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La recensione dell'HP Omen X

Un laptop che rinuncia ai compromessi per puntare alle massime prestazioni

RECENSIONE di Mattia Armani   —   31/01/2018

Il protagonista di questa prova sul campo non è uno di quei portatili che puntano sul minimo ingombro, sul compromesso o sulla durata della batteria. Massiccio per dimensioni e peso, l'HP Omen X 17 è un portatile da gioco di fascia estrema che nella versione da noi messa alla prova monta una vera GeForce GTX 1080 e un Core i7-7820K sbloccato. Il tutto accompagnato da un pannello IPS 4K G-Sync da 17 pollici, da una SSD da 256GB, da un disco fisso da 1TB e da 32GB di memoria Kingston che abbiamo subito spinto a 2800Mhz. Una dotazione del genere garantisce un'esperienza di alto livello, ma come anticipato ha un costo non indifferente in termini di ingombro e dimensioni. Spesso 4 centimetri e dal peso di oltre 4Kg, il laptop HP rientra nella categoria dei desktop replacement e pur essendo senza dubbio più trasportabile di un PC da scrivania è ben lungi dall'essere facilmente utilizzabile in mobilità.

La recensione dell'HP Omen X

Un portatile senza compromessi

La massiccia e robusta scocca del laptop da gioco HP riprende le linee classiche della serie HP Omen, portando al contempo la formula di fascia alta del desktop Omen X nel mondo dei portatili. La disposizione delle porte è diversa da quella a cui siamo abituati e non c'è traccia della zigrinatura che caratterizza parte del coperchio di alcuni modelli, ma l'identità della serie traspare chiaramente dalle linee spezzate e aggressive di un portatile che non si preoccupa più di tanto dei compromessi. Lo chassis composto da plastica robusta e metallo alloggia una tastiera meccanica completa di tutto punto, compresi sei tasti da personalizzare, che soffre della corsa ridotta dei tasti tipica dei portatili e non ha la robustezza di una tastiera in alluminio di fascia alta, ma garantisce precisione e reattività difficili da trovare nel settore dei laptop. Tutto condito dall'immancabile illuminazione RGB che ci ammalia con ondate di luci programmabili. Luci che vanno dalla scritta Omen piazzata al di sopra della tastiera per arrivare al logo e ad alcune linee sul coperchio che completano un laptop decisamente scenico. E questo nonostante non ci sia traccia di vezzi come altoparlanti posizionati in punti particolari o altri dettagli peculiari, che spesso vengono utilizzati per potenziare l'identità di prodotti decisamente costosi. Anche il touchpad è sobrio, ma quello che importa è che risulta sensibile e sufficientemente ampio oltre a includere anche due tasti veri e propri, precisi e comodi da usare. Questo non ne fa uno strumento utile per giocare, ma non parliamo di un vezzo visto che risulta decisamente funzionale di un normale touchpad. Ai vezzi, benché i due altoparlanti portino la prestigiosa firma Bang & Olufsen, l'Omen X preferisce un'altra peculiarità che riguarda la possibilità di portare la memoria da 2400MT/s a 2800MT/s e di overcloccare la potente CPU da quattro core e otto thread, spingendola al di sopra delle frequenze stock che vanno dai 2.9GHz di base fino a 3.90GHz per un solo core. Tutto condito dalla possibilità di accedere facilmente alle componenti hardware per effettuare manutenzione, modifiche e upgrade. Anche con i clock base comunque, parliamo di un processore più potente del più diffuso Core i7-7700HQ benché comunque inferiore alle controparti desktop della medesima categoria. In ogni caso l'Omen X dispone sufficiente potenza per dare libero sfogo alla GeForce GTX 1080 e non ci fa mancare nulla nemmeno in quanto a connettività con due porte Thunderbolt 3, tre USB 3.1, una Mini DisplayPort, una HDMI 2.0, connettore di rete, fast charging, Bluetooth e WiFi 802.11b/g/n/ac 2x2. Tra l'altro lungo i lati del portatile troviamo solo i due jack audio, il lettore di media card e due porte USB, mentre il resto è comodamente piazzato sul retro.

La recensione dell'HP Omen X

Prestazioni da desktop

L'Omen X 17 non è un portatile che può passare inosservato e questo anche a causa del massiccio alimentatore da 330W e delle due ampie grate per il passaggio dell'aria che caratterizzano gran parte della base del portatile. Tutti elementi che assieme alla mole del laptop HP ci portano a considerare l'Omen X 17 come un PC da scrivania impacchettato in un guscio il più compatto possibile. Un guscio al cui interno troviamo il già citato schermo IPS 4K, sufficiente per quanto riguarda il contrasto e piuttosto valido per quanto riguarda qualità delle immagini in movimento, oltre a una SSD Toshiba da 256 che purtroppo non è una delle unità a stato solido più veloci in circolazione, ma garantisce comunque caricamenti decisamente più veloci di quanto non possa fare un qualsiasi disco meccanico. Abbastanza da consentirci di passare ai test in una manciata di secondi che ci hanno messo di fronte a temperature in idle in linea con la media dei portati di questo tipo, con 32 gradi per la CPU e 28 per la GPU. Ma è stato sufficiente aprire un paio di finestre per volare al di sopra dei 40 gradi in entrambi i casi, toccando invece i 76 gradi sotto sforzo con il programma di benchmark HP e Cinebench R15 che ci hanno restituito rispettivamente 1214 e 771 punti. Stiamo parlando di valori piuttosto buoni anche se sottolineati dal rumore delle ventole che si sono fatte chiaramente udibili non appena superati i 60 gradi. E le cose sono peggiorate lanciando The Witcher 3: Wild Hunt che, spingendo la GPU a 73 gradi e la CPU a 80 gradi, ha scatenato il sistema di raffreddamento elevando sensibilmente i decibel prodotti dalle ventole. E siamo rimasti sorpresi anche dal fatto che il processore si sia scaldato maggiormente con un carico del 40% di quanto non abbia fatto nel caso dei benchmark dedicati, segno che quando aumenta anche il calore generato dalla GPU il sistema di raffreddamento incontra qualche problema. Ma le temperature sono comunque rimaste entro la soglia di guardia, con prestazioni equivalenti a quelle di una configurazione desktop di fascia alta equipaggiata con una GeForce GTX 1080 FE. Siamo parlando, con la tecnologia Hairworks attivata, di 100fps in risoluzione 1080p che in 4K diventano 40fps nel bel mezzo di Larvik, con un ampio orizzonte davanti e una tempesta in corso. Inutile dire che qualche tweak permette di avvicinare i 60fps ma non raffredda la CPU, che calma i bollenti spiriti solo cambiando gioco. Con DOOM la CPU scende a 76 gradi, riportando la rumorosità delle ventole entro la soglia di guardia, mentre la si ferma GPU 71, il tutto mentre il titolo gira, in OpenGL a 115fps in 1080p, facendoci balenare in testa il pensiero che forse l'opzione con schermo a 1080p e 120Hz sia più adatta a una configurazione del genere. I 60 fps in 4K, infatti, sono un gran bel vedere, ma l'esperienza adrenalinica del titolo id Software funziona ancora meglio con un framerate elevato, mentre il formato da 17 pollici del pannello non permette di godere a pieno dell'aumento di definizione.

La recensione dell'HP Omen X

Overclock e conclusioni

Il software HP include programmazione delle macro e dell'illuminazione oltre a slide e impostazioni intuitive che permettono di alterare il moltiplicatore della CPU, il voltaggio e la frequenza della memoria che può salire fino a 2800MT/s. L'overclock del processore rappresenza senza dubbio la maggiore peculiarita dell'Omen X e garantisce un aumento relativo benché visibile nelle prestazioni. Una rarità in un formato del genere che nel campo dei videogiochi permette al laptopt HP di distinguersi dai colleghi dotati dello stesso hardware e di raggiungere, con tutti i core spinti a 4.0GHz, 1317 punti con il benchmark interno e 821 con Cinebench R15. Ma così facendo la CPU vola a 90 gradi e le ventole si trasformano in turbine assordanti, costringendoci a lavorare sul voltaggio nel tentativo di ridurre la temperature. Non è però possibile farlo puntando a frequenze superiori ai 4.1GHz, con il singolo core che può essere portato fino a 4.5GHz, con le temperature che superano in un batter d'occhio i 90 gradi e non sono raccomandabili. Ma se non altro hanno il pregio di farci come il calore venga indirizzato sul retro e sulla base del portatile, riscaldando appena la tastiera nella parte centrale. Ciò non toglie che il sistema di raffreddamento non sia del tutto adeguato alle aspirazioni massime di questo portatile che tra l'altro consuma già parecchio senza ricorrere all'overclock. Lo mette in chiaro l'alimentatore da 330W, necessario per alimentare un laptop che nonostante la batteria da 99Wh si accontenta di un paio di ore di autonomia per quanto riguarda la mera navigazione web. E la cosa non ci stupisce tra processore di fascia alta, GeForce GTX 1080 overcloccata, due storage e schermo 4K. Una dotazione che una volta aggiunte le tasse costa circa 3000 dollari destinati a diventare 4000 euro nella distribuzione italiana, per un prezzo doppio rispetto a quello configurazione di fascia estrema da scrivania che tra l'altro, oggi, non si accontenta più di un quad core a otto thread ma è già passata alle opzioni a 6 core e 12 thread. Ed è da questa constatazione che nasce il nostro dubbio più grande nei confronti di portatili estremamente costosi che rischiano di risultare superati in men che non si dica. Va però detto che il prezzo in dollari è uno dei più contenuti in relazione alla tipologia di prodotto, mentre gli otto thread della CPU garantiscono buone prestazioni in multitasking e potenza a sufficienza per giocare. Ed è questo l'obiettivo del portatile HP che vanta inoltre due altoparlanti di buona qualità, anche se ci fa sentire la mancanza del subwoofer che troviamo invece in altri prodotti simili. In ogni caso la rumorosità delle ventole rende conveniente l'utilizzo di un bel paio di cuffie coprenti, perfette per immergersi nelle meraviglie di un dispositivo decisamente potente.

La recensione dell'HP Omen X

Conclusioni

Digital Delivery Sito Ufficiale
Prezzo 3000 $

L'HP Omen X è un portatile da gioco che fa a meno dei compromessi a partire dalla tastiera meccanica per arrivare alla GeForce GTX 1080. Dotato anche di un processore di fascia alta, il potente laptop garantisce prestazioni da configurazione desktop, overclock incluso, senza preoccuparsi troppo del peso elevato, dello spessore e dei consumi. Siamo noi a dover fare conti con questi fattori di fronte ai quali ci troviamo anche a riconsiderare la relativa convenienza del prezzo, tra l'altro gonfiato sul mercato nostrano.

PRO

  • Potente e ovecloccabile
  • Design aggressivo e funzionale
  • Tastiera meccanica e qualità costruttiva elevata

CONTRO

  • Il sistema di raffreddamento ha qualche limite
  • Consumi elevati a prescindere dal tipo di utilizzo
  • Spesso, pesante e rumoroso