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La nuova sfida tutta italiana

Milestone si dedica nuovamente al Campionato Italiano Superstars, con un sequel migliore rispetto all'originale Superstars V8 Racing.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/03/2010

Versione testata: PC

Ripetiamo un concetto: la diversificazione del prodotto è l'unica possibilità per ritagliarsi una fetta di mercato, quando devi confrontarti con produzioni milionarie che vantano grandi qualità e godono di un'adeguata promozione. Nel caso di Milestone, team italiano che da anni si dedica con successo al genere dei giochi di corsa, la scelta è stata innanzitutto quella di acquisire la licenza del Campionato Italiano Superstars e di offrire ai giocatori la possibilità di scendere in pista utilizzando piloti e auto reali.

La nuova sfida tutta italiana

Le vetture non sono altro che la versione sportiva di modelli prodotti da BMW, Audi, Jaguar, Mercedes, Cadillac, Chrysler, Chevrolet, Maserati e Porsche; delle vere e proprie supercar, insomma, ma non così distanti dalle serie regolari. Tutt'altro che docili, comunque: stiamo parlando di motori da oltre 5000 centimetri cubici che raggiungono i 450 cavalli, fattore che abbinato alla trazione posteriore rende l'esperienza di guida adatta a un pubblico di soli esperti o quasi. Ed è proprio su questi risvolti "elitari" che Superstars V8 Racing puntava più di tutto, ponendosi come un prodotto in grado di affascinare appunto perché "di nicchia", pensato per i giocatori più abili. Un obiettivo tutt'altro che semplice da centrare, diciamolo, che nella pratica ci ha visto scontrarci con una curva d'apprendimento ripida e scoraggiante, nonché con una generale mancanza di idee per quanto concerne le modalità disponibili.

La nuova sfida

Superstars V8 Next Challenge presenta un modello di guida decisamente più amichevole e aperto alle interpretazioni rispetto al primo episodio della serie. Il gioco parte di default con l'IA degli avversari a livello "facile" e tutti gli aiuti abilitati, mostrandoci per ognuna delle diciannove auto differenti valori di velocità, accelerazione e maneggevolezza, peculiarità che poi in pista si distinguono chiaramente, fin dalla prima curva. Complice la possibilità di affrontare le gare con più calma e senza il terrore di commettere anche il minimo sbaglio, l'esperienza di rivela oggettivamente migliore, più coinvolgente, e ci porta per mano prima alla disabilitazione degli aiuti (cambio automatico, ABS, controllo di trazione e di stabilità) e poi alla selezione di un più alto livello di sfida.

La nuova sfida tutta italiana

Avevamo provato Superstars V8 Racing su PlayStation 3 notando una fastidiosa zona morta nel movimento dello stick analogico sinistro, ma il problema non sembra affliggere questo nuovo episodio, che abbiamo giocato su PC utilizzando un controller per Xbox 360. Il lievissimo ritardo nella reazione della vettura rispetto all'input, inoltre, si assimila rapidamente. I tracciati a disposizione sono in totale undici (di cui tre da sbloccare vincendo un campionato e completando le diverse sezioni della "scuola guida") e vantano un innovativo sistema chiamato "Evolving Track" che modifica le condizioni ambientali in modo dinamico. In pratica succede che durante i nostri giri di pista il meteo cambi anche improvvisamente e con evidenti ripercussioni sul nostro stile di guida, specialmente in curva. Prima di ogni sessione di gara (giri liberi, qualifiche, gara 1 e gara 2) ci viene presentata la situazione meteo e possiamo apportare delle modifiche all'assetto di conseguenza, pescando dalle tante configurazioni "preconfezionate" o regolando i vari parametri singolarmente secondo i nostri gusti, per poi salvare il profilo. Considerata la presenza di quasi venti auto in pista contemporaneamente, ci siamo trovati bene spostando in avanti l'incidenza dei freni (del resto frenare in curva con un'auto a trazione posteriore non si rivela quasi mai un'idea brillante), utilizzando gomme morbide da asciutto, regolando le sospensioni sulla massima rigidità e operando qualche modifica ai rapporti per ottenere un migliore spunto ma al contempo un discreto allungo. Giocando con il livello dell'IA di default ("facile", come già accennato), in genere tanto basta per raggiungere la testa della corsa dopo un solo giro (al massimo due, per i circuiti più complicati) e condurre fino al termine della gara. Alzare il livello di sfida si traduce in un comportamento degli avversari ancora più spregiudicato del solito: non si fanno alcun problema a sbatterci fuori e prendono facilmente le distanze in rettilineo, ma restano sempre abbastanza lenti in curva e tendono ad anticipare troppo le frenate.

La nuova sfida tutta italiana

Punti di vista

Il gioco ci mette a disposizione un buon numero di visuali differenti: due poste dietro l'auto (ravvicinata o lontana) e quattro in prima persona, di cui due con il cruscotto visibile. Purtroppo queste ultime soluzioni, pur essendo molto affascinanti e tecnicamente ben realizzate, si rivelano molto complicate da usare per via dell'angolo di visione: la porzione di tracciato che riusciamo a scorgere oltre il parabrezza è decisamente modesta, e addirittura capita che nelle salite la strada non sia visibile per nulla. Un bel cuscino sotto il sedere del pilota avrebbe magari migliorato la situazione. Le visuali esterne, di solito poco considerate dai puristi del genere, si rivelano come al solito le migliori per individuare le traiettorie ed effettuare dei tagli efficaci in curva.

La nuova sfida tutta italiana

Ci consentono inoltre di notare il lavoro che gli sviluppatori hanno svolto per potenziare il sistema di danneggiamento: non siamo al livello dei prodotti Codemasters, ma le ammaccature e i graffi convincono tanto dal punto di vista estetico quanto dal punto di vista pratico, con evidenti ripercussioni sul controllo della vettura quando l'impatto interessa gomme e sospensioni. Le piste presentano anche stavolta degli alti e bassi, ma la presenza della variabilità dinamica riesce talvolta a trasformarle in modo spettacolare man mano che effettuiamo i vari giri. La gestione delle luci, in particolare, appare davvero realistica e conferisce a determinati paesaggi un fascino particolare: il circuito del Mugello, ad esempio, colpisce per gli straordinari colori che ne arricchiscono i tratti quando le nuvole creano una particolare rifrazione della luce solare. Ad alcuni scenari ricchi e ben rappresentati se ne alternano altri meno brillanti e un po' desolati, ma il bilancio è tutto sommato positivo. Ciò che purtroppo delude è la reiterata assenza di soluzioni particolari per quanto concerne le modalità di gioco: corsa veloce, weekend di gara, campionato, scuola guida e multiplayer. Il gioco è ricco di achievement che però restituiscono ben poco (vi interessa arredare il vostro "angolo relax"?), il sistema "a premi" per sbloccare i tre circuiti extra esaurisce il proprio fascino troppo in fretta e la longevità viene affidata per lo più a un multiplayer ben fatto ma poco sfaccettato e alla (eventuale) voglia di padroneggiare tutte le vetture: è un po' poco, bisogna inventarsi qualcos'altro, magari investendo in qualche elemento sfacciatamente arcade (potenziamenti?) con una modalità apposita. Il comparto tecnico si fa piccolo di fronte alla spettacolarità di DiRT 2, ma può dire la sua per quanto concerne la conta poligonale (le vetture su schermo sono oggettivamente tante) e l'ottimo sistema di illuminazione dinamico, in grado di rendere i tracciati sempre diversi. Superstars V8 Next Challenge non pretende un hardware pompatissimo, oltretutto: disattivando il vsync (del resto non c'è ombra di tearing) abbiamo giocato tranquillamente a 1680 x 1050 pixel ottenendo 40-50 fps con qualche fastidioso calo durante le curve. Il rombo dei motori è realistico ed è apprezzabile l'effetto "ovattato" riscontrabile con le visuali dall'interno dell'auto, ma gli effetti di contorno latitano un po'.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.6
Lettori (16)
6.5
Il tuo voto

Superstars V8 Next Challenge rappresenta senz'altro un passo in avanti rispetto al primo episodio della serie. Le auto reagiscono in modo più prevedibile alle nostre sollecitazioni, e l'approccio amichevole viene coadiuvato da un sistema che fa partire la nostra esperienza dal basso, portandoci in men che non si dica a prendere confidenza con un sistema di guida realistico ma malleabile. Dopo qualche partita, una volta entrati nel "meccanismo", ci si gusta davvero la gara e si apprezzano persino le reazioni stizzite dei numerosi avversari con cui abbiamo a che fare di volta in volta. Le variazioni dinamiche dei tracciati aggiungono fascino e imprevedibilità a un impianto di gioco solido e ricco di spessore, arrivando anche a sorprenderci per le loro implicazioni e offrendo degli scenari ogni volta differenti, con qualche picco di rara bellezza (il Mugello). La rosa delle modalità disponibili rimane il tallone d'Achille del prodotto Milestone, che da questo punto di vista fa il verso a un qualsiasi gioco di Formula 1 senza però vantare una licenza dal medesimo richiamo. Un bel gioco di corse con addosso un vestito un po' stretto, insomma.

PRO

  • Sistema di guida godibile e ricco di sfaccettature
  • Un buon numero di vetture e tracciati
  • Affascinante la variazione dinamica dello scenario

CONTRO

  • Tecnicamente indietro rispetto ai titoli più blasonati
  • Poche modalità, poche sorprese
  • Visuali dall'interno poco sfruttabili

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Athlon64 X2 6000+
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon HD 5750 con 1 GB di RAM
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Intel da 2,4 GHz o equivalente
  • 1 GB di RAM
  • Scheda video nVidia GeForce 6600 o ATI X1600 o superiore
  • 7 GB di spazio libero su hard disk
  • Connessione a internet a banda larga (multiplayer)
  • Sistema operativo Windows XP SP2, Windows Vista o Windows 7

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core 2 Duo o AMD Ahtlon64 X2 o superiore
  • 1 GB di RAM (Windows XP), 2 GB di RAM (Windows Vista)
  • Scheda video nVidia GeForce 8600 o ATI Radeon HD 2600 o superiore
  • 7 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP SP2, Windows Vista o Windows 7