Versione testata: Xbox 360
Come gli appassionati ben sapranno, l'ultima avventura di Harry Potter si discosta in maniera decisa dalle atmosfere tipiche dei primi capitoli della serie, mostrando un mondo sull'orlo dello sconvolgimento totale per il ritorno al potere di Voldemort e la sconfitta tragica di Silente, cosa che spinge il protagonista ad abbandonare la scuola di magia e impegnarsi attivamente nell'azione per sconfiggere il malvagio signore oscuro. La "rivoluzione" di Harry dunque comporta una maggiore quantità di scontri e pericoli rispetto a prima, cosa che nel gioco si manifesta con continui combattimenti contro i nemici.
In Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I ci troviamo a controllare il protagonista in due situazioni principali, tra le quali sicuramente prevalgono i livelli centrati sul combattimento, nei quali Harry è inquadrato da dietro e deve combattere a suon di incantesimi scaturiti dalla bacchetta contro un gran numero di creature oscure, "sparando" proprio come succede nei videogiochi di guerra e, in certi casi, alternando gli attacchi alla "copertura" dietro a vari oggetti dello scenario. L'altra tipologia di livello è caratterizzato da una visuale in soggettiva, ovvero in prima persona dagli occhi di Harry Potter e si caratterizza per una maggiore propensione all'esplorazione e a soluzioni di gioco che possiamo avvicinare alla categoria degli "stealth", ovvero dei titoli nei quali invece di combattere in maniera spregiudicata si deve cercare di aggirare i nemici con un po' di tattica, a dire il vero qui ridotta molto all'acqua di rose visto che si richiede semplicemente di indossare il mantello dell'invisibilità e raggiungere la conclusione delle aree di gioco senza farsi scoprire dai nemici. Entrambe le tipologie di gioco, nonostante possano risultare divertenti e immediate sulle prime, presentano diversi problemi: la parte "sparatutto" è estremamente ripetitiva ed è alquanto funestata da problemi legati alla gestione dell'inquadratura, oltre a non differenziare bene le varie magie in modo tale da appiattire tutto sull'utilizzo di un singolo tipo di attacco da ripetere in continuazione (stupify!). La parte con il mantello dell'invisibilità, d'altra parte, richiede semplicemente di andare da un punto all'altro dei livelli stando attenti a non farsi scoprire, necessitando periodicamente una "ricarica" del mantello eseguibile semplicemente stando fermi, cosa che ovviamente si presenta ben poco divertente. Con l'avanzare nel gioco, Harry accumula dei punti esperienza che consentono di avanzare di livello ed imparare e potenziare progressivamente le abilità magiche.
Che magia è questa?
Ci sono dunque degli evidenti problemi che riguardano sia l'impostazione del gioco - dai controlli alle inquadrature fino alla gestione dei nemici - sia la struttura dei livelli, i quali non presentano praticamente nessuna variazione al di là del fatto di andare da un punto all'altro, attraversando varie zone in cerca di oggetti o semplicemente trovandone l'uscita, nel frattempo eliminando tutto quello che si muove nei dintorni o semplicemente nascondendosi sotto il mantello e vagando così indisturbati. Il tutto, ovviamente, rende questo Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I poco godibile, essenzialmente minando il divertimento che dovrebbe invece stare al cuore del prodotto.
In mezzo a tutto questo, la grafica con cui sono rappresentati personaggi e ambientazioni riesce se non altro a distinguersi per una cerca qualità. Sebbene non ci siano punte particolarmente illustri, i personaggi sono riprodotti bene nel gioco e gli scenari dei vari livelli, nonostante risultino piuttosto ripetitivi in certe sezioni, fanno una buona impressione rendendo l'aspetto estetico quello probabilmente più positivo del pacchetto offerto da questo prodotto Electronic Arts. Piuttosto interessante è anche l'introduzione di Kinect, a cui è dedicato un vero e proprio gioco dentro al gioco, separato dalla storia principale e selezionabile dal menù iniziale. Essendo uno dei primi esperimenti con la nuova telecamera di Xbox 360, il comparto si presenta piuttosto semplice, come una sorta di sparatutto con spostamento automatico nel quale ci troviamo ad abbattere i nemici che compaiono sullo schermo, tuttavia il fatto di poter scagliare gli incantesimi con i gesti delle mani è divertente e dà una certa soddisfazione. In definitiva, il gioco si presenta piuttosto bene ma si dimostra poco interessante già sulla media distanza, rimane un prodotto consigliato solo ai collezionisti di tutto ciò che riguarda Harry Potter o ai più affezionati del maghetto in questione.
Commento
Buona grafica Veloce e immediato Interessante implementazione di Kinect Problemi tecnici tra controlli e telecamera Livelli scialbi Ripetitivo e monotono alla lunga