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La recensione di VRFC: Virtual Reality Football Club

Cherry Pop Games colma una grossa lacuna, portando il calcio nella realtà virtuale

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   13/03/2018

Abbiamo giocato ad air hockey, tirato freccette e impugnato stecche da biliardo, ma da buoni amanti del pallone fino a questo momento avevamo sentito la mancanza di un gioco che ci permettesse di prenderlo a calci anche in realtà virtuale. Dopo aver sfornato Sports Bar VR ormai diversi mesi fa, è proprio lo stesso team Cherry Pop Games a darci la possibilità di giocare a calcio indossando il nostro visore grazie a VRFC, per esteso Virtual Reality Football Club. Noi lo abbiamo provato su PlayStation VR, ma il titolo è disponibile da pochissimo anche per HTC Vive e Oculus Rift: una notizia importante per tutti, perché VRFC supporta anche il cross-play tra PC e PlayStation 4, con l'obiettivo di permettere a quanti più giocatori possibili i sfidarsi sui rettangoli virtuali. A beneficio di tutti gli amanti di FIFA e PES vogliosi di sentirsi Cristiano Ronaldo in primissima persona senza abbandonare il salotto di casa, vediamo insieme di cosa si tratta.

La recensione di VRFC: Virtual Reality Football Club

Questione di allenamento

VRFC si propone senza troppi fronzoli, portandoci subito nel vivo dell'azione. Al netto di possibili aggiornamenti futuri, la fatica di Cherry Pop Games presenta solo una modalità online, preceduta da un tutorial che spiega le modalità di controllo del proprio calciatore virtuale. Prima di andare a scoprire quali sono le sensazioni che si provano nello scendere in campo, diamo dunque un'occhiata al modo in cui gli sviluppatori hanno pensato di farci correre e calciare quando abbiamo il visore in testa. Il sistema di controllo si basa sull'uso di PlayStation Move nella solita configurazione in coppia, che si rende quindi necessaria per giocare a VRFC. Il movimento di base è la corsa, effettuabile muovendo in modo alternato in su e in giù entrambi i controller: maggiore la velocità nell'effettuare questo movimento, maggiore la velocità del calciatore che ci rappresenta in campo. Esiste anche una modalità scatto, attivabile tenendo premuti i tasti dorsali dei due PlayStation Move, ma va usata con parsimonia in quanto legata a una barra di affaticamento. Per calciare con destro o sinistro bisogna invece muovere in avanti il controller che abbiamo nella mano corrispondente mentre si preme il tasto dorsale, mimando così il movimento del piede per colpire la palla. Per voltarsi si fa invece uso dei tasti presenti sul fronte dei due controller, usando il tipico movimento a scatti a cui ricorrono altri giochi in realtà virtuale. Come ormai di consueto, è possibile configurare a proprio piacimento tutte le componenti che facilitano la fruizione di questa tecnologia.

Trofei PlayStation 4

VRFC presenta un totale di quarantuno Trofei, permettendo così a tutti i cacciatori di obiettivi di sbizzarrirsi. Ne è presente anche uno di tipo platino, cosa non scontata data la natura di questo gioco, accompagnato da cinque di tipo oro, cinque argento e trenta bronzo. Il loro ottenimento è ovviamente legato alle gesta che si compiono in campo, in particolare al numero di gol e assist effettuati ma anche a imprese come la marcatura di una rete dalla propria metà campo o con un tiro al volo.

La fatica addosso

Contrariamente a quanto molti potrebbero credere, VRFC non presenta problemi particolari di malessere da movimento, anche in soggetti particolarmente predisposti come chi vi scrive. Stare in piedi e muovere i PlayStation Move per correre permette infatti al cervello di abituarsi all'idea di essere davvero in movimento sul rettangolo verde, anche se in realtà il nostro corpo si trova fermo nell'ambiente casalingo. Un sistema del genere presenta in realtà un altro problema, legato all'affaticamento che si prova dopo aver sostenuto qualche partita: sono soprattutto le braccia a risentirne, in quanto tenute costantemente in tensione per correre o calciare la palla. In termini di divertimento, VRFC dà il meglio di sé nel momento in cui il giocatore impara a fare i conti con la legnosità del sistema di controllo, dettata ai limiti imposti dalla realtà virtuale (si tratta pur sempre di calcio simulato ) e da alcune scelte che forse avremmo fatto in modo diverso.

La recensione di VRFC: Virtual Reality Football Club

Movimenti che nella realtà effettueremmo in scioltezza possono diventare in VRFC un piccolo scoglio: a risentirne è soprattutto il sistema di passaggio, troppo macchinoso nella sua necessità di ricevere la palla spesso spalle alla porta, per poi correggere la propria posizione e voltarsi con una serie di pressioni sui bottoni prima di poter finalmente iniziare a correre verso l'area avversaria. Ne viene fuori una specie di Rocket League con calciatori al posto delle auto più che un gioco ragionato, nel quale avremmo forse visto meglio la possibilità di spostare la visuale seguendo i movimenti della testa, guadagnandone così in dinamicità. Da questo punto di vista prova ad aiutarci la modalità Dribble Assist, attivabile con la pressione di un tasto per fare in modo che il nostro calciatore mantenga la propria attenzione fissa sulla palla. Non è possibile controllare il portiere: anche se la CPU fa abbastanza bene il proprio lavoro, non possiamo fare a meno di avvertire la cosa come una mancanza. In termini grafici VRFC si presenta nella media dei titoli per PlayStation VR, senza lasciarsi andare a particolari eccellenze o strafalcioni. Avanzando di livello è possibile dare al proprio giocatore un tocco di personalizzazione, così come sin dal primo momento se ne può scegliere il sesso per venire così incontro sia a maschi che a femmine che indossano il visore. Per esigenze pratiche, le linee esterne del campo presentano un muro invisibile: non ci sono quindi né rimesse laterali né calci d'angolo.

La recensione di VRFC: Virtual Reality Football Club

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store
Prezzo 17,99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (2)
1.3
Il tuo voto

Non si può negare che VRFC abbia del potenziale in termini di divertimento, nascosto dietro una curva d'apprendimento iniziale che potrebbe scoraggiare chi invece si aspetta un titolo immediato. Se è vero che nella realtà non si diventa come Cristiano Ronaldo in un giorno, trattandosi di un titolo (almeno per ora) giocabile solo online il vero punto di domanda riguarda la base di giocatori: il cross-play sarà sufficiente a ravvivare un livello d'interesse che per ora sembra piuttosto tiepido? Ai posteri l'ardua sentenza.

PRO

  • Segnare è sempre una gioia
  • Non sarà calcio vero, ma c'è un po' di esercizio fisico
  • Sistema di controllo non banale...

CONTRO

  • ...ma difficile da padroneggiare, anche a causa di alcune scelte di design
  • Pochi giocatori per il momento
  • Nessuna modalità offline