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Casual warfare

Il genere degli strategici in tempo reale fa un altro passo avanti su iPhone, e con Land Air Sea Warfare ci dà la possibilità di sperimentare la guerra moderna.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   05/07/2010

Grazie al touch screen, iPhone e iPod Touch si pongono come i dispositivi ideali per la realizzazione di RTS immediati e divertenti, in cui è possibile comandare singole unità o piccoli gruppi tramite pochi tocchi delle dita.

Casual warfare

Finora abbiamo visto questo filone videoludico esprimersi su App Store soprattutto nel sottogenere dei "tower defense", quei particolari strategici in cui in ogni stage bisogna resistere all'attacco di un numero sempre crescente di nemici, piazzando nel modo migliore le nostre difese e potenziandole non appena possibile. Land Air Sea Warfare, però, si presenta come un RTS a sfondo bellico di tipo classico, in cui il nostro scopo è annichilire l'avversario (o gli avversari, fino a tre, controllati dall'IA) all'interno di un singolo scenario, muovendo decine e decine di veicoli via terra, aria e acqua. Abbiamo parlato di "un singolo scenario" non a caso, in quanto una delle peculiarità (e dei limiti) del prodotto sviluppato da Isotope 244 sta nella mancanza di una qualsiasi modalità di gioco, con l'esperienza che quindi si rinnova grazie alle numerose opzioni e alle stipulazioni random a cui è possibile accedere dalla schermata di avvio. Vediamo come.

Carta, forbice o sasso?

Nel momento in cui si inizia una partita, Land Air Sea Warfare può generare automaticamente uno stage e gli obiettivi da raggiungere per ottenere la vittoria, ma si tratta di elementi che possiamo determinare anche manualmente, scegliendo fra dieci tipi di ambientazione (mainland, oceanic, islands, oasis, choke point, center point, outlands, islets, swamp, continental, fortress), quattro variabili climatiche (grassland, volcanic, tundra e desert) e cinque livelli di difficoltà. Come accennato in precedenza, è possibile affrontare da uno a tre eserciti nemici controllati dall'IA, regolare il livello tecnologico a disposizione delle unità, determinare l'ampiezza della mappa e le modalità di visualizzazione delle zone ancora inesplorate, e infine decidere le condizioni utili per conseguire la vittoria: la totale distruzione di tutti i nemici o solo delle basi, la corsa agli armamenti o l'eliminazione dei propri compagni al termine della missione.

Casual warfare

Quali che siano le scelte effettuate, lo stage viene caricato rapidamente e ci troviamo nella classica situazione di partenza di ogni RTS, ovvero con una base operativa e un certo quantitativo di risorse da utilizzare per costruire strutture galleggianti o appostamenti terrestri, da cui poi dare il via alla fabbricazione di centrali energetiche e veicoli di vario tipo. La fase di costruzione si svolge con relativa calma, nel senso che difficilmente il nemico si azzarderà ad attaccarci se ancora non dispone di truppe sufficienti per eliminarci del tutto. Possiamo quindi dedicare i primi minuti a un'esplorazione delle aree circostanti, con le zone d'ombra che si diradano come in Warcraft 3 e la presenza di una qualsiasi unità a permetterci di costruire nuovi edifici anche lontani dall'insediamento iniziale. Nel momento in cui ci si imbatte nel nemico, la situazione comincia rapidamente a riscaldarsi. Il sistema di combattimento si basa su automatismi che funzionano piuttosto bene, con i veicoli che iniziano a fare fuoco collettivamente verso il bersaglio più vicino ma che possiamo anche indirizzare verso un obiettivo a piacere (ad esempio una fabbrica). L'interfaccia ci permette di organizzare fino a quattro gruppi di unità, di raggrupparli e comandarne gli spostamenti con un semplice tocco dello schermo. Purtroppo la sensibilità dei controlli lascia molto a desiderare e non risulta sufficientemente "assistita" per ovviare alle ridotte dimensioni degli oggetti sullo schermo, inoltre ci è capitato più volte di vedere un gruppo misteriosamente "deselezionato" dopo un paio di spostamenti. Il comparto grafico, infine, si rivela troppo ripetitivo nelle texture e "spigoloso" negli elementi di selezione, con una visibilità delle truppe spesso difficoltosa.

La versione testata è la 1.0
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (2)
4.1
Il tuo voto

Land Air Sea Warfare tenta la strada degli RTS "classici" su iPhone e dal punto di vista dei numeri può sicuramente dire la sua: sono tanti gli edifici e i veicoli che possiamo creare, così come sono numerose le opzioni disponibili per personalizzare la partita (che peraltro può essere salvata in qualsiasi momento). Fondamentalmente sono tre i problemi di questo titolo: in primo luogo la mancanza di una modalità di gioco propriamente detta, in grado di introdurre in modo graduale le feature disponibili anziché metterle a disposizione tutte e subito, senza preoccuparsi della confusione. In secondo luogo il comparto tecnico, che fra texture ripetitive e controlli imprecisi non si può proprio dire sia al top, ed infine il prezzo di vendita, fissato a 3,99 euro e dunque al di sopra della media del genere su App Store. I fan degli RTS dovrebbero provarlo, in ogni caso.

PRO

  • Tanti veicoli e strutture da costruire
  • Un gran numero di opzioni
  • Piuttosto complesso e profondo

CONTRO

  • Manca una modalità di gioco "reale"
  • Niente multiplayer online
  • Tecnicamente insipido