderna di stilemi classicheggianti, in un certo senso: si tratta di ispirazioni antiche come il videogioco stesso, avendo a che fare con spazio, esplorazione e scontri a fuoco fra navicelle, ma la visione con cui tutto questo viene filtrato è particolarmente moderna, quasi "modaiola" se si pensa alle tendenze indie attuali. C'è la frenesia del twin-stick, la progressione costante e compulsiva del clicker e la tensione del survival con tonalità roguelike (anche se non è proprio questo il caso), cosa che rende Vostok Inc. una sorta di manifesto dei gusti moderni in ambito indie, affermandosi però con una notevole identità grazie soprattutto alla sua particolare caratterizzazione.

Capitalisti su Marte

Nonostante il primo contatto possa essere piuttosto disorientante, è facile prendere subito in simpatia Vostok Inc. grazie alla sua ironica e colorata caratterizzazione, e questo è un elemento fondamentale per sciogliere il ghiaccio iniziale e farci inoltrare nei meandri delle sue meccaniche. Il livello di difficoltà piuttosto inflessibile, i menù piacevoli ma decisamente affollati e quei numeri relativi a prezzi e obiettivi che sembrano assolutamente fuori portata possono scoraggiare l'affarista spaziale alle prime armi, ma lo spassoso consulente Jimmy, con il suo continuo blaterare di guadagni e prospettive future, di buone politiche aziendali e modi per trattare con pianeti sconosciuti e minacce aliene, fa un ottimo lavoro nel mantenere alto l'interesse e introdurci gradualmente nei meccanismi del gioco.

Si tratta di guadagnare quanto più denaro ("moolah") possibile spargendo miniere e stabilimenti in giro per i pianeti dell'universo, andando di sistema in sistema alla conquista dello spazio in una continua espansione del mercato. Per fare questo dobbiamo viaggiare tra i pianeti, affrontare nemici, distruggere asteroidi per ricavare moolah extra e colonizzare nuovi mondi bombardandoli di strutture per garantire un afflusso costante di denaro. Il meccanismo progressivo è implacabile e spietato come l'economia di mercato: l'acquisto di upgrade diventa subito necessario per amplificare la raccolta di risorse e quei prezzi che sembrano così salati per ottenere nuove strutture sui pianeti diventano ben presto degli investimenti necessari da effettuare per proseguire nella nostra corsa alla ricchezza. Parallelamente alla costruzione e ampliamento di infrastrutture sulle superfici dei pianeti, anche la navetta richiede cure costanti e upgrade vitali per tenere testa alle minacce che incombono in ogni anfratto dello spazio, con armi sempre più potenti e miglioramenti vari da applicare che richiedono una buona dose di grinding per essere ottenuti.

Affaristi estremi

Se il fine ultimo è il guadagno di quantità immani di denaro, attuabile lavorando sui menù relativi alla raccolta delle risorse sui vari pianeti, non bisogna scordarsi che la base ludica di Vostok Inc. è essenzialmente lo shooter twin-stick. Su questo fronte, il gioco si comporta in maniera perfettamente attinente al canone, con la navetta da guidare attraverso lo stick sinistro e il fuoco da indirizzare con lo stick destro. Il controllo non è comodissimo attraverso le piccole levette di Switch, unito a una difficoltà di discernere precisamente quel che accade sullo schermo in particolare nell'utilizzo portatile, ma chi ha una certa dimestichezza col genere dovrebbe trovarsi a proprio agio. In alcuni casi, Vostok Inc. ci riporta in maniera più rigorosa a questa dimensione da shooter inserendoci all'interno di una sorta di griglia e sottoponendoci ad attacchi continui da parte di ondate progressive di nemici, nel caso in cui si cada in imboscate.

In questi frangenti il gioco diventa una sorta di prova di resistenza che può essere anche molto impegnativa, così come nei meno frequenti scontri con i boss che accompagnano il passaggio da un sistema all'altro. Il livello di queste sfide impone un'evoluzione costante del potenziale della navetta e rappresenta il motore principale che spinge al grinding e alla raccolta forsennata di risorse. Questa rigorosità della struttura di gioco viene comunque sempre stemperata dal clima generale, che sfrutta il design retro-futuristico come impalcatura per mettere in scena continui siparietti comici che fanno leva soprattutto sulla caricatura del capitalismo estremo e dell'aziendalismo. La rappresentazione grafica è piuttosto semplice ma lo stile è piacevole, riuscendo anche nella non facile missione di rendere apprezzabili i vari menù su cui è necessario passare del tempo. Simpatici anche i mini-game inseriti per spezzare l'azione, tutti rappresentanti delle reinterpretazioni in chiave semplificata di vari generi videoludici classici.