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Di corsa senza ruote

Ancora una volta, iPhone alla mano, si corre a gravità zero nello spazio...

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   04/05/2010

La mole sempre più numerosa di giochi provenienti dall'App Store vede nel genere racing uno degli esponenti più prolifici e ben riusciti; come naturale conseguenza, al pari delle console "propriamente dette" anche i giochi di corse per iPhone si possono ormai distintguere tra simulazioni e arcade. Orion Racer, dal costo decisamente abbordabile di 1,59 euro, va a collocarsi a pieno titolo proprio in quest'ultima categoria.

Di corsa senza ruote

Orion Racer è infatti fondamentalmente un titolo di corse futuristiche ambientato in circuiti nello spazio. Come nella più classica caratterizzazione del genere, ci ritroveremo a guidare delle navicelle antigravitazionali, in lotta contro altri 3 avversari, su piste sempre più impegnative e quasi tutte già selezionabili dall'inizio. Restano ampiamente nel solco della tradizione anche le modalità di gioco disponibili: avremo quindi la Gara Rapida per un'azione immediata, il Torneo in cui sfidarsi all'ultima curva per 10 gare e infine il Time Trial (con tanto di "fantasma") per migliorare i propri tempi su giro. Sebbene il concept di gioco non rappresenti sicuramente il massimo dell'originalità (scontati infatti i richiami a Wipeout e prima ancora al mitico F-Zero), le corse pazze senza gravità restano quasi sempre garanzia di divertimento, specialmente se giocate insieme ad un amico (opzione possibile grazie al multiplayer via bluetooth presente).

Magagne cosmiche

Purtroppo però proprio in questo titolo il divertimento è minato da una grave mancanza, almeno per questo genere di giochi, ossia la totale assenza di un qualunque Power Up: non un acceleratore, non un'arma o uno scudo, niente insomma che possa in qualche modo variare il gameplay del titolo e quindi alterare le sorti della gara in maniera "non convenzionale". E' vero che per i puristi dei racing game questo potrebbe anche essere un vantaggio, ma è vero pure che un titolo adrenalinico di corse spaziali non è certo indirizzato ad un pubblico di puristi dei giochi di guida. La sola mancanza dei potenziamenti tuttavia potrebbe venire superata se la restante parte del gioco, cioè la fase strettamente racing, fosse almeno ben curata e bilanciata. Purtroppo questo non avviene, sia perchè le navicelle sono praticamente tutte uguali alla guida, distinguendosi solo per la scocca esteriore o al massimo (ed è il caso dell'unica sbloccabile) per una velocità di punta leggermente più elevata, sia perchè il livello di sfida generale si mantiene veramente basso. La sola differenza tra i vari gradi di difficoltà dei circuiti è data infatti dal numero di curve presenti e dalla loro angolazione, se poi aggiungiamo il fatto che è impossibile ad esempio uscire di pista, per via delle protezioni presenti lungo tutti i tracciati, o subire danni di alcun genere grazie alle navi invulnerabili, è facilmente intuibile come il divertimento possa rapidamente scemare già dopo poche gare. Proprio il fattore rigiocabilità, importantissimo per rendere il gioco appetibile nell'uso "mordi e fuggi" classico delle piattaforme mobili, probabilmente non è neppure stato considerato dagli sviluppatori in quanto dopo aver finito il Torneo, a qualunque difficoltà, verranno in automatico sbloccate la già citata navicella extra e l'unica pista non immediatamente disponibile.

Di corsa senza ruote

Dove però Orion Racer si risolleva almeno un po' è sicuramente nel comparto tecnico: non tanto per la grafica in sé, sicuramente pulita ma molto spoglia, quanto nel granitico framerate che restituisce un'ottima sensazione di velocità e fluidità anche su un meno performante iPhone 3G. I circuiti sono realizzati in maniera molto semplicistica e l'unico elemento che riesce a distinguerli è lo sfondo, ispirato a pianeti o parti della galassia, dal buon colpo d'occhio ma certamente non tale da lasciare il segno; le navi sono invece poco più che dei triangolini colorati, molto poco dettagliate. Certamente il massimo dell'impegno è stato profuso per la resa velocistica e, considerata la natura frenetica del gioco l'obbiettivo può tranquillamente dirsi raggiunto. Il buon lavoro di ottimizzazione generale è completato dalla precisa e puntuale risposta dei comandi, con la possibilità davvero utile di regolare la sensibilità dell'accelerometro. Da dimenticare infine l'audio, che a causa delle solite musiche pseudo-tecno ripetitive e dei pessimi effetti sonori delle navicelle, più vicini al rumore di un aspirapolvere che a quello di futuristici motori a reazione, non tarderà a diventare molto fastidioso.

La versione testata è la 1.0.1
Link Apple Store

Conclusioni

Multiplayer.it
6.2
Lettori (2)
4.1
Il tuo voto

La sensazione che si prova giocando a Orion Racer è quella di avere tra le mani un prodotto dal buon potenziale, ma sfruttato decisamente male. Il titolo offre pochi spunti ma soprattutto poca voglia di lasciarsi giocare; la pur discreta realizzazione tecnica infatti non basta a colmare le grosse lacune del gameplay, prima fra tutte la totale mancanza degli imprevedibili quanto divertenti Power Up, che costringe il giocatore a girare all'infinito su circuiti (quasi) tutti uguali con navicelle tutte uguali. Con questi presupposti, e con il prezzo basso ma non bassissimo, il destino del gioco è quello di finire, in nutrita compagnia, nell'oblio dei giochi App Store senza infamia e senza lode.

PRO

  • Grafica pulita e fluidissima
  • Ottima risposta dei comandi
  • Multiplayer via bluetooth...

CONTRO

  • ...ma non on line
  • Mancano i Power Up!
  • Nessuna differenza tra le navicelle
  • Alla lunga ripetitivo