Per molti anni, la serie Need for Speed è stata una fedele, anche se non sempre appagante, compagna di tutti gli amanti dei racing game e, più correttamente, degli appassionati di fughe ad alta velocità e corse simulate clandestine, essendo proprio in queste che nel tempo si è focalizzata l'attenzione degli sviluppatori. Con Need for Speed World Eletronic Arts ripropone il concetto tanto caro al regista di Fast and Furius, trasportandolo però in un mondo multiplayer permanente nel quale i giocatori di tutto il mondo affrontano diverse piste ricavate tra quartieri e vicoli, sfuggono alla polizia e ovviamente personalizzano le loro automobili con decine e decine di pezzi di ricambio e ornamenti.
Caratteristica pregevole del titolo è la possibilità di scaricare gratuitamente il client di gioco dal sito EA. Attenzione però che questo non significa che il gioco sia del tutto regalato: quello che infatti si trova nei circa 800MB del download è, più che un titolo completo, una gigantesca demo che permette di accedere a gran parte dei contenuti in game, mentre per provare davvero tutte le possibilità offerte si dovranno eseguire delle micro transazioni per ottenere nuove auto, nuovi potenziamenti e nuove grafiche con cui decorare i bolidi. In sostanza un giocatore con la versione liscia difficilmente batterà mai in corsa uno che ha speso per acquistare un'auto più veloce o un potenziamento migliore. Attualmente la versione più consigliata per godere di un buon compromesso tra effettiva esperienza di gioco e valore economico è lo Starter Pack da 19.90 euro, lo stesso provato per questa recensione.
Voglio una vita come Steve McQueen
Una volta scaricato il client di gioco e completata l'iscrizione, si viene immediatamente introdotti all'acquisto della prima automobile, per poi essere lanciati direttamente nella mischia online, tra veicoli non giocanti e corridori in carne e ossa. L'esperienza di gioco in Need for Speed World, se si esclude la fondamentale esplorazione della città per scoprirne i meandri più segreti, si riduce essenzialmente a due momenti: le corse e le fughe dalla polizia. Annunciamo fin da subito che purtroppo le due cose non sono collegate. Contrariamente ai titoli precedenti, infatti, non succederà mai che le volanti intervengano come terzo incomodo durante una corsa clandestina, riducendo di fatto il confronto con la polizia ad un'esperienza single player all'interno di un'arena online.
Detto ciò, per iniziare una gara il procedimento è piuttosto semplice: si individua nella mappa il punto di inizio e, giunti sul posto, ci si unisce alla coda per entrarci, aspettando che altri giocatori si cimentino nello stesso circuito. I partecipanti possono variare da tre fino ad un massimo di otto, e le regole del gioco sono abbastanza semplici: si corre e si fan sbandare gli altri, magari facendogli cascare in testa qualche pilone sospeso o facendoli urtare contro le auto civili. Per assurdo, affrontare la polizia è più difficile, anzi, è più difficile convincere la polizia ad affrontarvi; le pattuglie, infatti, tendono a ignorare qualunque tipo di infrazione sia commessa di fronte a loro, e soltanto tamponandone una direttamente otterrete una reazione tangibile. Gli inseguimenti sono molto simili a quanto visto in precedenza nella serie: alla prima pattuglia si uniscono le più vicine, che in seguito possono chiamare a supporto delle volanti, delle auto civetta e in seguito iniziare la scalata dei vari gradi di polizia presenti negli USA (polizia locale, polizia di contea, polizia stradale, polizia di stato) che si presenteranno con forze e mezzi sempre più massicci. L'IA dei piloti però, non si rivela delle più riuscite, e più che essere un pericolo le auto alle vostre spalle lo saranno quelle che appariranno spesso e volentieri dinnanzi a voi all'improvviso, tentando di tamponarvi o lanciarvi direttamente contro un muro.
Anche i posti di blocco hanno l'incredibile tendenza ad apparire senza preavviso. Le stesse povere tattiche usate dagli agenti (scordatevi gli affiancamenti contemporanei di Most Wanted, qui vi vengono addosso e basta) saranno decisamente meno pericolose del fantascientifico elicottero che sorvola le autostrade seminando strisce chiodate in giro. Sempre divertente invece la possibilità di ascoltare le varie comunicazioni radio tra le volanti, anche se rese un po' più ostiche dalla mancata localizzazione del titolo. Tornando all'esperienza di gioco, una volta vinta (o anche semplicemente affrontata) una corsa o riuscita una fuga ad alta velocità, si otterranno dei premi che saranno tanto più alti quanto migliore il risultato della corsa o i danni arrecati allo stato durante la fuga. I premi variano tra punti fama, soldi e power-up per l'automobile. Tramite la fama si sale di livello, accedendo a nuovi quartieri, tracciati ed automobili, mentre con i quattrini si acquistano macchine e decorazioni. I potenziamenti, invece, assegnati casualmente (al giocatore la possibilità di scegliere tra una serie di carte coperte quale voltare per svelare cosa nasconde) potranno dare nuova linfa al veicolo, dotandolo dell'abusato NOS in modo da farlo letteralmente volare sul terreno o addirittura munendolo di rostri con i quali sfondare i posti di blocco o di ruote più resistenti e via così.
Born to be Wild
Se dal paragrafo precedente si delinea il disegno di un prodotto decisamente arcade e ben poco realistico, non pensate male: è in effetti così! Il maggiore tratto distintivo di Need for Speed World è infatti nella totale essenzialità della simulazione, o direttamente nella sua assenza. L'auto si guida con 5 tasti (WASD e la barra spaziatrice) e il tastierino numerico attiva invece i vari potenziamenti. Le marce sono automatiche. Il veicolo reagisce benissimo ad ogni singolo controllo, senza perdere aderenza indipendentemente dalla velocità o dal clima e, addirittura, si riescono a mantenere velocità altissime anche dopo incidenti e sbandate, mentre i danni sono ovviamente un mero problema estetico che non ha alcuna influenza sulla resa prestazionale del mezzo.
Una caratterizzazione tanto arcade in un gioco online rappresenta un grosso problema per le sfide tra i giocatori, dove i neofiti o quelli che per motivi di permanenza online si trovano a non avere un'auto non proprio al top delle prestazioni, si troveranno fortemente in svantaggio su chi invece ha già sbloccato o acquistato veicoli più potenti, senza che una loro eventuale maggiore capacità di guida possa avere un gran riflesso sul risultato finale: in sostanza, se un'auto fa i 200 e un'altra i 190, la prima vince.
Graficamente parlando ci troviamo di fronte un prodotto che, nonostante la sua essenza online e relativa ricaduta in termini di possibilità tecniche da sfruttare, si difende piuttosto bene, regalando ottimi modelli di automobili e begli effetti pur mantenendo una fluidità ottimale e riducendo al minimo i momenti di LAG. Se proprio si deve cercare un difetto, è la città che manca un po' di dinamismo, con pochi modelli di veicoli civili e una mancanza assoluta di pedoni (nessuno vuole un nuovo carmageddon però la desolazione è davvero totale) ed edifici alquanto anonimi e ripetitivi.
Per dovere di cronaca segnaliamo che durante l'esplorazione le auto degli altri giocatori risulteranno essere incorporee, tanto che si passerà loro attraverso in caso di impatto, cosa che inevitabilmente ha abbassato tutti i requisiti da parte del server per gestire le collisioni e le compenetrazioni, rendendo il tutto più fluido. Ovviamente in gara non sarà così ma in quel caso è l'area ristretta della pista a dare respiro al sistema e permettere quindi una fluida esecuzione della corsa.
Conclusioni
Se è vero che a caval donato non si guarda in bocca, è difficile non apprezzare il fatto che EA abbia di fatto regalato un prodotto ai videogiocatori. Quasi fosse una specie di riscaldamento per quanto aspetterà tutti noi in Hot Pursuit, verrebbe da dire, perché in ogni caso l'esperienza di gioco offre momenti divertenti e la possibilità di avere una Lamborghini con cui sfrecciare per le strade fregandosene della polizia, è una cosa che si può avere solo in un videogioco, quindi ben venga. Se però si osserva il lavoro svolto con occhio un po' più critico è impossibile non notare che l'eccessiva vena arcade dei controlli, la divisione netta tra fughe ed inseguimenti che invece sarebbero stati meglio collegati tra loro e la totale deficienza artificiale delle forze dell'ordine, minano fortemente l'esperienza globale di un prodotto che forse avrebbe dovuto avere più mesi di sviluppo e magari anche un canone mensile, ovviando però a tutti questi non proprio ininfluenti problemi.
PRO
- L'utente sceglie quanto pagarlo o se non farlo affatto
- Giocare a Guardie e Ladri diverte dai 2 ai 70 anni
- Auto e opzioni di personalizzazione a volontà
CONTRO
- Per molti sarà così arcade da risultare banale
- IA dei nemici poco sofisticata
- Alla lunga potrebbe anche arrivare ad annoiare
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core 2 Quad Q6600
- 4 GB di Ram
- Scheda video GeForce 8800 GTS
Requisiti minimi
- Processore Intel Core2Duo E2140 1.6GHz o AMD X2 4000 + 2.1GHz
- 1GB di Ram
- 1.5 GB di spazio libero sul disco fisso
- Scheda video ATI Radeon X700 Pro o Nvidia GeForce 7800 GTX