Di vermi è pieno il mondo. Se ne trovano tra la fanghiglia dei fiumi, dentro qualche frutto non trattato, negli uffici postali, sull'autobus e in discoteca; un po' ovunque a dirla tutta. Purtroppo alcuni non li si può schiacciare e non li si può usare per pescare. I più pericolosi sono quelli che parlano e che non riuscendo a spiccicare concetti di senso compiuto più complessi di "io mangio mela", dopo un po' grugniscono e diventano rossi,
iniziando a picchiare a destra e a manca. Fortunatamente il verme protagonista dell'ultima fatica di Popcap Games è uno di quelli simpatici e occhialuti. Il suo passatempo preferito è passare le giornate a leggere libri di diverse fogge e dimensioni, dai temi diversissimi, ma tutti con donne nude in copertina... ahem, no, stiamo parlando di un verme serio che legge saggi di Bauman e Le Goff, mica di un qualsiasi lombrico che sa soltanto accendere la televisione! Comunque, non pensiate che la sua vita non sia avventurosa, prendereste una cantonata! Ogni tanto anche i vermi hanno delle giornatacce, oltre che un'anima e, perché no, dei super poteri. Il nostro verme, ad esempio, deve vedersela con degli strani buchi spazio temporali che stanno incasinando il mondo delle fiabe. Quale losco figuro ci sarà dietro le stranezze che stanno accadendo? Perché tutte le creature fantastiche che popolano da secoli i sogni dei grandi e dei piccini gli si rivoltano contro e vogliono farne una schiacciatina? Perché non la piantiamo con le domande e iniziamo a giocare?
Curiosità
Nei paesi anglosassoni bookworm indica la persona che legge molto. In Italia lo tradurremmo in: "topo di biblioteca". Gli inglesi danno spesso una connotazione negativa alla parola, che viene usata per indicare persone le quali, passando le giornate a leggere, non hanno contatti con il mondo reale. Generalmente i bookworm sono quelli che vengono presi in giro da tutti durante l'adolescenza, ma che, una volta cresciuti, diventano personaggi importanti, creano sistemi operativi di successo e vanno a vivere in case parlanti.
Il potere delle parole
Il concept di Bookworm Adventures Volume 2 è semplice quanto geniale (pur essendo identico a quello del primo episodio): data una serie di lettere posizionate in ordine caotico su una griglia quadrata, bisogna cercare di comporre parole da tre e più lettere per sferrare attacchi contro l'avversario di turno. Più la parola è lunga, più l'attacco è potente. Oltre alle lettere base è possibile ottenere delle lettere speciali che, a seconda del colore, possono aumentare il danno, avvelenare il nemico, farlo sanguinare, congelarlo e così via. Essendo particolarmente abili nel comporre parole è possibile ottenere una tessera arcobaleno che può essere usata come lettera mancante di qualsiasi parola. Ovviamente dall'altra parte ci sono i nemici che non se ne stanno certo con le mani in mano e portano attacchi di diverso tipo contro il vermazzo protagonista, stordendolo, bruciacchiandolo, alterando le proprietà delle lettere e distruggendogli le pozioni faticosamente raccolte. Vince chi esaurisce per primo la barra dell'energia del rivale.
Eliminando i nemici e superando i livelli, si ottengono diversi oggetti poi selezionabili all'inizio di ogni missione e in grado di fornire i più disparati bonus, da gestire a seconda dell'avversario che si dovrà affrontare essendo limitato il numero di quelli trasportabili con sé. Via via si entrerà in possesso di papere capaci di trasportare pozioni extra e gatti con proprietà curative, tra gli altri, mentre l'eroe stesso potrà crescere lui stesso acquisendo maggiori cuori, statistiche d'attacco e di difesa migliori.
Vermi binari
Tecnicamente siamo nella media delle produzioni PopCap, ovvero un buon 2D pulito, colorato e immediato, che permette di leggere gli elementi del gioco senza disturbare il giocatore. Qualche dubbio lo solleva lo stile generale, un po' piatto e poco ricercato. Visto il tipo di prodotto si poteva fare qualcosa in più. I nemici sono di qualità altalenante. Alcuni sono ben disegnati e molto simpatici da vedere, altri sono visivamente poveri e del tutto anonimi. Belle invece le animazioni dei combattimenti, con effetti che sembrano presi di sana pianta da un picchiaduro a incontri bidimensionale. Dal punto di vista della colonna sonora, le musichette fanno il loro sporco lavoro così come gli effetti sonori che ben si adattano all'ambientazione.
Conclusioni
Bookworm Adventures Volume 2 è un titolo giocabilissimo e pensato veramente per tutti. Facile da imparare ma difficile da padroneggiare, diventa una droga che non lascia scampo. L'unico grosso dubbio riguarda la traduzione. La versione testata è completamente in Inglese e, per ora, sul sito ufficiale non c'è alcuna localizzazione. Ovviamente se non conoscete bene la lingua di Albione troverete difficile andare avanti nel gioco. Speriamo che venga localizzato in italiano.
PRO
- Immediato e giocabilissimo
- Ben studiata la crescita del verme
- Pieno di variabili che non appesantiscono l'esperienza di gioco
CONTRO
- Solo in Inglese
- Alcuni elementi grafici potevano essere fatti meglio
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 4 GB
- Scheda video: GeForce 250 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistemi operativi: Windows Vista, Windows XP
- Spazio su disco: 90 MB
- Ram: 512 MB
- Cpu: Athlon 64, Core 2 Duo 1.2 GHz
- Schede video: GeForce Serie 4, Radeon Serie 8000