Milestone aveva bisogno di fare un salto di qualità che le permettesse di poter gareggiare ad armi pari in un mercato esigente. Non parliamo solo di pura qualità di gameplay, quanto piuttosto di impatto visivo e di quel motore grafico che da ormai troppi anni sembrava essere arrivato al suo culmine, mancando di proporre una resa di assoluto valore. Con l'acquisizione della licenza per l'Unreal Engine 4 le cose sono finalmente cambiate e questo Monster Energy Supercross - The Official Videogame è uno dei primissimi esperimenti ad arrivare sulle nostre console sfruttando al nuova tecnologia. Sempre di moto e motori parliamo e, consci della cura che Milestone ha sempre messo nella riproduzione delle piste e dei veicoli, eravamo davvero curiosi di scoprire come le nuove implementazioni tecniche avrebbero cambiato i racing game dedicati alle due ruote sviluppati nella nostra bella penisola. Il dubbio più grande era scoprire come Milestone avrebbe usato i suoi nuovi "grandi poteri", se per buttare solo fumo in pista o se per dare quello slancio in più ad un gameplay che aveva anch'esso bisogno di una bella spolverata. Come è finita? Ve lo diciamo nelle prossime righe!
Carriera, Tempi migliori e tanto fango
Le modalità di gioco non sono strabordanti di opportunità: c'è la possibilità di scegliere un singolo tracciato per allenarsi, compiere record sul tempo attraverso il time attack mode, fare un semplice campionato o buttarsi in una basilare carriera, che vi porterà dall'esordio su una 250 fino a competere con le teste di serie nella categoria 450. C'è ovviamente la facoltà di creare il vostro pilota da zero scegliendone la scuderia e poi iniziare a guadagnare crediti vincendo gare o, molto più semplicemente, accontentando le richieste dei vari sponsor che si spintoneranno pur di farvi appiccicare sulla vostro moto le loro decal. L'intera gestione di sponsor e premi ci è sembrata infatti un po' troppo semplicistica, con le case pronte a elargire denaro e ricompense in base al nostro piazzamento, ottenendo sponsor e ricompense migliori semplicemente salendo di livello durante i vari campionati. Manca una vera e propria correlazione tra vittorie e investimenti esterni e, in generale, l'intera carriera ci è sembrata meno curata di quanto visto in altri giochi della stessa Milestone. Non ci aspettavamo certamente qualcosa alla Valentino Rossi The Game, ma diciamo pure che anche le carriere dei più recenti Moto GP davano l'impressione di essere più complete.
La gestione del team e della moto diventa così solo un misero pretesto, uno stimolo leggero a proseguire la scalata verso il successo, lasciando spazio solo alla voglia del giocatore di correre in serie su tutti i vari circuiti e battere un'intelligenza artificiale che diventa via via sempre più aggressiva e caparbia. Purtroppo L'intelligenza artificiale è camaleontica, trasformandosi in un leone aggressivo all'improvviso solo per poi farsi superare in una curva stretta quasi senza combattere l'istante successivo, impassibile mentre gli sfiliamo accanto in velocità. L'altro problema, dove c'è ampio margine di miglioramento, è l'automatismo del comportamento dei vari piloti, strutturato in modo identico per ogni corridore, dando l'idea di avere accanto solo automi senz'anima, programmati per correre tutti nel medesimo modo. Ci farebbe piacere vedere insomma più personalità in pista, sapendo magari che Zach Osborne è più determinato e aggressivo in curva di quanto non lo sia Jordan Smith e così via. D'altra parte qui stiamo parlando di Supercross e non del solito Motocross visto gli scorsi anni.
Trofei PlayStation 4
Monster Energy Supercross - The Official Videogame ha veramente una valanga di trofei da sbloccare. Per la precisione ci sono cinquanta coppe da conquistare, anche se la maggior parte chiedono semplicemente di portare a casa il gradino più alto del podio in ogni singola gara. Non mancano poi le ricompense per il completamento della carriera, per l'uso dell'editor dei tracciati e per l'accumulo dei crediti in game, acquisibili semplicemente giocando. Un buon monte ore vi aspettano insomma se volete platinare la produzione, nulla però di troppo ostico o impossibile.
Dalla pioggia agli stadi
Cosa cambia quindi dalle vecchie iterazioni della serie? Intanto il sistema di gioco: pur essendo stato ereditato da MXGP è stato pesantemente rivisto per essere adattato a piste e circuiti più pericolosi e difficili. Lo spettacolo nel Supercross è infatti messo sempre al primo posto, con i tracciati riempiti fino al collo di salti, tabletops e whoops rigorosamente messi in serie per far assaggiare fango e contraccolpi ai piloti. Lo stile di guida quindi cambia, con un'attenzione maggiore da impiegare prima delle curve a gomito mentre si lotta spalla a spalla con gli altri partecipanti. In gioco il tutto si traduce con una maggior necessità di sfruttare adeguatamente gli spostamenti del peso di moto e piloti, un compito semplice ed efficace con la mappatura proposta da Monster Energy Supercross. La moto si controlla alla perfezione, si riescono a impostare perfettamente curve e salti e anche il controllo in aria per l'esecuzione dello scrub riesce alla perfezione. È quando si atterra che un po' si storce il naso, con contraccolpi a volte troppo blandi e un sistema di collisioni con gli altri piloti che lascia ancora davvero troppo a desiderare. Siamo rimasti invece decisamente contenti del terreno, estremamente verosimile e con una buona profondità dei solchi, un altro vecchio problema della serie MXGP che qui sembra aver fatto buoni passi avanti. Non siamo ancora ai livelli di evccellenza visto che mancano i veri e propri avvallamenti che si vedono a fine gara dopo una sessione di Supercross ma è comunque un buon punto di partenza. Eccellenti infine i giochi di luce, la riproposizione degli stadi e, come detto in apertura, anche le animazioni in sella dei piloti e dei loro bolidi a due ruote. Mancano invece animazioni curate per le cadute e gli impatti, un difetto grave che fa perdere parecchia immersività e che ormai Milestone si trascina dietro da davvero troppi anni. La nostra speranza è che ora che è giunto il nuovo motore e che la base è solida si inizi a lavorare alacremente e con impegno su queste problematiche.
Longevità infinita
Se la licenza completa del campionato Supercross non dovesse essere abbastanza per voi sappiate che potrete comunque cimentarvi online con altri piloti virtuali e, soprattutto, gettarvi a testa bassa nell'enorme editor che Monster Energy Supercross vi mette a disposizione. Potrete qui scegliere la tipologia di stadio e la forma completa del tracciato, con un motore per la creazione della pista davvero elementare da utilizzare ed estremamente immediato. L'interfaccia è pratica e per costruire un buon tracciato non impiegherete più di dieci minuti, incluso l'obbligatorio test da parte dell'intelligenza artificiale che ne validerà l'uso online. Un'aggiunta incredibile per un gioco del genere. Chiudiamo la nostra recensione del prodotto Milestone parlando delle camere disponibili, che stanno diventando marchio di fabbrica di questo genere di titoli: se in Valentino rossi la visuale dal casco interna era pienamente riuscita (ma anche un po' scomoda), Monster Energy Supercross opta per una via di mezzo con sagoma del casco ma a camera fissa, puntando sul dinamismo con quella dal manubrio, incredibilmente coinvolgente in questo genere di giochi.
Conclusioni
Monster Energy Supercross - The Official Videogame è un titolo di valore per tutti gli appassionati di Supercross e l'assenza di veri competitor sulla scena è di sicuro un ulteriore vantaggio. Ci sono evidenti elementi in comune con la serie di MXGP ma il nuovo motore grafico e il nuovo modo di affrontare i tracciai sono motivi più che sufficienti per dare un'identità propria alla produzione, che mostra ampi margini di miglioramenti su fattori periferici al cuore del gameplay, che risulta invece sempre particolarmente curato. Da segnalare purtroppo qualche calo di framerate, che verrà risolto in futuro quando gli sviluppatori avranno più confidenza con l'Unreal Engine, qualche sbavatura tecnica e un uso eccessivo dell'effetto blur, soprattutto sulla griglia di partenza, a volte fastidioso. Promosso a pieni voti invece l'editor dei tracciati, una risorsa di valore per aumentare a dismisura la longevità della produzione.
PRO
- Nuovo motore grafico
- Editor di tracciati semplice da usare
- Tutte le licenze ufficiali del Supercross
CONTRO
- Fisica delle collisioni da rivedere
- Intelligenza artificiale poco incisiva